boldrini in bikini

BRUNETTA ASFALTA LA BOLDRINI, OVVERO QUANDO IL GOSSIP SI TRASFORMA IN UN’ARMA DEMOCRATICA – LA “PRESA PER IL CURRI-CULUM” DELL’ASSUNZIONE AL RUOLO DI CAPO DELLA COMUNICAZIONE CON I DUE CANDIDATI DANIELA HAMAUI E STEFANO MENICHINI

Caro Dago,

 

BRUNETTA ITALICUMBRUNETTA ITALICUM

mi accingo al compito paradossale di scrivere su un meraviglioso giornale di gossip, un appello al gossip perché si fermi, dopo averlo preso però molto sul serio e averne riconosciuto l’utilità. Faccio prima a raccontare la storia che a sciogliere il ginepraio logico in cui mi sono infilato.

 

Tutto comincia quando Anna Masera si dimette e torna alla Stampa, autunno del 2015. Da quel momento la Camera dei deputati non ha un “capo ufficio stampa - responsabile della comunicazione”. Il capo ufficio stampa della Camera è una figura indipendente e distinta dal portavoce della presidente Boldrini, che invece c’è, e lotta insieme a lei e a un nutrito gruppetto di assistenti.

 

BOLDRINIBOLDRINI

Non accadeva nulla, la presidente della Camera taceva sul rimpiazzo e i suoi criteri. Roberto Giachetti, vice presidente della Camera con delega alla comunicazione esterna, si dimise allora, dice il gossip, per il sospetto che la Boldrini volesse attirare a sé e confezionare a comodo suo la comunicazione istituzionale, prima lasciandola senza guida e quindi mettendo qualcuno a lei gradito.

 

Daniela HamauiDaniela Hamaui

La Boldrini alla fine proclamò la sua fede nella trasparenza e accettò di rendere pubbliche le pratiche per l’assunzione. Non un concorso pubblico per titoli od esami, ma un avviso. Chi presuma di meritare il posto, e sia iscritto da dieci anni all’Albo dei giornalisti professionisti, si intenda di new media e dei social media, eccetera, mandi un curriculum e abbia fede. Ne erano arrivati 278 al 14 gennaio, scadenza dei termini per partecipare alla selezione. Dopo una prima scrematura si è scesi a 234.

 

Un bel numero. A questo punto, improvvisamente, giornali di opposte tendenza politiche comunicano che di questi 234 se la giocano Daniela Hamaui e Stefano Menichini. Ma che comunque la favoritissima è la Hamaui. Si chiama gossip. Roba perfetta per Dagospia.

 

stefano menichini in allenamentostefano menichini in allenamento

Notizia non smentita da nessuno, nel silenzio stravagante dell’Ordine dei giornalisti, che dovrebbe tutelare i diritti di tutti i suoi iscritti, cioè anche degli altri 232, chiedendo la pubblica comparazione dei meriti piuttosto che la prevalenza opaca di padrinage e madrinage (neologismo), o meglio di genitore 1 e genitore 2.

 

La Camera dei deputati non è un’azienda privata, ma neppure il regno di una sultana (pardon, di una sultano, come mi correggerebbe piccato, Roberto Natale, il portavoce della Boldrini). E’ ovvio che, come esige la morale pubblica oltre che lo spirito della Costituzione, la Camera dovrebbe aprire le sue procedure per la scelta di un ruolo così delicato alla trasparenza.

 

Idea semplice per illuminare la segreta stanza dei conciliabili: pubblicare i curricula, scremandoli dai dati sensibili. E che la selezione e la discussione per individuare il/la migliore siano in streaming, consentendo di assistere alle relative discussioni sui profili oggettivi dei candidati.

 

GIACHETTI 1GIACHETTI 1

Il gossip, caro Dago, qui si è dimostrato un aiuto alla trasparenza. Si è trasformato in un’arma democratica, come Foscolo riconosceva al cinismo di Machiavelli, perché “alle genti svela / di che lagrime grondi e di che sangue” il Principe o la Principe. Nel caso specifico, di  sangue magari non ce n’è, ma gronda senz’altro l’ipocrisia con dissipazione di tempo e denaro, e soprattutto con spregio della buona fede di chi ha preparato la sua brava domanda, ignaro che  le prassi pubbliche liberali fossero in realtà una penosa finzione .

 

 Si fa in tempo  rimediare. Intanto, grazie gossip. Adesso però ritirati. Hai finito il tuo splendido lavoro, e lascia il posto alle pareti di cristallo di cui la presidenza della camera non potrà che dotarsi, se le resta un minimo residuo di pudore istituzionale. 

renato brunetta baciamano a laura boldrinirenato brunetta baciamano a laura boldrini

 

Per curiosità, senza avere tra le mani i sicuramente poderosi curriculum dei due candidati assurti al rango di duellanti finali. Constato che Daniela Hamaui (61 anni) è partita come esperta di moda e simili, campo in cui è certo tra i più bravi. E’ diventata in base a competenze grafiche direttora dell’’”Espresso”, e ok, basta la parola. Oggi ha un ruolo più editoriale che giornalistico, badando alla supervisione dei periodici del medesimo gruppo.

BRUNETTA RENZI GRASSO BOLDRINI BRUNETTA RENZI GRASSO BOLDRINI

 

Stefano Menichini (55 anni) viene dal Manifesto, è passato dall’ufficio stampa del Comune di Roma, e poi a dirigere Europa, un quotidiano di partito, oggi è consulente presso il ministero delle Infrastrutture. E’ di certo stato anche un volto televisivo.

 

Per capire quanto sono esperti di politica o di temi interessanti per l’ufficio stampa della Camera dei deputati, abbiamo fatto una ricerca proprio sulle rassegne stampa preparate dai colleghi che uno dei due (a quanto dice il gossip) è già destinato a guidare.

 

laura boldrini a bruxelleslaura boldrini a bruxelles

Risultano tre-articoli-tre a firma Daniela Hamaui  dal 1° gennaio 1998 alla data di oggi. Peraltro tre note sull’Espresso in cui: 1) ringrazia l’editore di essere stata scelta, nel 2002; 2) Rievoca in un commosso ricordo il principe Carlo Caracciolo, l’editore scomparso, 2008; 3) Ringrazia l’editore per aver avuto la possibilità di dirigere l’Espresso, 2015. La firma di Menichini è stata selezionata nella medesima rassegna stampa e nello stesso periodo 1.134 volte.

 

laura boldrini   laura boldrini

Senza il gossip che costringerà – ci conto – alla trasparenza, il momento culminante della disfida si svolgerebbe come nel duettino delle Nozze di Figaro tra Marcellina e Susanna sui criteri di precedenza, dove i meriti sono subito scartati: “L'abito...  Il posto...  L'età!”  Vittoria dell’Hamaui tre a zero.

 

Non andrà così. E dalle pagine di Dagospia faccio una proposta ai candidati amanti della trasparenza: inviate il vostro curriculum a me e sarà valutato e pubblicato. E che vinca il migliore.

 

Renato Brunetta

 

 

 

renato brunetta saluta laura boldrini (2)renato brunetta saluta laura boldrini (2)

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

FARE SESSO A 40 GRADI (ALL’OMBRA): COSA SUCCEDE AL NOSTRO CUORE? - IL SALVA-VITA DEL PROF. COSIMO COMITO: “IN CONDIZIONI NORMALI E CON LA GIUSTA TEMPERATURA, UN RAPPORTO SESSUALE EQUIVALE A FARE 2-3 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. LO STESSO RAPPORTO IN UN AMBIENTE CALDO-AFOSO, LO SFORZO EQUIVALE A FARE 4-5 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. IN TAL CASO, GLI UOMINI CHE HANNO PIÙ DI 50 ANNI COME FANNO SCIENTIFICAMENTE AD ESCLUDERE LA POSSIBILITÀ DI AVERE UN INFARTO O UN ICTUS AL POSTO DELL’ORGASMO? (ATTENZIONE ALL’”AIUTINO”)…”

elly schlein giorgia meloni giuseppe conte matteo salvini elezioni

DAGOREPORT - COME FAR FUORI IL NEMICO PIÙ INTIMO E VIVERE FELICI? È LA DOMANDA CHE TORMENTA DA UN PEZZO GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI APPENA SI APPALESA LA SILHOUETTE SOVRAPPESO DI MATTEO SALVINI - RIPOSTO IN CANTINA IL PREMIERATO, BRUCIATO IL VOTO ANTICIPATO, CHE FARE? ALLE MENINGI DEI FAZZOLARI E DEI LA RUSSA È SPUNTATA LA RIFORMA ELETTORALE CHE NON SOLO PENALIZZEREBBE LA LEGA A FAVORE DI FRATELLI D'ITALIA MA TOGLIEREBBE DI MEZZO LE CHANCE DI VITTORIA DI UN’OPPOSIZIONE MIRACOLATA IN “CAMPO LARGO” - E QUI ARRIVA IL BELLO: COME FAR INGOIARE A PD-ELLY IL ROSPO DI UNA LEGGE ELETTORALE CHE LI PENALIZZA? C'EST FACILE! SE QUEEN GIORGIA VUOLE ASFALTARE SALVINI, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO SOGNA DI TOGLIERSI TRA I PIEDI QUELLA QUOTIDIANA ROTTURA DI COJONI DI GIUSEPPE CONTE…

riarmo armi pedro sanchez elly schlein giorgia meloni giuseppe conte donald trump

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI! DUE SVALVOLATI SI AGGIRANO PER L’EUROPA: PEDRO SANCHEZ E ELLY SCHLEIN – CON LA NATO MORENTE (TRUMP SOSTIENE CHE L'ARTICOLO 5, CARDINE DELL'ALLEANZA, SI DEBBA "INTERPRETARE"), I DUE SINISTRATI DEL PSE, CHE INSIEME AL PPE SOSTENGONO LA MAGGIORANZA URSULA, MINACCIANO DI STACCARE LA SPINA DICENDO "NO" AL RIARMO UE: UN "NO" CHE SAREBBE UN REGALONE ALLA GIORGIA DEI DUE MONDI CHE NON VEDE L'ORA DI DIVENTARE LA STAMPELLA DEL PPE (DOVE E' ATTESA A BRACCIA APERTE: AL VERTICE DELL'AJA HA SEDOTTO A COLPI DI SMORFIE TRUMP SUI DAZI AL 10% ALL'UE) - LA MOLLA DI TANTO TAFAZZISMO GEOPOLITICO DI ''FALCE & MART-TELLY'' È IDEOLOGICA, TROVANDOSI STRETTA TRA L'INCUDINE DEI RIFORMISTI PD E IL MARTELLO A CINQUESTELLE DI CONTE, CHE L'HA SCAVALCATA A SINISTRA A SUON DI MANIFESTAZIONI, SLOGAN E PROCLAMI "ARCOBALENO", SORPASSANDO PERFINO AVS - E TRA I DUE LITIGANTI, LA DUCETTA SE LA GODE... 

elly e alessandro onorato, goffredo bettini e dario franceschini, matteo renzi , ernesto maria ruffini schlein giuseppe conte

DAGOREPORT - ‘’AAA CERCASI UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE’’. IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO, ELLY SCHLEIN, HA CAPITO CHE NON BASTA UN’ALLEANZA CON CONTE E FRATOIANNI PER RIMANDARE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO IL GOVERNO MELONI. PER SPERARE DI VINCERE, OCCORRE DAR VITA A UN NUOVO ULIVO PRODIANO CAPACE DI FEDERARE LE VARIE ANIME DEI CENTROSINISTRATI, AL PARI DELLA DESTRA DOVE SI SFANCULANO DA MANE A SERA MA ALLA FINE IL COLLANTE DEL POTERE È PIÙ FORTE DELLA LORO EGOLATRIA – IL PRIMO A METTERSI IN MOTO È STATO MATTEO RENZI CHE, DA ABILISSIMO MANOVRATORE QUAL È, SI È TRASFORMATO IN UN ARIETE MEDIATICO DELL’OPPOSIZIONE – ALLA DISPERATA RICERCA DEL CENTRO PERDUTO, DOPO SALA E RUFFINI, OGGI SCENDE IN CAMPO ALESSANDRO ONORATO, ASSESSORE AL TURISMO DEL CAMPIDOGLIO, CHE MIRA A FEDERARE UNA RETE RIFORMISTA FORMATA DALLE PRINCIPALI REALTÀ CIVICHE DI CENTROSINISTRA PRESENTI IN ITALIA PER TOGLIERE L'ESKIMO A "FALCE E MART-ELLY''...