
IL CACICCO AVVELENATO – VINCENZO DE LUCA AZZANNA ROBERTO FICO, CANDIDATO IN CAMPANIA PER IL CAMPO LARGO, CHE HA PARLATO DI “LISTE PULITE” PER LE REGIONALI CAMPANE: “CHI VI STA PARLANDO È IL PRIMO DEGLI IMPRESENTABILI. HO SENTITO PARLARE DI CODICE ETICO, CHI VIENE IN CAMPANIA DEVE IMPARARLO, NON INSEGNARLO. NESSUNO IMMAGINI DI FARE STRUMENTALIZZAZIONE SU VICENDE GIUDIZIARIE” – COSA C’È DIETRO I CONTINUI ATTACCHI DI “DON VINCENZO” A FICO? TEME FORSE CHE SALTI LA NOMINA DEL FIGLIO PIERO A CAPO DEL PD CAMPANO PER L’OPPOSIZIONE DEI FEDELISSIMI DI ELLY?
Estratto dell’articolo di Alessio Gemma per https://napoli.repubblica.it/
“Chi vi sta parlando è il primo degli impresentabili, anche in questo sono il numero uno”. Cosi Vincenzo De Luca affronta il tema delle liste pulite alle elezioni sollevato dal candidato del centrosinistra Roberto Fico.
“Ho sentito parlare di codice etico - dice il governatore - Voglio mettere in guardia tutti dalle tentazioni della demagogia pseudo moralistica. I cittadini sono liberi fino a sentenze passata in giudicato. Ci può essere un principio di prudenza quando ci sono reati terrorismo, la mafia, la camorra violenza. Allora puoi accettare di sacrificare la posizione individuale, per il resto demagogia zero, rispetto delle persone”.
LA STANZA DEL FICO - VIGNETTA BY CARLI - IL GIORNALONE LA STAMPA
De Luca è netto: “Nessuno immagini di fare strumentalizzazione su vicende giudiziarie. Ricordiamo che le persone sono innocenti fino al terzo grado di giudizio. E il grado di moralità non lo definisce nessun singolo, ma i magistrati e la Costituzione”.
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Nel corso della diretta Fb, il presidente racconta la sua vicenda personale: “Dieci anni fa - spiega DeLuca - il venerdi prima della votazione, la onorevole Bindi allora presidente della commissione antimafia, 48 ore prima del voto, e 12 ore prima del silenzio elettorale, convoca la commissione antimafia e pubblica elenco impresentabili. Un atto di delinquenze politica e di scorrettezza intollerabile.
Ero al numero 1, imputato per truffa, in un procedimento giudiziario che durava da 17 anni. Avevo sollecitato il sottosegretario Viespoli perché fosse concessa la cassa integrazione a 350 operai dell’Ideal Standard, secondo il pm non era dovuta e quindi configurava una truffa all’Inps. Quel processo è finito come doveva definire, cioè nel nulla”
È un messaggio preciso ai 5 Stelle: “Se poi si immagina di fare un po’ di demagogia utilizzando vicende giudiziarie, devo dire che il tempo della demagogia giudiziaria e della inciviltà è finito. Nelle Marche c’è stata una posizione di garantismo, attenta nei confronti di uno dei candidati (Matteo Ricci, sostenuto dai 5Stelle). Quella vicenda segna un cambio di passo”.
ELLY SCHLEIN E VINCENZO DE LUCA
De Luca sfida Fico: “Sono molto puntiglioso: chi viene in Campania il codice etico lo deve imparare, non insegnare. La Campania è stata un modello di gestione spartana rigorosa, delle istituzioni e di moralità pubblica”
De Luca conclude così: “Volevo fare queste puntualizzazioni per aiutare - io sto nel ruolo di osservatore, ma che dice quello che pensa – per aiutare chi deve prendere decisioni a non scantonare e a non perdersi nelle chiacchiere o nella demagogia. Perché di tutto abbiamo bisogno meno che di demagogia e di bandierine agitate al vento. Abbiamo bisogno di concretezza e di capacità amministrativa, se la si ha.
VINCENZO DE LUCA VS ELLY SCHLEIN - ILLUSTRAZIONE IL FATTO QUOTIDIANO
Se non la si ha, si ha la capacità di acquisirla e a imparare qualcosa, come hanno fatto tanti di noi che quando hanno avuto responsabilità anche minime hanno cercato di imparare. Con umiltà”.