calderoli

CALDEROLI CALDO CALDO - “IL PATTO DEL NAZARENO HA SEGNATO TUTTO. SONO TUTTI CON RENZI: DA CONFINDUSTRIA AI GIORNALI FINO A MEDIASET CHE LO TRATTA QUASI DA AMMINISTRATORE DELEGATO - LA BOSCHI? UNA MAESTRINA CHE MANCA DI SINCERITÀ - NON HO MAI VISTO LE REGOLE DEL GIOCO CALPESTATE COME IN QUESTO ULTIMO BIENNIO” (E CHI PARLA È IL PADRE DEL PORCELLUM)

CALDEROLICALDEROLI

Alessandro Ferrucci per il “Fatto Quotidiano”

 

Auguri, sono sessant' anni. "È il primo a ricordarselo".


Non li festeggia?
È lunedì, un po' sfortunata come giornata.
 

E poi è il giorno post-Trivelle…

Ho votato. Eccome.
(Roberto Calderoli, Bergamo 18 aprile 1956, fisico asciutto, jeans di moda, cravatta verde-ordinanza, mattiniero, troppo mattiniero "Ci vediamo alle otto e mezzo?", è oramai un veterano del Parlamento, protagonista con la Lega, partito che in questi giorni compie quarant' anni di storia politica, proprio mentre lui entra nei sessanta) È considerato uno dei migliori a presiedere il Senato.
Oramai sono un esperto di materie parlamentari.

Studia?
Per forza, sono laureato in medicina. Così sono partito dal diritto Parlamentare, poi la materia costituzionale. Insomma, questioni serie e complesse, a differenza di quello che pensa Renzi che vuole riformare e neanche coinvolge le opposizioni.

Cos' è oggi il centrodestra?
Non si può più chiamare così: destra e sinistra sono superate, non esistono più.
Ne è certo?

CALDEROLI BOSSICALDEROLI BOSSI

Se dovessimo utilizzare le vecchie categorie, l' attuale governo è uno degli esecutivi più di destra della storia.

Invidia?
Su certe cose sì, in particolare per il decisionismo. Ma non bisogna solo dettare legge, è necessario anche il giusto indirizzo, non sbagliare.
Ve bene, poca invidia, molta malinconia.
Se Berlusconi avesse avuto il carattere e gli anni di Renzi, e se non ci fossero stati tutti quei frenatori…

Renzi non ha opposizione.
Il patto del Nazareno ha segnato tutto. A differenza di quello che dice la Boschi, i poteri forti sostengono questo governo.

Quali sono i poteri forti?
Confindustria lo appoggia, gli editori delle maggiori testate giornalistiche di carta, pure, poi i Tg Rai, Mediaset non ne parliamo, lo tratta quasi da amministratore delegato.

Da veterano della politica, in questi anni a cosa ha rinunciato?
Alla vita privata, quasi inesistente, o relegata ai margini.
Mia moglie è in politica, certe volte ci incontriamo solo perché allo stesso comizio.
 

CALDEROLI FINI BERLUSCONICALDEROLI FINI BERLUSCONI

Corre, corre, e il tempo passa senza discontinuità.
Eccome. Però le sfide sono sempre diverse. Ma ora con Renzi è quasi tutto inutile: siamo solo tredici senatori.
 

La Boschi è come appare?

In che senso?

 

Lasci perdere il fisico…

Ho fatto bene a chiederlo… Comunque non la temo, all' inizio mi ha anche subito, ma lei studia, ha gli attributi.
 

Va bene, le piace.
Manca di una dote: la sincerità. Non è diretta. Ed è stato chiaro quando ha risposto in Aula per la mozione legata al padre.
 

calderoli con il serpente calderoli con il serpente sabina negri ex calderolisabina negri ex calderoliCALDEROLI BRUCIA LEGGICALDEROLI BRUCIA LEGGIfederica guidi e gianluca gemellifederica guidi e gianluca gemelli

Una volta l' ha definita "una maestrina".
Ci è rimasta male, però ripete a memoria le slide di Renzi, senza andare al cuore del problema.

Lei ha mantenuto i suoi ideali da ragazzo?
Si sono scontrati con la realtà. Quando uno pensa che nel ruolo di ministro può finalmente decidere… E invece… Trovi tutta una serie di ostacoli che bloccano o rallentano, una serie di veti sui quali sei obbligato a scontrarti.

Esempi?
I burocrati, i magistrati, il Tar, i vari ministeri: persone che finita una legislatura si spostano da un dicastero a un altro, ma sono sempre gli stessi a dispetto del colore politico.

Ne ha mai picchiato uno?
Non rispondo. Una persecuzione. Quanta pazienza..

In questi anni è stato protagonista di molte trovate politiche, molte delle quali hanno generato gravi conseguenze. Frutto della sua immaginazione o condivise con la Lega?
Puro istinto.

Alcune non le rifarebbe?
Non è stato capito il significato.

C' è stata la maglietta mostrata al Tg1 con le vignette su Maometto?
Volevo trasmettere l' idea di tutte le religioni monoteiste, unite in maniera pacifica.

Ha casa a Roma?
Non è la mia realtà. È una questione di mentalità, ma non sono nordico in assoluto, mica mi piace tutto il Nord. Non mi trovo bene a Torino.

Amici di questi anni?
Violante: grande presidente della Camera. Severissimo.

Chi detesta?
Tantissimi. Quando chiamo per le fiducie, e il senatore accanto a me nomina il parlamentare per il sì o il no, spesso domando "chi è questo?". Gente inutile.

Il caso Guidi l' ha stupita?
In particolare i toni tra i due: lei come può accettarlo?
Lobbysti al potere.
Qualche volta sono intervenuto per allontanare delle persone che stazionavano fuori dalle commissioni.
Molti suoi colleghi sono sedotti dai lobbysti.
Basta leggere gli emendamenti, magari lunghi dieci righe: spesso sono identici, ma firmati da persone diverse. Tutto è amplificato durante il periodo di legge di stabilità.

Cosa accade?
Il mercato delle vacche fuori dalla commissione Bilancio.

Le hanno mai offerto regali?
Tanto tempo fa, quando ero presidente della commissione Sanità, e la Sanità non era in mano alle Regioni.

L' M5s è un gruppo giovane, come giovane eravate voi vent' anni fa. Un consiglio?
Studiare. Perché la maggior parte delle cose ti possono passare sotto il naso.

Come sta in salute?
Sto bene, facciamo le corna.
 

CALDEROLI BOSCHICALDEROLI BOSCHI

Il ministro Maria Elena Boschi e il presidente del Consiglio Matteo RenziIl ministro Maria Elena Boschi e il presidente del Consiglio Matteo Renzi

Il tumore, esperienza durissima.
Sembrava un ascesso (è chirurgo maxillo-facciale) e invece… Quindi un intervento, poi un altro, un altro ancora.
 

CALDEROLI FINOCCHIAROCALDEROLI FINOCCHIARO

Insegna a rallentare… Invece il lavoro mi ha aiutato.
La politica è una droga. Sì, sì. Assolutamente. Nella campagna elettorale del 2013 ho partecipato ad alcuni comizi con dentro i tubi dell' operazione.

I migliori anni, sono "ieri"?
Penso a tutti quei leccaculo che sono passati da una parte all' altra, a tutti quei cantori di Berlusconi ora renziani.
 

luciano violanteluciano violante

Lei li ha visti tutti.
Tutti! E all' inizio i renziani veri erano pochissimi e riconoscibili. E sa una cosa? Non ho mai visto le regole del gioco calpestate come in questo ultimo biennio.
 

CALDEROLICALDEROLI

E chi parla è il padre del Porcellum.

Ultimi Dagoreport

ravello greta garbo humphrey bogart truman capote

DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VACANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF, RICHARD WAGNER CHE S'INVENTA IL “PARSIFAL'', D.H. LAWRENCE CHE BUTTA GIU’ L'INCANDESCENTE “L’AMANTE DI LADY CHATTERLEY’’, I BAGORDI DI GORE VIDAL, JACKIE KENNEDY E GIANNI AGNELLI - UN DELIRIO ASSOLUTO CHE TOCCO’ IL CLIMAX NEL 1953 DURANTE LE RIPRESE DE “IL TESORO D’AFRICA” DI JOHN HUSTON, SCENEGGIATO DA TRUMAN CAPOTE, CON GINA LOLLOBRIGIDA E HUMPHREY BOGART (CHE IN UN CRASH D’AUTO PERSE I DENTI E VENNE DOPPIATO DA PETER SELLERS). SE ROBERT CAPA (SCORTATO DA INGRID BERGMAN) SCATTAVA LE FOTO SUL SET, A FARE CIAK CI PENSAVA STEPHEN SONDHEIM, FUTURO RE DI BROADWAY – L’EFFEMMINATO CAPOTE CHE SI RIVELÒ UN BULLDOG BATTENDO A BRACCIO DI FERRO IL “DURO” BOGART - HUSTON E BOGEY, SBRONZI DI GIORNO E UBRIACHI FRADICI LA NOTTE, SALVATI DAL CIUCCIO-TAXI DEL RISTORANTE ‘’CUMPÀ COSIMO’’ - QUANDO CAPOTE BECCÒ IL RE D’EGITTO FARUK CHE BALLAVA ALLE 6 DEL MATTINO L’HULA-HULA NELLA CAMERA DA LETTO DI BOGART… - VIDEO + FILM

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO