andrea stroppa giorgia meloni elon musk

ODISSEA NELLO SPACE X PER MELONI – LA CAMERA HA DATO IL VIA LIBERA AL DDL SPAZIO CON CUI IL GOVERNO DEI SOVRANISTI APRE I CIELI A SOGGETTI PRIVATI NON EUROPEI. LE OPPOSIZIONI PARLANO DI “UN REGALO A MUSK” E DI UNA “NORMA SU MISURA PER STARLINK” – LA DEM LIA QUARTAPELLE ATTACCA: “C'È UN NUOVO MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO, SI CHIAMA ANDREA STROPPA”. E ACCUSA FDI DI ESSERSI PIEGATA AL VOLERE DEL REFERENTE DI MUSK IN ITALIA: “SMANIANO PER RISPONDERE AI TWEET MINATORI DI STROPPA” – MA IL MILIARDARIO KETAMINICO NON HA LA STRADA SPIANATA COME SEMBRA. IL GOVERNO HA PRESO CONTATTI CON LA FRANCESE EUTELSAT PER UTILIZZARE I SUOI SATELLITI…

1 - VIA LIBERA AL DDL SPAZIO L'OPPOSIZIONE INSORGE "UN REGALO A MUSK"

Estratto dell’articolo di Federico Capurso per “la Stampa”

 

ELON MUSK GIORGIA MELONI ANDREA STROPPA

La Camera dà il via libera al ddl Spazio con cui il governo punta a regolare, per la prima volta in Europa, la cosiddetta "space economy", aprendo il mercato italiano anche a soggetti privati non europei. Una scelta che ha ricadute sull'industria aerospaziale e, indirettamente, su quella delle telecomunicazioni.

 

Il testo ora passa al Senato per essere approvato definitivamente, ma le opposizioni sono sul piede di guerra. Vedono in questa legge «un regalo a Elon Musk» e alla sua Starlink, l'azienda con cui ha lanciato una rete di satelliti in grado di offrire una connessione internet in ogni zona del mondo.

 

PROTESTE ALLA CAMERA PER IL DDL SPAZIO

È un mercato, però, in cui la concorrenza aumenta sempre più rapidamente e la strada verso Roma, per l'imprenditore sudafricano, potrebbe non essere spianata come sembra. Già spunta, infatti, la francese Eutelsat interessata a entrare in questo mercato.

 

[...] E allora spuntano cartelli «Giù la Musk» rivolti contro la maggioranza. Poi altri con su scritto «Il troppo Stroppa»: tirano in ballo il referente di Musk in Italia, Andrea Stroppa, che nei giorni scorsi aveva minacciato Fratelli d'Italia di tagliare i rapporti se avesse fatto passare un emendamento dell'opposizione sgradito a Musk.

 

DONALD TRUMP ELON MUSK E GIORGIA MELONI A PARIGI PER L INAUGURAZIONE DI NOTRE DAME

[...] Nel mirino c'è l'articolo 25, dove viene affrontato il tema di una «riserva di capacità trasmissiva nazionale». Si tratta, in altre parole, di una rete di satelliti da utilizzare in caso di calamità naturali, conflitti o altre situazioni di emergenza, e questa rete potrà essere gestita da operatori non solo nazionali o europei, ma anche da quelli aderenti alla Nato. Attualmente la migliore rete di satelliti in grado di offrire questo servizio è quella di Musk ed è il principale candidato.

 

Pd, Avs e Cinque stelle attaccano: «Fanno i sovranisti, ma poi svendono la sovranità tecnologica e la sicurezza nazionale». Non ci sta però il ministro dello Sviluppo Adolfo Urso, che ricorda come l'Agenzia spaziale italiana stia valutando la fattibilità di un progetto per mandare in orbita «una costellazione nazionale di satelliti che ci possa fornire quei servizi che anche Starlink e Musk forniscono al mercato globale». Ci vorranno anni. Nel frattempo, a qualcuno l'Italia si rivolgerà.

 

GIORGIA MELONI E ELON MUSK NELLO SPAZIO - IMMAGINE CREATA CON L INTELLIGENZA ARTIFICIALE DI GROK

Non c'è solo Musk. Nei prossimi mesi altre aziende entreranno nel mercato. In cantiere, ad esempio, c'è il progetto europeo Iris2, che partirà quest'anno per concludersi nel 2030, o la rete del proprietario di Amazon, Jeff Bezos, che si è proposta al Regno Unito. [...]

 

La francese Eutelsat ha di recente acquisito il sistema di 650 satelliti dell'azienda inglese OneWeb (Musk ne possiede 6mila e punta raddoppiarli nel 2025) ed è in trattativa con Bruxelles per sostituire Starlink in Ucraina. Sembra che sempre Eutelsat sia entrata in contatto anche con il governo italiano, in un'ottica di piena concorrenza a Starlink.

 

Ci sono stati «colloqui molto positivi», fa sapere la Ceo Eva Berneke, e «i contatti con il governo – aggiunge – indicano che l'Italia ha necessità di una costellazione di satelliti, e sta valutando le sue opzioni». Avvicinamenti del tutto informali. E infatti Palazzo Chigi si limita a smentire che siano in corso «negoziati formali».

 

KIMBAL MUSK - ANDREA STROPPA

La Lega di Matteo Salvini, sempre pronta a difendere gli interessi di Trump e Musk, si porta avanti e inizia già ad attaccare direttamente la società di Parigi: «La sicurezza delle telecomunicazioni è fondamentale. Sarebbe singolare scegliere un soggetto francese anziché un sistema all'avanguardia come quello americano» dichiara il Carroccio, riscuotendo su X i ringraziamenti di Stroppa al leader e l'apprezzamento di Musk.

 

E i leghisti avanzano il sospetto di una partecipazione cinese all'interno dell'azienda (questo sì, porrebbe un problema), ma al momento sono emerse solo delle trattative commerciali con Pechino, da parte di Eutelsat, per poter utilizzare piattaforme cinesi per il lancio di nuovi satelliti e mandare in onda la televisione di Stato cinese (oscurando quella anti-regime che ospitava fino a poco tempo fa). Non dei segnali incoraggianti. [...]

 

2 - LIA QUARTAPELLE: "C'È UN NUOVO MINISTRO: È STROPPA VOGLIONO TENERSI GLI AMICI DI TRUMP"

Estratto dell’articolo di Antonio Bravetti per “la Stampa”

 

lia quartapelle foto di bacco (3)

«C'erano una volta i sovranisti...», dice Lia Quartapelle, deputata del Pd. «Da ieri – sottolinea – c'è un nuovo ministro dello Sviluppo economico, si chiama Andrea Stroppa».

 

Perché avete votato contro il ddl Spazio?

«È stata l'occasione per confermare che c'è un nuovo ministro dello Sviluppo economico, con delega allo spazio, che si chiama Andrea Stroppa. Le decisioni sulla tecnologia spaziale e sugli approvvigionamenti le prende Stroppa, non la maggioranza».

 

La maggioranza è mossa da interessi economici privati?

andrea stroppa - foto da x

«Più che mossa, la maggioranza era immobile. Abbiamo presentato l'emendamento 25.2 che dice di comprare la tecnologia necessaria in Europa o, se impossibile, dai Paesi Nato.

Questo vuol dire fare l'interesse nazionale, industriale, investire in sicurezza. La maggioranza ha votato contro».

 

Perché?

«Siamo al paradosso: i sovranisti siamo diventati noi, contro un governo che invece smania per rispondere ai tweet minatori di Stroppa. Dopo le minacce, ieri è diventato evidentissimo lo scambio tra la partecipazione di Musk ai convegni di FdI con la corsia preferenziale per i prodotti di Musk in Italia, soppiantando la produzione italiana».

 

[...]

 

PROTESTE ALLA CAMERA PER IL DDL SPAZIO

Esiste una sudditanza all'alleato americano?

«Tutti gli indizi portano lì, se non è così lo smentiscano. Pensano che in questo modo si tengono amici gli amici di Trump, ma non hanno capito che lui ha rispetto solo per chi si fa forte dei propri argomenti, non di chi si piega. Il lupo che si fa pecora, il lupo se lo mangia».

 

Chi è il lupo che si è fatto pecora?

«Il gruppo di FdI si è piegato a Stroppa. In cambio di un invito a Musk alla prossima festa di partito hanno deciso di penalizzare la tecnologia europea e italiana. C'erano una volta i sovranisti...».

VIGNETTA DI CHARLIE HEBDO SU GIORGIA MELONI ED ELON MUSK GIORGIA MELONI ELON MUSK

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO