CAMERATI, INDIETRO TUTTA! – FRATELLI D’ITALIA INCHIODA SULLA VERGOGNOSA RIFORMA DEI CONDOMINI, CHE COSTRINGE CHI HA SEMPRE PAGATO AD ACCOLLARSI I COSTI DEI MOROSI. IL CAPOGRUPPO GALEAZZO BIGNAMI PRENDE PER LE ‘RECCHIE ELISABETTA GARDINI, CHE AVEVA PRESENTATO LA LEGGE: “È TASSATIVO IL MIO OK PER LE PROPOSTE” - IL TENTATIVO È FAR CREDERE CHE SI SIA TRATTATO DI UNA MOSSA SOLITARIA DELL’EX ATTRICE – QUANDO GARDINI SCAZZÒ CON LUXURIA DOPO AVERLA TROVATA NEL BAGNO DELLE DONNE DI MONTECITORIO: USCÌ INORRIDITA DAL GABINETTO E...
BIGNAMI A DEPUTATI FDI, TASSATIVO MIO OK PER PROPOSTE DI LEGGE
GALEAZZO BIGNAMI - FOTO LAPRESSE
(ANSA) - "Tassativo" fare passare al vaglio degli uffici del gruppo e del capigruppo stesso le proposte di legge prima di presentarle.
Dopo le polemiche sulla proposta di riforma delle norme sui condomini - a prima firma di Elisabetta Gardini - Galeazzo Bignami richiama i deputati del suo gruppo a preparare le proposte "in accordo con i dipartimenti competenti che attuano la linea politica di Fratelli d'Italia in accordo con i vertici del partito stesso".
Come si legge nella lettera inviata ai deputati, visionata dall'ANSA, Bignami ricorda che "gli uffici del gruppo sono a disposizione come sempre per favorire le interlocuzioni necessarie.
Una volta elaborata in accordo con la linea politica e programmatica del partito, la proposta di legge deve essere tassativamente inviata" all'ufficio legislativo "prima del deposito", e potrà essere depositata "solo dopo una valutazione positiva".
MAGGIORANZA, CORTOCIRCUITO SULLA RIFORMA DEI CONDOMINI
Estratto dell’articolo di Andrea Gagliardi per “il Sole 24 Ore”
Dopo le pensioni, la maggioranza inciampa sui condomìni. Non si è ancora spenta l’eco del contestato emendamento del governo con la doppia stretta sulle pensioni […] e la successiva parziale retromarcia, che scoppia la polemica sulla proposta di legge presentata alla Camera da Fdi, prima firmataria Elisabetta Gardini.
[…] Di primo mattino suonano i tamburi di guerra della Lega. Con bocciatura perentoria in una nota: «La riforma bis del condominio, così come ipotizzato dalla proposta di legge 2692, presenta evidenti criticità e non è condivisa dalla Lega». A seguire il segretario del Carroccio Matteo Salvini rilancia: «Niente nuova burocrazia per i condomìni e per gli inquilini che adempiono al loro dovere».
[…] Per la Lega «prima di introdurre nuovi obblighi bisogna ascoltare le categorie interessate e intervenire con strumenti efficaci contro l’insolvenza e a tutela dei proprietari onesti, non aggravando ulteriormente i bilanci familiari».
La pressione diventa così alta nella maggioranza, su un tema “sacro” nel centrodestra come quello della casa, che deve intervenire il capogruppo di Fratelli d’Italia a Montecitorio, Galeazzo Bignami. Il disegno di legge Gardini viene derubricato a «proposta che, come molte altre, è in discussione alla Camera e che ha la finalità di tutelare i proprietari e i condomini onesti da gestioni non corrette, problema assai diffuso che coinvolge molti cittadini».
GALEAZZO BIGNAMI - FOTO LAPRESSE
Ma «trattandosi di una proposta è indispensabile un confronto tra tutti i soggetti interessati in grado di costruire una posizione di buon senso a tutela della casa degli italiani, senza la quale Fratelli d’Italia ritiene che non potrà proseguire il suo iter». Se non è una bocciatura, è per lo meno uno stop.
«Aspettiamo che si posi la polvere della tempesta, poi dopo le feste torniamo a discuterne serenamente», è il ragionamento diffuso tra i firmatari. Mentre Forza Italia annuncia per gennaio un suo testo di riforma all’insegna di «meno burocrazia, regole certe e moderne, amministrazioni più efficienti e responsabili». […]
LA PROPOSTA SUI CASEGGIATI TRAVOLTA DALLE POLEMICHE IL RITORNO (IMPREVISTO) DI GARDINI SULLA SCENA
Estratto dell’articolo di Alessandra Arachi per il “Corriere della Sera”
[…] Gardini deve aver pensato che bisognava mettere i conti in ordine nei palazzi d’Italia, e che si doveva farlo subito, rischio il crollo del Prodotto interno lordo. Ed ecco perché secondo la proposta di legge a sua prima firma i condòmini che pagavano i conti regolarmente avrebbero dovuto quotarsi per riparare i buchi economici lasciati dai vicini di pianerottolo.
La normativa è rapidamente stata cambiata. La deputata di Fratelli d’Italia probabilmente ha abbandonato la calcolatrice. Da quando è tornata in Parlamento è la prima volta che un suo provvedimento fa tanto clamore. Vent’anni fa non era stata una norma, già alla Camera nella sua nuova vita dopo i successi in tv, a far parlare tanto di lei, ma un episodio dentro al bagno di Montecitorio.
Era il 2006. In quella legislatura sugli scranni della Camera era arrivata Wladimir Luxuria che i registri avevano segnato con il suo nome all’anagrafe, Wladimiro Guadagno, ma che nella sua comunità era nota con il suo nome d’arte (e di elezione): Luxuria. Oggi, vent’anni dopo, Luxuria fa programmi insieme a Francesco Storace, ma all’epoca il suo essere una donna trans non era ancora così tanto gradito ed Elisabetta Gardini non voleva accettare proprio niente di lei.
Quell’incontro-scontro in bagno fece il giro di tutti i media, all’epoca. Pochi minuti appena, all’esterno della toilette delle donne della Camera. Gardini all’epoca era deputata di Forza Italia, uscì da quel bagno inorridita dalla presenza di quella donna trans che — come lei stessa ha detto e ripetuto tante volte — non ha mai voluto completare il suo ciclo di transizione.
Luxuria non reagì, in quel bagno. Intervistata si limitò a commentare: «È evidente: donna si nasce, signora si diventa». In quella legislatura Elisabetta Gardini era reduce da una carriera televisiva durante la quale non aveva esitato a mettere in mostra la sua bellezza oggettiva e conturbante. Arrivata a Montecitorio, però, era una donna molto diversa. «Percepisco Satana tra le menzogne che sento e gli stili di vita indigesti che sono ostentati». Deve aver pensato lo stesso sui condòmini morosi.
Elisabetta Gardini
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