giancarlo giorgetti forum ambrosetti di cernobbio

CAMBIANO GLI ESECUTIVI, MA NON GLI IMPRENDITORI: AL FORUM AMBROSETTI, COME AL SOLITO, TUTTI FILO-GOVERNATIVI – "DON ABBONDIO" GIORGETTI RITROVA UN PO' DI CORAGGIO E RIVENDICA LA TASSA SUGLI EXTRA-PROFITTI DELLE BANCHE (“LO STATO NON PUÒ FARE LA PARTE DEL RE SOLE CHE DISTRIBUISCE PREBENDE”), SALVO POI AMMETTERE CHE SARÀ MODIFICATA. POI SI LANCIA IN UN ATTACCO DEI CORPORATIVISMI – LA PLATEA SPIAZZATA: “SEMBRAVA UN MINISTRO DEL GOVERNO DRAGHI”. E C'È CHI COMMENTA VELENOSO: “HA FATTO IL MIGLIOR DISCORSO DELL’OPPOSIZIONE”

Estratto dell’articolo di Federico Fubini per il “Corriere della Sera”

 

giancarlo giorgetti al forum ambrosetti di cernobbio

Se il giudice supremo fossero gli applausi, Giuseppe Conte avrebbe registrato una sconfitta cocente, Elly Schlein non sarebbe neanche entrata in gara e Carlo Calenda avrebbe portato a casa meno punti di un anno fa.

 

Ieri a Villa d’Este la folla di imprenditori […] ha finito per promuovere in un sondaggio l’operato, fin qui, del governo stesso: circa il 30% ne ha dato una valutazione negativa, ma poco più del 50% ha un giudizio da sufficiente a molto positivo. E l’impressione del Forum Ambrosetti è che donne e uomini d’impresa, dopo aver sentito gran parte dei messaggi dell’opposizione, di colpo trovino il governo più accettabile.

 

giancarlo giorgetti al forum ambrosetti di cernobbio

Eppure se gli applausi fossero il metro di tutto, la sala avrebbe dato responsi disomogenei. Meno apprezzate le figure più puramente politiche: reazioni solo formali per il ministro delle Imprese Adolfo Urso o per quella delle Riforme Elisabetta Casellati. Più convinte invece per i tecnici o quelli che parlano con precisione e misurabilità da tecnici.

 

Così a Cernobbio funziona Raffaele Fitto, quando il ministro per gli Affari europei va al punto e propone «una riflessione spesso omessa – dice – sui 152 miliardi di debito dal Piano nazionale di ripresa e dal fondo nazionale». Semmai in sala qualcuno […] nota che del Pnrr gli altri ministri non parlano granché, quasi a lasciare la responsabilità di eventuali problemi a Fitto stesso […].

 

Funziona a Cernobbio […] Carlo Nordio […]. Resta giusto il sospetto che incassi l’applauso più lungo della mattinata solo perché alla fine propone una dose massiccia di tutele in più contro gli arresti di indagati che […] spesso si sono dimostrati ingiusti: parole che scaldano i manager di Villa d’Este facendoli sentire più protetti.

ANTONIO TAJANI AL FORUM AMBROSETTI DI CERNOBBIO

 

Ma se c’è un momento in cui davvero succede qualcosa al Forum, è alla fine. La platea è stanca, affamata. Le due sono passate da un pezzo e tutti sono lì da sei ore. Eppure parte da sé l’unico applauso a scena aperta di tutta la tre giorni: è per Giancarlo Giorgetti, oltretutto nel momento in cui il ministro dell’Economia riconosce che modi e comunicazione della tassa sugli extraprofitti delle banche erano sbagliati; ma la tassa era «giustissima».

 

Lo dice anche se l’ennesimo sondaggio in sala l’aveva appena bocciata. Succede, semplicemente, che il popolo di Cernobbio è sorpreso da Giorgetti. Dal suo messaggio e persino dal tono. Il ministro legge da un foglietto che ha scarabocchiato fino all’ultimo.

 

nordio a cernobbio forum ambrosetti

E le parole gli escono come se fosse saltato un tappo. […]Parla con urgenza e la sala lo sente, tanto che si crea un po’ di elettricità malgrado la stanchezza dell’ora. Dice Giorgetti: «Il problema resta l’offerta, la sua ricostruzione per via di intenti pubblici sani e decisioni private efficienti. La nostra capacità produttiva deve aumentare e occorre accrescere la produttività. Ma se insistiamo a far fare allo Stato la parte del Re Sole che distribuisce prebende, non andiamo lontani».

 

E ancora: «Le rendite sono la questione più dolente, quella del loro eccesso rispetto ad altre nazioni europee». Non è il compitino del ministro; condivisa o no nel governo e fuori, è una visione dell’Italia.

 

Un’accusa agli eterni corporativismi che, dice Giorgetti, gonfiano i costi «come nei primi anni dell’euro» (quando al potere, spesso, c’era Silvio Berlusconi).

 

giancarlo giorgetti al forum ambrosetti di cernobbio

«Giorgetti sembrava quasi un ministro del governo di Mario Draghi — nota Gianluca Garbi di Banca Sistema — barra dritta, niente giri di parole». […]  Simile il commento del francese Bernard Spitz, del Medef e organizzatore del Forum economico annuale franco-italiano (il quale peraltro ha apprezzato anche l’apertura al nucleare fatta da Matteo Salvini): «Da Giorgetti un’ispirazione liberale». Ma chiosa caustico un imprenditore […]: «A Cernobbio, ha fatto il miglior discorso dell’opposizione».

giancarlo giorgetti forum ambrosetti di cernobbio giancarlo giorgetti al forum ambrosetti di cernobbio

Ultimi Dagoreport

andrea orcel unicredit

IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)