“SIAMO DI FRONTE A UN TRAFFICO ORGANIZZATO DI DATI” – CHIARA COLOSIMO, PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE ANTIMAFIA, PRENDE ANCORA TEMPO DI FRONTE ALLE ULTIME NOTIZIE SUL CASO STRIANO: “STO ULTIMANDO LA RELAZIONE E QUINDI IL DETTAGLIO SARÀ SCRITTO LÌ” – L’INDAGINE SI È CHIUSA SENZA L’INDICAZIONE DI MANDANTI, MA IN TRE ANNI IL FINANZIERE STRIANO HA SCARICATO 350MILA DOCUMENTI. È CREDIBILE CHE ABBIA FATTO TUTTO DA SOLO? L’OPINIONE DEL PROCURATORE MELILLO: “EBBI A ESPRIMERE LA MIA CONVINZIONE CHE NON TUTTO POTESSE RICONDURSI ALLA ‘MELA MARCIA’, SUSCITANDO LA MERAVIGLIA DI ZAFARANA” (EX COMANDANTE GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA…
chiara colosimo atreju foto lapresse
INDAGINE DOSSIER, COLOSIMO 'TRAFFICO ORGANIZZATO DI DATI'
(ANSA) - "Sto ultimando la relazione e quindi il dettaglio sarà scritto lì. Quello che posso affermare senza timore di smentita è che siamo di fronte ad un traffico organizzato di dati".
Lo afferma la presidente dell'Antimafia, Chiara Colosimo, interpellata dall'Ansa sulle attività di dossieraggio su cui è in corso un'indagine della procura di Roma e di cui si sta occupando anche la commissione Antimafia.
GAETANO PECORARO INTERVISTA PASQUALE STRIANO - LE IENE
IL CASO STRIANO, CHE HA SVELATO GLI ACCESSI ABUSIVI AI SISTEMI INFORMATICI DELLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA, DIVENTA UNA PALUDE PIENA DI OMBRE: L’INDAGINE SI E’ CHIUSA SENZA INDIVIDUARE I PRESUNTI MANDANTI – E SI ACCENDE LO SCONTRO TRA IL PROCURATORE NAZIONALE ANTIMAFIA, GIOVANNI MELILLO, E L’EX COMANDANTE GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA, GIUSEPPE ZAFARANA, OGGI PRESIDENTE DI ENI – MELILLO SOSTIENE CHE A CHIEDERGLI DI INCONTRARE IL TENENTE STRIANO FU ZAFARANA CHE PERO' SMENTISCE: “NO, FU IL COMANDANTE SIRICO A FARLO, IO NON SAPEVO NEANCHE IL SUO NOME” – ZAFARANA RACCONTA CHE IL CRONISTA DI “REPUBBLICA”, GIULIANO FOSCHINI, ARRABBIATO PER I BUCHI GIORNALISTICI PRESI DA “DOMANI” E “LA VERITÀ” SUL CASO STRIANO, SI LAMENTO’ CON LUI E, DIETRO RICHIESTA DEL GENERALE, SI ATTIVO’ PER CAPIRE CHI FOSSE LA “GOLA PROFONDA” RIVELANDO POI A ZAFARANA CHE LA FONTE DEI SUOI COLLEGHI ERA IL SOSTITUTO PROCURATORE ANTONIO LAUDATI – MA IL FINANZIERE TENNE QUESTA NOTIZIA PER SE’ E NON DENUNCIO’…
RAFFAELE CANTONE CHIARA COLOSIMO
L’INDAGINE SUI DOSSIERAGGI DI STRIANO MELILLO CONTRO L’EX CAPO DELLA FINANZA
Estratto dell’articolo di Fulvio Fiano per il “Corriere della Sera”
L’ex comandante generale della Guardia di Finanza, il generale Giuseppe Zafarana, ne era certo: «Per fortuna l’abbiamo preso, il Giuda... chi ha sbagliato deve pagare, senza sconti». Riferimento diretto a Pasquale Striano, il finanziere appena individuato come responsabile dell’accesso abusivo alle banche dati riservate sul conto del ministro della Difesa Guido Crosetto.
L’affermazione è citata dal procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo nella relazione inviata ai pm che indagano sui presunti dossieraggi realizzati dietro lo schermo della Dna dove lavorava Striano. Accompagnato da una sua opinione che è di tutt’altro avviso.
«A tale riguardo — scrive Melillo nella relazione allegata agli atti di chiusura del fascicolo della procura di Roma — ebbi a esprimere chiaramente la mia ancora ferma convinzione che non tutto potesse ricondursi alla teoria della “mela marcia”, suscitando l’ostentata meraviglia del dott. Zafarana».
Melillo racconta anche l’ulteriore reazione del generale: «Mi chiese se volessi farlo “nuovamente” preoccupare, per poi mostrarsi turbato dinanzi alla mia laconica osservazione circa l’esistenza di plurime ragioni per escludere che quanto emerso potesse ricondursi all’azione di una sola persona».
Ma Melillo va anche oltre nel prendere le distanze dalla versione del generale. Intanto sulla data del loro colloquio, che fissa a settembre 2022 e non a giugno. Poi su altre due punti delicati. Il primo è il riferimento al fatto che Striano gli venne indicato come «affidabile interlocutore» per la gestione del servizio Sos (segnalazione operazioni sospette) della Dna dallo stesso Zafarana e dal generale Umberto Sirico (responsabile dei reparti speciali della Gdf) nel luglio 2022.
GLI INCONTRI DI PASQUALE STRIANO CON ALTRI INDAGATI
Melillo riferisce anche del diniego di Zafarana su questa circostanza, che poi aggiunse «dinanzi allo stupore evidentemente rivelatosi sul mio viso», che fu Sirico a fargli il nome di Striano.
La seconda precisazione […] è sul fatto che «nessun riferimento, nemmeno indiretto, venne fatto alle persone e alle funzioni di Antonio Laudati (il viceprocuratore della Dna che coordinava il gruppo Sos, anch’egli indagato, ndr )». Piuttosto, Zafarana riportò a «voci di stampa» non meglio precisate «che riconducono alla Dna la fuga di notizie».
A margine dei diversi ricordi, resta il dato impressionante dei documenti scaricati da Striano nel triennio 2019-2022 […]: 349.055, vale a dire oltre 28 volte in più di quelli scaricati dal secondo più attivo in questa classifica (12.262). Attività che ancora non si sa da chi sia stata commissionata, escludendo che possano essere tutti effettuati per i giornalisti del quotidiano Domani […] . […]
SIGFRIDO RANUCCI - CHIARA COLOSIMO FOTO LAPRESSE
NICOLA GRATTERI E GIOVANNI MELILLO
GAETANO PECORARO INTERVISTA PASQUALE STRIANO - LE IENE
chiara colosimo report
CHIARA COLOSIMO IN VACANZA IN GRECIA
PASQUALE STRIANO
GLI INCONTRI DI PASQUALE STRIANO CON ALTRI INDAGATI
chiara colosimo ricevimento quirinale 2 giugno 2024 foto lapresse
giuseppe zafarana foto di bacco


