renato brunetta foto

CI VOLEVA IL COVID PER FAR ENTRARE LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE NELLA MODERNITÀ - LA RIFORMA BRUNETTA È LEGGE, COL COSIDETTO "DECRETO COVID" CAMBIANO I CONCORSI PUBBLICI: ADDIO CARTA E PENNA, DIVENTA TUTTO DIGITALE E TRASPARENTE (AH, PERCHÉ NON ERA GIÀ COSÌ?) - SBLOCCATI 12 MILA POSTI DI LAVORO, PREVISTI ANCHE PREMI AI DIPENDENTI - DRAGHI PERÒ BLINDA LE ASSUNZIONI: OK SOLO A QUELLE PER IL PNRR...

Da www.adnkronos.com

 

renato brunetta

Cambiano i concorsi pubblici. "Addio carta e penna, la PA entra finalmente nella modernità", commenta Renato Brunetta, ministro per la Pubblica Amministrazione, la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto legge 44/2021 (il cosiddetto “decreto Covid”), coordinato con la legge di conversione 76/2021, che all’articolo 10 contiene la riforma dei concorsi pubblici.

 

Le modalità di selezione nel pubblico impiego saranno tutte digitali, rapide e trasparenti. Dal 3 maggio, molti concorsi sono ripartiti o sono in fase di avvio, per un totale di 12mila posti di lavoro, grazie al nuovo Protocollo per lo svolgimento delle prove selettive in piena sicurezza, validato dagli esperti del Comitato tecnico-scientifico.

 

renato brunetta mario draghi

Il Dipartimento della Funzione pubblica ha già programmato i concorsi con modalità semplificate per l’assunzione di 6.303 unità tra cui: 1.514 per funzionari e ispettori del ministero del Lavoro; 2.133 per funzionari amministrativi del ministero della Giustizia.

 

A breve, saranno indette le selezioni per 1.284 posti per: 550 funzionari e impiegati del ministero dell’Economia; 250 funzionari del ministero della Cultura.

 

Si tratta di occasioni preziose, soprattutto in questo periodo di pandemia. Nei prossimi giorni, al decreto Covid si aggiungerà il “decreto reclutamento”, che andrà a completare il pacchetto unitario di accompagnamento del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) insieme alle semplificazioni e alla governance.

 

RENATO BRUNETTA

Ma vediamo nel dettaglio come cambiano i concorsi nel pubblico impiego con il decreto Covid. Ecco quali saranno le modalità di selezione per i concorsi già banditi, quelli da bandire durante lo stato di emergenza e quelli a regime.

 

Concorsi a regime post Covid-19: modalità

 

Per i concorsi a regime post emergenza Covid, le modalità obbligatorie prevedono:

 

- una sola prova scritta e una prova orale;

 

- per i profili ad alta specializzazione tecnica, una fase di valutazione dei titoli legalmente riconosciuti strettamente correlati alla natura e alle caratteristiche delle posizioni bandite ai fini dell’ammissione alle fasi successive;

 

RENATO BRUNETTA

- l’uso di strumenti informatici e digitali nel rispetto della normativa sulla tutela dei dati personali, sulla tracciabilità e sulla sicurezza.

 

La commissione definisce, in una seduta plenaria, procedure e criteri di valutazione, omogenei e vincolanti per tutte le sottocommissioni, che saranno pubblicati sul sito dell’amministrazione contestualmente alla graduatoria finale.

 

Concorsi già banditi: modalità di selezione

 

Per i concorsi già banditi, per cui non è stata sostenuta alcuna prova, restano le modalità in vigore sino al perdurare dello stato di emergenza. Inoltre, è previsto l’uso degli strumenti informatici e digitali nel rispetto della normativa sulla tutela dei dati personali, tracciabilità, sicurezza.

 

RENATO BRUNETTA NEL SUO UFFICIO

Concorsi da bandire: modalità di selezione

 

Per i concorsi da bandire, le modalità obbligatorie consistono:

 

- in una sola prova scritta (la prova orale è eventuale);

 

- in una fase di valutazione dei titoli legalmente riconosciuti strettamente correlati alla natura e alle caratteristiche delle posizioni bandite ai fini dell’ammissione alle fasi successive;

 

- nell’uso degli strumenti informatici e digitali con rispetto della normativa sulla tutela dei dati personali, tracciabilità, sicurezza.

 

RENATO BRUNETTA MARIO DRAGHI

Concorsi pubblici 2021: modalità eventuali

 

I concorsi pubblici già banditi, quelli che saranno banditi durante lo stato di emergenza e quelli a regime prevedono delle modalità di selezioni eventuali, a cui sarà possibile ricorrere con le risorse disponibili. Queste modalità prevedono:

 

per i profili ad alta specializzazione tecnica, una fase di valutazione dei titoli legalmente riconosciuti correlati alla natura e alle caratteristiche delle posizioni bandite ai fini dell’ammissione alle fasi successive. I titoli e l’eventuale esperienza professionale possono concorrere al punteggio finale in misura non superiore ad un terzo (con riapertura del bando e pubblicità);

 

VITTORIO COLAO RENATO BRUNETTA

- l’eventuale videoconferenza per la prova orale;

 

- sedi decentrate;

 

- l’eventuale non contestualità garantendo trasparenza e omogeneità delle prove.

 

Linee guida del Comitato tecnico scientifico

 

Il nuovo protocollo per i concorsi pubblici validato dal Comitato tecnico scientifico prevede:

 

- massima durata della prova in presenza di 1 ora;

 

- l’effettuazione del tampone nelle 48 ore antecedenti la prova: vale sia per i candidati sia per il personale dell’organizzazione (anche se vaccinati);

 

- l’uso degli strumenti informatici e digitali con il rispetto della normativa sulla tutela dati personali, tracciabilità, sicurezza;

 

- sedi decentrate (in ragione del numero dei candidati), onde limitare al massimo gli spostamenti;

 

- l’obbligo di indossare la mascherina ffp2 (sarà fornita dall’organizzazione);

 

- adeguati ricambi di aria;

 

- distanziamento tra i candidati;

 

- percorsi differenziati per gli ingressi e le uscite;

 

- la collaborazione con il sistema di protezione civile regionale e nazionale per l’organizzazione e la gestione delle prove.

 

 

2 - DRAGHI BLINDA IL DECRETO SULLE ASSUNZIONI: SOLO QUELLE PER IL PNRR

Luca Cifoni per “Il Messaggero

 

RENATO BRUNETTA

A poco più di un mese dall'invio a Bruxelles del testo completo di tabelle e appendici, e con il decreto semplificazioni ormai pubblicato in Gazzetta ufficiale, il governo dovrebbe completare oggi la cassetta degli attrezzi del Recovery Plan approvando il provvedimento per le assunzioni finalizzate all'attuazione degli investimenti e delle riforme concordati con l'Unione europea.

 

Ci dovrebbero essere solo quelle, per un numero complessivo vicino alle 25 mila unità: ieri sera in una riunione della cabina di regia con il premier Mario Draghi è stato sostanzialmente bloccato il tentativo di allargare le maglie del decreto, inserendo ulteriori ingressi di personale richiesti dai vari ministeri. Non ci sarà quindi un'infornata generalizzata, come qualche titolare di dicastero avrebbe voluto.

 

MARIO DRAGHI A FIORANO

È stato però raggiunto un compromesso che prevede la possibile autorizzazione del Mef a ulteriori ingressi una volta che saranno definiti dettagliatamente i progetti, comunque legati all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

 

Ma il relativo finanziamento arriverà solo in una fase successiva. Il provvedimento contiene essenzialmente le procedure per questi inserimenti che - va ricordato - riguardano soprattutto dipendenti a tempo determinato.

 

MARIO DRAGHI

La formula è quella di contratti di cinque anni (più precisamente tre con l'opzione di altri due); dunque allineati con la durata temporale del Pnrr che è destinato a concludersi tassativamente entro il 2026.

 

Tuttavia i nuovi arrivati, se operano bene, avranno poi buone possibilità di essere confermati nella pubblica amministrazione perché il loro lavoro rappresenterà un titolo preferenziale per futuri concorsi.

 

Ci saranno però altri canali di ingresso: quello relativo ai professionisti, per il quale entrerà in gioco il portale modello Linkedin che potrà essere alimentato anche dai relativi Ordini professionali, e quello riservato a studiosi di particolare competenza. In più dovrebbe essere ampliata la possibilità di attingere a dirigenti esterni articolo 19 comma 6, una scelta contestata da alcune associazioni di manager pubblici.

 

MARIO DRAGHI ANDREA ORLANDO

LA VELOCITÀ

Il punto-chiave è la semplificazione delle norme, finalizzata alla velocità: le procedure, essenziali e incentrate su un colloquio, dovrebbero terminare al massimo in 100 giorni in modo da rendere il nuovo personale operativo il prima possibile.

 

Un altro nodo da sciogliere nel provvedimento riguarda il trattamento economico: l'idea è far crescere le retribuzioni effettive attraverso lo sblocco dell'attuale tetto al salario accessorio.

 

MARIO DRAGHI - QUESTION TIME ALLA CAMERA

Si studiano anche meccanismi finalizzati a garantire un'adeguata presenza di donne e giovani nel nuovo contingente di dipendenti pubblici: tra le ipotesi quella di allargare la quota femminile nelle commissioni di concorso. Per quanto riguarda i settori coinvolti, il testo del Pnrr privilegia quello della giustizia, destinato ad assorbire circa 22 mila figure professionali.

 

D'altra parte proprio la riforma della giustizia è uno degli obiettivi più sfidanti di tutto il piano, con l'impegno ridurre significativamente la durata dei processi. Per 5.350 nuovi dipendenti (ingegneri e tecnici informatici) il compito sarà aiutare gli tribunali e procure a modernizzarsi, mentre 16.500 giuristi, economisti e laureati in scienze politiche lavoreranno in modo specifico nei nuovi uffici del processo.

 

DANIELE FRANCO MARIO DRAGHI ANDREA ORLANDO

Oltre 340 nuove figure professionali saranno destinate in particolare alla giustizia amministrativa. Tra i nuovi ingressi c'è poi quello dei 1.000 professionisti della task force digitalizzazione, che dovranno aiutare specificamente la Pa a ripensare e velocizzare le sue procedure a partire da quelle per l'edilizia.

 

Altre figure specializzate andranno a collaborare con gli enti territoriali, Regioni e Comuni, che attualmente non sono in grado - in molte aree del Paese - di gestire le nuove procedure nei rigidi tempi previsti. Ci sono poi le 350 assunzioni destinate alla Ragioneria generale dello Stato, snodo chiave di tutto il Recovery Plan.

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