delmastro pozzolo giorgia meloni

ALTRO CHE CODICE ETICO: MEGLIO LA COTICA! CON LE INCHIESTE E L’ETERNA QUESTIONE MORALE TORNA SULLA SCENA PD LA MITOLOGIA DEL CODICE ETICO - FRATELLI D’ITALIA NE HA UNO TUTTO SUO: DALL’OBBLIGO DI “FREQUENTARE GLI INCONTRI FORMATIVI DI FDI” (I MAGGIORENTI CHE HANNO MARCATO VISITA A ATREJU ERANO PASSABILI DI PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE?) A QUELLO DI “NON ANDARE IN CONFLITTO PUBBLICO CON ALTRI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA”, CHE ALLA LUCE DI QUELLO CHE È ACCADUTO A BIELLA LA NOTTE DI CAPODANNO TRA POZZOLO E DELMASTRO...

Tommaso Labate per corriere.it - Estratti

 

schlein conte

«Chi è senza peccato scagli il codice etico», si potrebbe dire oggi rivedendo la massima resa immortale dal Vangelo secondo Giovanni a proposito della prima pietra, il cui utilizzo per la lapidazione andava riservato a chi di peccati ne aveva sommati zero, non pochi o meno degli altri, nessuno proprio.

 

E adesso che tra le carte delle indagini della Procura di Bari (l’assessora dimissionaria della giunta Emiliano, centrosinistra), l’inchiesta di Torino (big del Partito democratico locale, centrosinistra) e gli arresti di Palermo (un ex consigliere di Fratelli d’Italia, centrodestra) — solo per rimanere agli ultimi giorni — la questione morale torna sulla scena con una certa prepotenza, ecco che si rinfresca anche la mitologia del Codice etico, che come molte figure mitologiche sembra metà «codice» e metà «etico».

 

schlein taruffi

Formalmente indispensabile come i bugiardini nei medicinali ma verosimilmente compulsato dallo stesso numero di lettori del genere di cui sopra (cioè pochini), il Codice etico torna di tanto in tanto a regolare conti che sembrano chiusi per sempre salvo poi riaprirsi come una ferita mal rimarginata.

 

 

Nonostante il Pd sia stato il primo partito a dotarsene sin dal momento della sua fondazione, Elly Schlein ha intenzione di rimetterci mano per vagliare al meglio le candidature delle prossime Europee. Il Movimento 5 Stelle ne ha scoperto l’esistenza con leggero ritardo rispetto ai suoi primi vagiti ma comunque ce l’ha, datato 2017, giusto in tempo per la campagna elettorale dell’anno successivo, guarda caso apertasi con alcuni dei candidati che baravano sui bonifici dei rimborsi e che vennero eletti lo stesso perché era troppo tardi per rimuoverli (uno degli «impresentabili», Andrea Cecconi, nel collegio di Pesaro sconfisse nientemeno che Marco Minniti, l’uomo d’ordine per antonomasia del centrosinistra).

emanuele pozzolo con la maglietta io sono delmastro

 

«Sempre in voga perché non è di moda mai», come cantava della figura mitologica del «tamarro» il duo rap Articolo 31 alla fine del Novecento, il Codice etico ha vissuto picchi di celebrità negli anni Dieci del nuovo millennio. La Camera dei deputati ne ha approvato uno che regolamenta i rapporti tra gli eletti, collegandolo al varo di un Regolamento dell’attività di lobbying (tra le altre cose, dentro c’è scritto che un deputato non può accettare un regalo dal valore superiore ai 250 euro); e le «gravi e reiterate» violazioni del Codice etico dell’Associazione nazionale magistrati sono state alla base dell’irreversibile provvedimento di espulsione del suo ex numero uno Luca Palamara, in tempi più recenti.

 

 

giorgia meloni

Fratelli d’Italia, anche se all’inizio non lo aveva, adesso ha un Codice etico tutto suo. In cui, oltre alle prescrizioni sui comportamenti che hanno a che fare con il rispetto delle leggi e i casellari giudiziari, trova spazio un po’ di tutto: dall’obbligo di «frequentare gli incontri informativi e formativi di FdI» (i maggiorenti che hanno marcato visita all’ultima domenica di Atreju erano passabili di provvedimento disciplinare?) a quello di «non andare in conflitto pubblico con altri esponenti di Fratelli d’Italia», che alla luce di quello che è accaduto a Biella e dintorni negli ultimi quattro mesi ha forse mostrato un tocco di inefficacia.

 

EMANUELE POZZOLO E ANDREA DELMASTROpozzolo delmastroandrea delmastro emanuele pozzolo

(...)

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…