IL COLMO PER IL GARANTE DELLA PRIVACY? SPIARE I DIPENDENTI! – IL SEGRETARIO GENERALE DELL’AUTORITÀ PER I DATI PERSONALI, ANGELO FANIZZA, DUE SETTIMANE FA AVEVA CHIESTO DI SPIARE I DIPENDENTI: IN UNA LETTERA AL DIRIGENTE DEL DIPARTIMENTO INFORMATICO, PRETENDEVA L'ESTRAZIONE DI DATI DA MAIL E COMPUTER DEI LAVORATORI, PER SCOPRIRE CHI FOSSE “LA TALPA” CHE AVEVA FORNITO NOTIZIE A “REPORT” – IL COLLEGIO DEL GARANTE, GIÀ NEL MIRINO PER LE RIVELAZIONI SU INGERENZE E RIMBORSI ALLEGRI, NON MOLLA LA POLTRONA E SCARICA FANIZZA: “SIAMO ESTRANEI RISPETTO ALLA SUA COMUNICAZIONE…”
Estratto dell’articolo di Enrica Riera per “Domani”
Mail, cartelle condivise, password. Questo e altro, nei giorni scorsi, avrebbe chiesto ai dipendenti dell’Autorità Garante per la Privacy il segretario generale Angelo Fanizza, dimessosi, nella tarda serata di ieri, dall’incarico.
In base a quanto si apprende, gli altri componenti del Collegio – Ginevra Cerrina Ferroni, Agostino Ghiglia, Guido Scorza e Pasquale Stanzione –, riuniti in assemblea, avrebbero deciso di non fare un passo indietro come il collega.
«Il segretario generale del Garante per la protezione dei dati personali, Angelo Fanizza, ha rassegnato le proprie dimissioni», è la nota stringata con cui il Collegio ha comunicato quanto avvenuto. Dimissioni, quelle di Fanizza, che dipenderebbero dalla richiesta fatta ai dipendenti dell’Autorità.
Una richiesta mediata al capo informatico dell’organismo, Cosimo Covella, che si sarebbe rifiutato di fornire le informazioni personali dei dipendenti. Quale lo scopo della richiesta? Probabilmente scoprire la “talpa” che avrebbe, secondo il Garante, fornito il materiale sull’organismo alla trasmissione Report.
Ed è proprio la trasmissione di Sigfrido Ranucci a svelare il retroscena sulle dimissioni di Fanizza. «Poche ore fa – si legge sui canali social di Report – è stato reso noto all’interno dell’Autorità un documento riservato in cui il Segreterio Generale chiedeva al dirigente del dipartimento informatico di provvedere urgentemente all’estrazione della posta elettronica, degli accessi vpn, degli accessi alle cartelle condivise, degli spazi di rete condivisi, dei sistemi documentali, dei sistemi di sicurezza.
La richiesta di Fanizza – scrive Report – di spiare i lavoratori dell’Autorità risale al 4 novembre, due giorni dopo la prima puntata della nostra inchiesta. Secondo quanto riferito da fonti interne, oggi il dirigente del dipartimento per la sicurezza informatica ha informato i dipendenti e denunciato l’illegittimità di questa richiesta. I lavoratori del Garante della Privacy hanno chiesto le dimissioni dell’intero Collegio».
Dopo Fanizza, però, il resto del Collegio avrebbe deciso di rimanere sulle proprie posizioni ed afferma «la propria totale estraneità rispetto alla comunicazione a firma dell'ex Segretario Generale». Come dire, è colpa solo di Fanizza. […]
Agostino Ghiglia membro del Garante della Privacy entra nella sede di Fratelli d Italia
i componenti del garante della privacy - Agostino Ghiglia - Ginevra Cerrina Feroni - Pasquale Stanzione - Guido Scorza
LA LETTERA CON CUI ANGELO FANIZZA CHIEDEVA DI SPIARE I DIPENDENTI DEL GARANTE DELLA PRIVACY



