COME DAGO-RIVELATO, GIOVEDÌ SCORSO AL TAVOLO DELLA TERRAZZA BORROMINI, A CENA CON FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, C’ERA ANCHE UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO CON MAURIZIO BELPIETRO, ORA DIRETTORE DELLA “VERITÀ” (IL GIORNALE CHE HA PUBBLICATO LO "SCOOP" DEL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE FERMARE LA MELONI”). SI CHIAMA FRANCESCO DE DOMINICIS, OGGI CAPO UFFICIO STAMPA DELLA FABI, IL SINDACATO DEI BANCARI. LUI NEGA DI ESSERE LA “GOLA PROFONDA” CHE HA INVIATO LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI” AL QUOTIDIANO: “GAROFANI NON SAPEVO NEANCHE CHI FOSSE”. MA ALCUNI TESTIMONI RIVELANO: “DE DOMINICIS SEDEVA QUASI DI FRONTE A GAROFANI E AVREBBE A PIÙ RIPRESE UTILIZZATO IL TELEFONO. ‘ERA COME SE PRENDESSE APPUNTI E PIÙ VOLTE SI È ALZATO PER FARE DELLE TELEFONATE’. A CHI? QUALCUNO SI SBILANCIA: ‘CON UN SUO AMICO A LA VERITÀ, INNESCANDO UN PASSAPAROLA CHE POTREBBE ESSERE ARRIVATO A GIOVANBATTISTA FAZZOLARI’”
DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO
LA MAIL DI MARIO ROSSI PUBBLICATA DA LA VERITA SUL PRESUNTO COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO MELONI
DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE
SMONTATO IL CASO GAROFANI: “EMERSI DETTAGLI GROTTESCHI”
Estratto dell’articolo di Lorenzo De Cicco e Concetto Vecchio per “la Repubblica”
[…] «Io la talpa? Ma figuriamoci, non sapevo chi fosse Garofani, l’ho scoperto il giorno dopo quando mi hanno inoltrato l’articolo, non avevo nemmeno letto La Verità. A tavola ci eravamo presentati solo per nome». Così risponde uno dei commensali, Francesco De Dominicis, classe ‘76, ex giornalista di Libero ai tempi della direzione di Alessandro Sallusti e poi, per 6 anni, di Belpietro.
Il nome di De Dominicis circola da ieri pomeriggio tra i palazzi romani. Dagospia ha dato l’imbeccata: a quel tavolo c’era un ex giornalista di Belpietro. Era lui, De Dominicis, oggi capo ufficio stampa della Fabi, la federazione dei bancari.
Il presidente dell’organismo era al convegno che ha preceduto la cena di Di Bartolomei (ma non a tavola). E l’altro ieri è uscita una sua intervista su Panorama, altro giornale diretto da Belpietro. De Dominicis, contattato, non cade dal pero: «Ho capito il giochino, ma non sapevo chi fosse Garofani. Era seduto alla mia destra, dopo un signore calvo del Sud».
[…] De Dominicis è l’unico a suggerire che accanto al tavolo da 18 ospiti ci fossero altri avventori. «Quattro o cinque tavoli». Carlo Paris, una vita da telecronista Rai, presente alla cena col collega Fabrizio Failla, racconta una versione diversa: «No, eravamo in una sala separata, difficile che qualcuno abbia orecchiato». A parte i 18, ovvio. […]
Naturalmente è solo una coincidenza la partecipazione dell’ex cronista di Belpietro alla tavolata da cui è partito tutto. Sulla mail anonima spedita a La Verità e al Giornale di Sallusti c’è la firma di tale Mario Rossi. Però se Belpietro l’ha copiata e incollata in pagina, senza cambiare una virgola, facendoci il titolo di prima del quotidiano, del mittente reale si fidava. E lo conosceva bene.
CASO QUIRINALE-FDI: UN EX CRONISTA DI BELPIETRO A TAVOLA CON GAROFANI
Estratto dell'articolo di Antonio Bravetti e Francesco Malfetano per “La Stampa”
[…] Meglio sottolineare da subito che è ancora impossibile stabilire con certezza come sia andata davvero, ma la fattura dell’articolo punta inevitabilmente i riflettori sui tre giornalisti presenti.
IL PIANO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI - LA VERITA - 18 NOVEMBRE 2025
Ci sono Fabrizio Failla e Carlo Paris, presentatori della manifestazione in memoria dello storico capitano romanista Agostino Di Bartolomei per lanciare alcune borse di studio a cui ha fatto seguito la cena. Entrambi sono cronisti di lungo corso della Rai ed entrambi sono da sempre impegnati nel raccontare lo sport italiano.
C’è poi Francesco De Dominicis, attuale direttore della comunicazione e delle relazioni esterne della Federazione Autonoma Bancari Italiani (Fabi), e con un passato in alcuni quotidiani. In particolare a Libero, dove è stato a lungo diretto da Maurizio Belpietro, attuale direttore de La Verità e di Panorama.
Quest’ultimo è esattamente il periodico che - il giorno dopo l’uscita dell’articolo tanto discusso nei palazzi romani - ha ospitato tre pagine di intervista a Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi e capo di De Dominicis.
Questi i fatti. Lui, raggiunto al telefono, conferma la sua presenza alla cena di giovedì 13 novembre ma allontana ogni altra illazione e nega di essere la talpa che negli ultimi giorni ha terremotato i rapporti tra Palazzo Chigi e il Quirinale. «Garofani non sapevo neanche chi fosse - spiega - ci siamo presentati con il nome di battesimo, il volto l’ho riconosciuto poi dalle foto pubblicate sui giornali nei giorni seguenti».
Nelle ore successive tra i suoi amici c’è chi ventila scenari alternativi con tanto di loschi figuri che avrebbero continuato a tenere d’occhio la tavolata, e ricostruzioni da spy-story circa la presenza di microspie in molti ristoranti della Capitale. Ancora una volta, è bene precisare, come sia impossibile stabilire certezze.
giovanbattista fazzolari e giorgia meloni
[…] C’è chi, con il senno del poi e dicendosi eventualmente pronto a confermare tutto alle autorità, guarda con occhi nuovi ad alcune delle cose avvenute durante le poco più di due ore in cui i sedici presenti si sono attovagliati.
De Dominicis sedeva quasi di fronte a Garofani e - stando alle testimonianze - avrebbe a più riprese utilizzato il telefono mentre il consigliere del Presidente della Repubblica si lasciava andare a delle conversazioni con gli altri commensali.
Nessuno, a onor del vero, pare ricordarsi di domande incalzanti da parte di De Dominicis rivolte a Garofani. «Era come se prendesse appunti» sottolinea però uno dei presenti dietro la garanzia dell’anonimato, «e più volte si è alzato per fare delle telefonate».
A chi? Qualcuno si sbilancia: «Con un suo amico a La Verità, innescando un passaparola che potrebbe essere arrivato a Giovanbattista Fazzolari quella sera stessa». O almeno così sostiene chi è rimasto fianco a fianco con De Dominicis per l’intera serata. Un dettaglio quanto meno complesso da confermare ma che, in attesa di capire se esiste o meno una registrazione, darebbe tutt’altro significato all’intera vicenda
FRANCESCO SAVERIO GAROFANI
IL POST DI FRATELLI DITALIA IN SOLIDARIETA A MAURIZIO BELPIETRO
FRANCESCO SAVERIO GAROFANI




