COME MAI “LA VERITÀ” È OSSESSIONATA DA MATTARELLA, E IN PARTICOLARE DAL NO DEL COLLE A STARLINK? – DA ANNI IL QUOTIDIANO DI BELPIETRO ATTACCA IL CAPO DELLO STATO, ARRIVANDO A COLLEGARLO ALLA “PALAZZOPOLI ROMANA” NEL 2024 (ARTICOLO PUBBLICATO IL GIORNO DEL FUNERALE DELLA NIPOTE DEL PRESIDENTE) – ORA, DOPO IL “GAROFANI-GATE”, IL QUOTIDIANO SI CONCENTRA SUL RUOLO DEL CONSIGLIERE NELLO STOP AL CONTRATTO CON LA SOCIETÀ DI ELON MUSK, ACCUSANDO GAROFANI DI ESSERE INTERVENUTO PER RAGIONI POLITICHE (E DI FATTO, SOSTENENDO CHE FAVORISCA LE AZIENDE FRANCESI: PRIMA THALES E POI EUTELSAT)
LA VERITÀ DI MATTARELLA: ARTICOLI, FRASI INVENTATE, UNA "LUNGA CAMPAGNA PER FERIRLO". A SALVINI NON DISPIACE LO "SCOSSONE"
Estratto dell’articolo di Carmelo Caruso per “il Foglio”
Accerchiare e scoraggiare. Ferire. Gli amici di Mattarella iniziano a pensarlo: “E’ una lunga campagna contro il presidente. Una parola mai pronunciata, ‘scossone’, si trasforma in verità. Mattarella porterà fino alla fine il suo mandato. Non farà mai il regalo di dimettersi in anticipo. Mai”.
Si cita un episodio doloroso. Due giorni dopo la morte della nipote di Mattarella, il giorno del funerale, viene pubblicato un articolo dal titolo “Case dello stato con vista Quirinale date in locazione a 100 euro al mese”. Serve come suggestione.
E’ l’11 settembre 2024, e lo stesso quotidiano del “caso Garofani” pubblica un articolo che collega il Colle con “l’affittopoli romana”. Sono, si legge, “appartamenti a due passi dagli uffici di Mattarella e il Demanio, che li possiede, ammette: ‘Non riusciamo a cacciare chi li abita’”.
Consiglio supremo di difesa - CERCHIATO IN ROSSO FRANCESCO SAVERIO GAROFANI
La domanda sottintesa, nel migliore dei casi è: come fa Mattarella a non sapere? Per settimane i cronisti lavorano sotto il Quirinale rivolgendo sempre la stessa domanda: “Avete visto dei funzionari del Quirinale entrare in quegli appartamenti?”. Si cerca un collaboratore di Mattarella, il caso, un collaboratore fumante.
E’ da allora che si cerca. Da quel giorno, al Colle, parlano di “un’ossessione”, di quella che oggi sarebbe una “campagna contro il presidente”.
L’ossessione prosegue dopo le perplessità di Mattarella sul sistema Starlink, i tweet di Andrea Stroppa, amico di Elon Musk. Mattarella tace ma quel giorno, quello del funerale della nipote, più di un collaboratore si chiede: perché pubblicarlo oggi, portare dolore su dolore a un uomo di 84 anni? […]
servizio satellitare starlink utilizzato dai soldati in ucraina
IL SUO ZAMPINO NEL «NO» A STARLINK
Estratto dell’articolo di Tobia De Stefano per “La Verità”
Inizio 2025. Elon Musk - i suoi rapporti con Trump erano ancora in fase idillio - veniva considerato una sorta di alieno che si aggirava minaccioso nel cielo della politica italiana. C’era in ballo un accordo da 1,5 miliardi per dotare il governo di servizi di telecomunicazione iper-si curi.
Contratto quinquennale che avrebbe assicurato attraverso SpaceX e quindi Starlink un sistema criptato di massimo livello per le reti telefoniche e internet dell’esecutivo, ma l’intesa riguardava anche le comunicazioni militari e i collegamenti satellitari per le emergenze.
[…]
sergio mattarella e giorgia meloni
Una Bloomberg di gennaio, sottolineava, per esempio, che il piano avrebbe avuto una forte accelerazione dopo l’incontro tra il premier Giorgia Meloni e il presidente (all’epoca ancora designato) Usa Donald Trump. Così come non era un mistero per nessuno che sia l’inquilino di Palazzo Chigi sia il leader della Lega Matteo Salvini avessero degli ottimi rapporti con Musk.
[…] quell’intesa al Pd non andava giù. Ma il problema non era il Partito democratico. Quanto il Colle. […] Anche i consiglieri del presidente Mattarella erano consapevoli della superiorità tecnologica di Starlink, ma avevano altresì presente il problema che alleati storici, per esempio la Francia di Macron che aveva interessi notevoli lato satellitare con il progetto Eutelsat da salvare, non vedessero di buon occhio l’appalto a una società americana di un servizio strategico europeo.
DONALD TRUMP - ELON MUSK - GIORGIA MELONI
Secondo quanto risulta alla Verità era la linea anche, se non soprattutto, di Francesco Saverio Garofani che da consigliere per gli Affari del Consiglio supremo di Difesa avrebbe avuto un ruolo decisivo in quella partita. Tant’è che alla fine l’accordo con il governo è rimasto lettera morta.
Una conferma rispetto a questa ricostruzione arriva anche dalla richiesta (assolutamente fuori dagli schemi) di Musk di incontrare Mattarella. Eravamo a marzo e si iniziava a capire che quel contratto non s’aveva da fare. Il tycoon, via X, e senza tanti fronzoli, chiese rispettosamente un rendez-vous all’uomo del Colle: «Sarebbe un onore parlare con il presidente Mattarella».
SATELLITI STARLINK IN ORBITA SULL EUROPA
[…] Non sappiamo se sia stata una questione di simpatia o antipatia, è certo però che quell’incontro non c’è mai stato. Il Quirinale fece sapere che un’eventuale trattativa spettava al governo. […]
CON L’EX DEM ALLA DIFESA, PARIGI HA FATTO FESTA IN ITALIA
Estratto dell’articolo di Tobia De Stefano per “La Verità”
[…] Era il 21 giugno 2007 e la commissione presieduta dal poi ministro Roberta Pinotti, era neanche a dirlo la commissione Difesa. Si discuteva del programma annuale relativo al lancio di un satellite militare denominato SICRAL-1B e Garofani da bravo relatore del programma ritenne opportuno dare qualche specifica.
FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA DIREZIONE NAZIONALE PD NEL 2008 - FOTO LAPRESSE
Parlò del costo: «Ammonta complessivamente a 304 milioni di euro, a cui sono da aggiungere 58 milioni, corrispondenti al valore stimato della cosiddetta “carrozza” (ovvero la struttura fisica del satellite)».
Del settore industriale e dei produttori: «Quello spaziale e delle telecomunicazioni, con la società Thales Alenia Spazio». E diede il suo parere «favorevole» all’operazione. Poi passò alla seconda parte del programma, il satellite SICRAL-2, un upgrade tecnologico. Si evidenziava come la relazione di accompagnamento mostrasse «una preferenza verso lo svolgimento del piano nell’ambito di cooperazioni internazionali».
SERGIO MATTARELLA - GALEAZZO BIGNAMI - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA
Ma non solo. Perché si parlava esplicitamente «di contatti, in avanzato stato di definizione, con la Francia per una possibile intesa bilaterale». Ed anche su questo secondo programma Garofani ritenne di «valutare positivamente le caratteristiche tecniche» proponendo «di esprimere parere favorevole sul provvedimento in oggetto».
Perché riavvolgiamo il nastro di quasi quattro lustri? […] Iniziamo con il dire di Sicral. Il «Sistema italiano per comunicazioni riservate ed allarmi» è stato il primo sistema satellitare militare sviluppato per fornire comunicazioni strategiche e tattiche sicure alle Forze Armate del Paese.
[…] In tutte la fasi del progetto Sicral, Garofani ha avuto un ruolo importante se non decisivo. Nel 2007 […], da relatore, ha dato parere favorevole ai progetti che prevedevano fosse una società italo-francese (Thales Alenia Spazio) a produrre i satelliti e si è espresso in modo altrettanto favorevole rispetto «a una possibile intesa bilaterale con la Francia».
Poi il suo «peso» è cambiato. È stato prima presidente della Commissione Difesa (dalla fine del 2015) e poi consigliere prima istituzionale e poi per la Difesa quando il contratto da circa 400 milioni di euro per Sicral 3 (l’ulteriore evoluzione) è stato firmato (2021-2022). E anche nella fase 3 la produzione dei satelliti italiani è stata riservata agli italo-francesi di Thales Alenia Space.
Chiaro che Garofani non ha firmato nulla, ma dai resoconti dell’epoca è altrettanto evidente la centralità del suo ruolo prima nella fase di programmazione e poi in quella esecutiva. Così come i fatti dimostrano che negli ultimi 20 anni di sviluppo del sistema di sicurezza spaziale del Paese l’industria italofrancese con la testa a Parigi abbia avuto una corsia preferenziale.
ELON MUSK GIORGIA MELONI ANDREA STROPPA
Perché è importante evidenziarlo adesso? Perché da quello che risulta alla Verità il consigliere per la Difesa del Presidente, che di satelliti aveva una notevole esperienza, ha avuto un certo peso anche nella scelta di accantonare il contratto da 1,5 miliardi di Starlink con il governo italiano. Ma visto che per prodotto e costi i servizi di SpaceX sono all’avanguardia, viene da chiedersi se le motivazioni non siano state soprattutto politiche. Legate magari all’esigenza di salvaguardare i rapporti e le alleanze con Parigi. Che però non dovrebbero mai venir prima di ciò che realmente conviene agli italiani.
il discorso di sergio mattarella aula bunker ucciardone cerimonia anniversario strage capaci
ELON MUSK - GIORGIA MELONI - MEME BY EDOARDO BARALDI
video di sergio mattarella al forum di cernobbio 1
SERGIO MATTARELLA A VENTOTENE
ELON MUSK PADRONE DEL MONDO

