isis putin russia

SENZA LA COPERTURA DI ERDOGAN, L’ISIS PRENDE SCHIAFFI NEL NORD DELLA SIRIA: JIHADISTI IN FUGA, 2MILA CIVILI LIBERATI - AL CONFINE DELLA TURCHIA SI SBLOCCA LA SITUAZIONE DOPO LA TREGUA CON PUTIN. E OGGI IL MINISTRO DEGLI ESTERI TURCO RICEVE IL SUO OMOLOGO IRANIANO: GLI ALLEATI DI ASSAD AL TAVOLO CON CHI VUOLE VEDERLO MORTO

Da www.ansa.it

 

Isis in rotta nel nord della Siria, dove i jihadisti ieri hanno dovuto abbandonare la roccaforte strategica di Manbij ad una coalizione curdo-araba sostenuta dagli Usa. E anche i circa 2.000 civili, secondo i miliziani che hanno conquistato la città, sono stati liberati in serata dai jihadisti in fuga, che li hanno usati come scudi umani per proteggersi dai bombardamenti nella ritirata.

 

PUTIN ERDOGAN SAN PIETROBURGOPUTIN ERDOGAN SAN PIETROBURGO

Continua anche la guerra ad Aleppo, un'ottantina di chilometri a ovest, nonostante la tregua quotidiana di tre ore annunciata dalla Russia. E i civili continuano a morire. Almeno 18 persone, secondo fonti dell'opposizione e della Difesa civile che opera nei territori sotto il controllo degli insorti, sono stati uccisi in raid aerei che hanno preso di mira una cittadina a nord della metropoli e in cui ancora una volta è stato colpito un ospedale.

 

Prosegue intanto l'offensiva diplomatica della Turchia, impegnata nel riavvicinamento a quelli che per anni sono stati i suoi grandi nemici nella guerra 'per procura' in Siria. Dopo la missione del presidente Recep Tayyip Erdogan a San Pietroburgo, dove martedì ha incontrato il presidente russo Vladimir Putin, oggi il ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu ha ricevuto ad Ankara il suo omologo iraniano Mohammad Javad Zarif. Un segnale preciso lanciato all'Occidente, accusato dalla Turchia di non avere preso decisamente posizione contro il tentato colpo di Stato del mese scorso, mentre Russia e Iran non hanno avuto esitazioni nel condannarlo immediatamente.

 

PUTIN ERDOGANPUTIN ERDOGAN

"Fino ad ora abbiamo avuto dissidi - ha detto Cavusoglu parlando dei rapporti con l'Iran - ma abbiamo sempre mantenuto aperto il dialogo". E sia lui sia Zarif hanno sottolineato che l'interesse primario per entrambi i Paesi è "il mantenimento dell'integrità territoriale della Siria". Affermazioni fatte proprio in coincidenza con l'avanzata a Manbij, e in altre regioni nel nord della Siria, delle cosiddette Forze democratiche siriane (Sdf), in cui hanno un ruolo predominante le milizie curde dell'Ypg, alleate dei curdi separatisti turchi del Pkk.

 

Le Sdf hanno detto di avere lanciato oggi l'assalto finale al quartiere di Sarb, nel nord di Manbij, l'ultimo bastione finora in mano all'Isis. Manbij si trova sulla principale via di rifornimento dal confine turco verso Raqqa, la 'capitale' dello Stato islamico in Siria. Per conquistarla le Sdf hanno impiegato due mesi e mezzo, con l'appoggio dei bombardamenti aerei della Coalizione internazionale a guida americana che, secondo l'Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus), hanno provocato oltre 200 morti tra i civili.

 

Secondo fonti curde, i jihadisti si stanno ritirando a nord verso Jarablus con un convoglio di centinaia di mezzi. Shervan Derwish, un portavoce delle Sdf, ha detto che i miliziani anti-Isis stanno facendo "ogni sforzo per strappare i civili dalle mani di quello che resta dei jihadisti dell'Isis". Poi in serata il portavoce Derwish - citato da vari media internazionali, fra cui Bbc e SkyNews - ha dichiarato che gli ostaggi sono stati liberati. Per quanto riguarda la regione di Aleppo, le fonti locali hanno detto che i bombardamenti aerei in cui sono morti i 18 civili sono avvenuti nella cittadina di Kafr Hamra.

LA SIRIA TRA ISIS REGIME E RIBELLILA SIRIA TRA ISIS REGIME E RIBELLI

 

Tra le vittime, hanno precisato gli attivisti dell'opposizione e la Difesa civile, ci sono due membri del personale del locale locale, ma anche un vicino mercato sarebbe stato colpito. In città proseguono i combattimenti in particolare nei settori sud e sud-ovest, nell'area di Ramuseh. Mentre l'agenzia governativa Sana ha fatto sapere che un convoglio di 40 camion che trasportava mille tonnellate di cibo è potuto entrare nella parte occidentale della città, sotto il controllo lealista.

 

DUEMILA CIVILI OSTAGGIO DEI JIHADISTI IN FUGA

Da www.repubblica.it

 

Duemila civili presi in ostaggio dai jihadisti dello Stato Islamico in fuga da Manbij, città siriana del governatorato di Aleppo al confine con la Turchia occupata dall'Is dal 2014. E poi nella notte liberati, almeno secondo i media, perché la notizia non ha trovato per ora conferma ufficiale.

 

isis in siriaisis in siria

L'annuncio insieme a quello che  le Forze democratiche della Siria (Fds) - coalizione curdo-araba sostenuta dagli Stati Uniti in funzione anti-Is  e in cui sono prevalenti i combattenti delle Unità di difesa del popolo curdo (Ypg) - hanno portato a termine l'assalto finale per liberare definitivamente Manbij dalle ultime sacche di resistenza dei jihadisti dopo l'offensiva sferrata all'inizio della settimana. Al Jazeera ha poi affermato che la coalizione Fds ha preso il completo controllo di Manbij, strategica per le linee di rifornimento dalla frontiera turca a Raqqa, la "capitale" siriana dello Stato Islamico..

 

A lanciare l'allarme sugli scudi umani era stato proprio il portavoce delle Fds, Cherfane Darwish: "Ritirandosi da al-Sirb, l'ultimo quartiere di Manbij dove erano trincerati, i jihadisti hanno preso in ostaggio circa duemila civili, tra cui donne e bambini, per farne scudi umani con cui proteggersi durante la ritirata", aveva spiegato il portavoce all'Afp, "questo ci ha impedito di prenderli di mira". I miliziani dell'Is, circa un centinaio, si sono diretti verso la città di Jarablous, ancora "feudo" dello Stato Islamico una quarantina di chilometri più a nord. L'Osservatorio siriano per i diritti umani aveva confermato il sequestro di civili, "caricati a bordo di 500 vetture dirette a Jarablous".

 

isis in siriaisis in siria

A Manbij altri 2.500 civili che "erano tenuti prigionieri dai jihadisti sono stati tratti in salvo" dalle Fds, ha spiegato ancora Darwish aggiungendo che nel quartiere di al-Sirb sono in corso gli ultimi rastrellamenti. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, la battaglia per Manbij è costata la vita a 437 civili, tra cui 105 bambini, 299 combattenti delle Sdf e 1.019 jihadisti.

 

Cambiando prospettiva, passando dalla campagna militare anti-Is al mai sopito conflitto interno tra lealisti e forze di opposizione al dittatore Bashar Al Assad, sempre difficile la situazione nella provincia di Aleppo, colpita all'alba da una serie di raid. Secondo attivisti e fonti sanitarie, i missili hanno centrato un mercato a Urem al-Kubra, l'unico ospedale per donne e bambini ad Kafr Hamra e il villaggio di Hayan. Almeno 18 le vittime, tra cui bambini e membri dello staff del'ospedale.

 

Kafr Hamra è adiacente alla linea del fronte a nord di Aleppo, dove le truppe dell'esercito regolare di Assad hanno bloccato la principale strada di collegamento con la provincia settentrionale di Idlib controllata dalle forze di opposizione al regime, intrappolando di fatto i circa 300mila residenti dell'area di Aleppo. Nelle ultime ore, riferisce il canale televisivo Addounia, i soldati hanno respinto i tentativi dei miliziani anti-Assad di liberare la via nelle vicinanze della città di Khanasir. Dopo aver fallito, i miliziani si sono ritirati nel deserto.

mappa siriamappa siria

 

Le Nazioni Unite hanno invocato un cessate il fuoco per portare assistenza e aiuti umanitari ad Aleppo. La Russia, che sostiene Assad, ha offerto uno stop alle ostilità di appena tre ore, ma i combattimenti non si sono mai fermati. Non è chiaro quali fossero gli obiettivi dei raid di questa mattina, gli attivisti anti-Assad hanno diffuso immagini di donne e bambini senza vita agli angoli delle strade devastate dai bombardamenti.

 

Nel frattempo, sono tornati a sorvolare la Siria anche i caccia-bombardieri turchi, dopo la pausa di dieci mesi delle operazioni provocata dall'incidente diplomatico con la Russia a seguito dell'abbattimento di un caccia di Mosca per una presunta violazione dello spazio aereo di Ankara. Il via ai nuovi raid, ufficialmente contro obiettivi dell'Is, dopo l'incontro tra diplomatici, militari e servizi segreti di Turchia e Russia tenutosi ieri a Mosca e soprattutto dopo la pace fatta tra i presidenti Putin ed Erdogan martedì scorso a San Pietroburgo.

 

D'ora in poi, la Turchia e la Russia si informeranno reciprocamente delle operazioni aeree di confine attraverso un meccanismo di coordinamento, scambio di coordinate e tempistiche dei voli previsti attraverso un "telefono rosso" tra le forze aeree dei due Paesi per evitare altri incidenti. Inoltre, Ankara e Mosca condivideranno informazioni dei loro servizi segreti su finora condivisi solo all'interno della coalizione internazionale antijihadista. Un altro punto discusso nel corso della riunione di ieri è stato l'assedio di Aleppo. La Russia, infatti, "ha mostrato apertura" per consentire alla Turchia di portare aiuti umanitari ai civili nella regione.

hassan rohani hassan rohani

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…

silvia toffanin francesca fialdini giorgia cardinaletti tommaso zorzi alessandro giuli pietro tatafiore barbara castorina

A LUME DI CANDELA - TOMMASINO ZORZI NON SARÀ OPINIONISTA AL “GRANDE FRATELLO”: NONOSTANTE LE SPINTE DI CASCHETTO, IL SUO NOME È STATO BOCCIATO – CI MANCAVA IL MINISTRO GIULI-VO IN VERSIONE OFFICIANTE: HA CELEBRATO IL MATRIMONIO DEL SUO CAPO UFFICIO STAMPA, PIERO TATAFIORE, CON BARBARA CASTORINA, TITOLARE DELL'AGENZIA VISVERBI CHE HA ASSISTITO IN PASSATO PROFESSIONALMENTE GIULI (AVRÀ RIFILATO UN ALTRO PIPPOZZO SUL “PENSIERO SOLARE”?) - BIANCA BERLINGUER E ILARIA D'AMICO (CHE LASCIA CASCHETTO) NELL'AGENZIA DI PRESTA - GIORGIA CARDINALETTI AL POSTO DI FRANCESCA FIALDINI - DOPO LA CHIUSURA DI TANGO, COSTAMAGNA OSPITE SU RETE 4 (NEL PROGRAMMA DOVE LAVORA IL SUO COMPAGNO) - LUI È UN POLITICO DI PRIMO PIANO, LEI È UNA BELLA GIORNALISTA. I DUE SONO STATI AMANTI E LUI HA FAVORITO LA SUA ASCESA. DURANTE UNA RECENTE INTERVISTA HANNO FATTO FINTA DI NON CONOSCERSI DANDOSI DEL LEI. DI CHI STIAMO PARLANDO?

luca zaia matteo salvini francesco acquaroli conte bonelli schlein fratoianni matteo ricci

DAGOREPORT - DALLA RIFORMA ELETTORALE AL RIMPASTO DI GOVERNO, IL FUTURO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È APPESO COME UN CACIOCAVALLO AL SUO PRIMO TEST CRUCIALE: LE REGIONALI – SCATENEREBBE UNO SCONQUASSO NELLA LITIGIOSA COALIZIONE DI GOVERNO SE FRATELLI D'ITALIA DOVESSE PERDERE LE MARCHE, DOVE LA RICONFERMA DEL MELONIANO ACQUAROLI E' INCERTA - A QUEL PUNTO, A NOVEMBRE, LA MELONA VORRÀ ASSOLUTAMENTE IMPORRE UN CANDIDATO ALLA FIAMMA NEL VENETO LEGHISTA - LA DUCETTA HA BEN RAGIONE DI PRETENDERLO: MALGRADO IL SUO 28-29%, ATTUALMENTE FDI GOVERNA SOLO IN TRE REGIONI: MARCHE, ABRUZZO E LAZIO - PER FARCELA, LA DUCETTA DOVRA' CONVINCERE LUCA ZAIA AD APPOGGIARE, COL 40% DI CONSENSI DI CUI GODE LA SUA LISTA, IL SUO CANDIDATO ALLA PRESIDENZA - NEL CASO IN CUI IL "DOGE" NON ACCETTI LA PROPOSTA, A QUEL PUNTO, GIÀ TAGLIATO FUORI DA SALVINI, LE AMBIZIONI DI ZAIA DI RICOPRIRE UN DOMANI LA PRESIDENZA DELL'ENI O MAGARI LA CARICA DI MINISTRO DOVRA' RIPORLE NEL CASSETTO DEI SOGNI...

stefano belingardi clusoni belen rodriguez

DAGOREPORT - LA ''FARFALLINA'' DI BELEN È TORNATA A BATTERE. DOPO UN’ESTATE TURBOLENTA DI SCAZZI E POLEMICHE, PER LA "SCIO-GIRL" ARGENTINA È ARRIVATO UN NUOVO E AITANTE  BELLIMBUSTO - LUI È STEFANO BELINGARDI CLUSONI, ARCHITETTO MILANESE CHE, CON IL SUO STUDIO "BE.ST", NEGLI ULTIMI ANNI HA RIDISEGNATO LO SKYLINE DELLA CITTÀ MENEGHINA - GALEOTTO UN LOCALE IN SARDEGNA, DOVE I DUE SONO STATI PIZZICATI A BACIARSI CON PASSIONE, INCURANTI DEGLI SGUARDI INDISCRETI - A CONFERMARE LA LIASON È LA STESSA BELEN CON UN CAROSELLO DI FOTO SU INSTAGRAM SULLE SUE "HERMOSAS VACACIONES” -DALLO SCAZZO CON IL BENZINAIO ALLE PATATINE LANCIATE IN UN LOCALE: L’ESTATE IRREQUIETA DELL'EX DI CORONA E DE MARTINO - VIDEO

stefano de martino striscia la notizia antonio ricci gerry scotti la ruota della fortuna pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - PIER SILVIO, QUESTA VOLTA, HA VINTO. PIAZZARE LA “RUOTA DELLA FORTUNA” NEL VUOTO PNEUMATICO DELLA PROGRAMMAZIONE ESTIVA, È STATA UNA MOSSA SCALTRA ALL’INSEGNA DI UN SOLO IMPERATIVO: FIDELIZZARE IL PUBBLICO DEI TELE-MORENTI - L’OPERAZIONE È RIUSCITA, IL PAZIENTE È ANCORA IN VITA, MA È SOLO IL PRIMO ROUND DI UNA GUERRA ANCORA MOLTO LUNGA: GIÀ IN SOVRAPPOSIZIONE, IERI SERA, “AFFARI TUOI” ERA LEGGERMENTE IN VANTAGGIO SUL PROGRAMMA DI GERRY SCOTTI, E LA SCELTA DI FAR RIPARTIRE LA TRASMISSIONE DI DE MARTINO DI MARTEDÌ, ANZICHE' DI LUNEDI', HA LASCIATO INTERDETTI GLI ADDETTI AI PALINSESTI - COMUNQUE VADA IL DUELLO NEI PROSSIMI DUE MESI, “PIER DUDI”, ALLA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, ERA STATO CATEGORICO: "'STRISCIA LA NOTIZIA' INIZIERÀ A NOVEMBRE. ANCHE SE CIÒ CHE VA IN ONDA, E NON SARÀ COSÌ, DOVESSE FARE UN TRILIONE DI ASCOLTI" - GLI ESORDI CON MARIA DE FILIPPI, IL FLOP ALL'''ISOLA DEI FAMOSI'' CONDOTTA DALLA MARCUZZI, PRESTA CHE LO SBOLOGNA E LA RISCOSSA CON CASCHETTO (E TANTI ''PACCHI'' A MO' DI CULO): L'IRRESISTIBILE ASCESA DI STEFANO DE MARTINO, ALFIERE DI RAI-MELONI, CHE SOGNA IL FESTIVAL DI SANREMO - VIDEO