PER SALVARE SE STESSO, CUFFARO CHIAMA IN CAUSA SCHIFANI -TOTÒ “VASA VASA”, DAVANTI AI GIUDICI CHE L’HANNO SPEDITO AI DOMICILIARI, COINVOLGE IL GOVERNATORE DELLA SICILIA: “MA QUALE PATTO CORRUTTIVO CON L'EX DG DI 'VILLA SOFIA' ROBERTO COLLETTI. SONO STATO IO A CONSIGLIARLO AL PRESIDENTE DELLA REGIONE SCHIFANI” – IL MANAGER AVREBBE FATTO VINCERE IL CONCORSO PER OPERATORE SOCIO SANITARIO AI RACCOMANDATI DI CUFFARO, IN CAMBIO IL POLITICO GLI AVREBBE GARANTITO LA CONFERMA ALL'AZIENDA SANITARIA VILLA SOFIA –PER I GIUDICI, IN EFFETTI, TOTÒ SI È INTERFACCIATO CON SCHIFANI PER LA NOMINA DI COLLETTI E…
Estratto dell’articolo di Salvo Palazzolo per "la Repubblica"
Quando si è trovato davanti alla giudice che doveva decidere sul suo arresto, Totò Cuffaro ha provato a lanciare il suo colpo di teatro. «Ma quale patto corruttivo con l'ex direttore generale di Villa Sofia Roberto Colletti – ha esordito – Non ho nulla da nascondere, sono stato io stesso a consigliarlo al presidente della Regione Renato Schifani, perché avrebbe potuto utilizzare un professionista di prim'ordine nella gestione della sanità in Sicilia».
renato schifani al matrimonio del figlio di toto cuffaro 1
Così, l'ex governatore ha provato a smontare quanto emerso dalle intercettazioni del Ros che lo accusano di avere stretto un "patto corruttivo" con Colletti, pure lui ai domiciliari: il manager avrebbe fatto vincere il concorso per operatore socio sanitario ai raccomandati di Cuffaro, in cambio il politico gli avrebbe garantito la conferma all'azienda sanitaria Villa Sofia.
Conferma ottenuta grazie alla segnalazione fatta da Cuffaro al presidente Schifani. Lo scrive chiaramente la giudice Salustro nell'ordinanza di custodia cautelare: «Cuffaro si interfacciava con il presidente Schifani per la nomina di Colletti a direttore generale». Schifani non è indagato, soprattutto non c'è alcuna prova che fosse consapevole delle manovre fra Cuffaro e Colletti.
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Ma ora la storia della segnalazione dell'ex manager di Villa Sofia è destinata a riaprire le polemiche all'indomani della mozione di sfiducia al governatore presentata dall'opposizione. Mozione bocciata dalla maggioranza.
«Cuffaro contattava Colletti – prosegue la giudice – rassicurandolo che il lunedì successivo avrebbero formalizzato la delibera per la sua conferma». Ecco le intercettazioni del Ros: «Io alle tre vado da Schifani», diceva l'ex governatore. Colletti, prossimo alla pensione, era preoccupato: «Se si supera il 4 luglio non posso essere nominato». Arrivò il giorno in cui Cuffaro lo rassicurò: «Tutto apposto, lunedì fanno la delibera e subito ti contrattualizzano. Va bene? Puoi dormire sogni tranquilli».
renato schifani al matrimonio del figlio di toto cuffaro 2
Il 20 giugno 2024, Colletti ebbe la notizia della riconferma da Salvatore Iacolino, il dirigente generale del Dipartimento per la pianificazione strategica dell'assessorato regionale alla Salute: «Sono stato oggi tutta la giornata in presidenza – disse Iacolino, facendo riferimento alla presidenza della Regione – abbiamo accelerato… i decreti di nomina sono stati firmati». La segnalazione a Schifani era andata a buon fine.
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Cuffaro si diede davvero un gran da fare per piazzare i suoi raccomandati. E il giorno dopo le perquisizioni disposte dalla procura di Palermo si sfogò con i carabinieri: «Ho fatto una minchiata».
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