mario draghi vittorio colao

LA CURA DEL FERRO – NEL RECOVERY PLAN ITALIANO C’È UN OBIETTIVO MOLTO AMBIZIOSO: QUELLO DI DIMEZZARE I TEMPI (DA 11 A 6 MESI) PER L’AUTORIZZAZIONE DEI PROGETTI CHE RAFFORZANO LA RETE FERROVIARIA, DECONGESTIONANDO IL TRASPORTO SU STRADA CREANDO IN MEDIA UN LIVELLO DI OCCUPAZIONE DI CIRCA 60 MILA PERSONE ALL' ANNO - ANCHE PERCHÉ I 28 MILIARDI MESSI SUL PIATTO SONO VINCOLATI: I PROGETTI VANNO COMPLETATI ENTRO IL 2026…

Michele Di Branco per "il Messaggero"

 

draghi colao

Dimezzare i tempi necessari per autorizzare i progetti che servono a rafforzare la rete ferroviaria decongestionando il trasporto su strada. Ruota molto intorno a questa scommessa il piano che l' Italia presenterà all' Europa.

 

È tutto messo nero su bianco a pagina 286 delle schede tecniche del Recovery plan: «Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti proporrà una modifica normativa per consentire di anticipare l' ubicazione geografica dei lavori al momento del Progetto di fattibilità Tecnica Economica anziché attendere la fase definitiva di progettazione».

enrico giovannini

 

In questo modo le autorizzazioni supplementari saranno ottenute nelle fasi successive del progetto, senza convocare la Conferenza dei Servizi. Una svolta che, nelle strategie del governo dovrebbe appunto dimezzare i tempi da 11 a 6 mesi. Fare presto, peraltro, è un imperativo.

 

LA CAPACITÀ

ALTA VELOCITA'

I 28,3 miliardi messi sul piatto (metà dei quali destinati all' Alta alta velocità per aumentare la frequenza e la capacità dei collegamenti ferroviari esistenti) sono vincolati ad un dovere: completare tutti i progetti entro il 2026.

 

Gli obiettivi sono chiari: sostenendo il trasferimento di passeggeri e merci dalle strade alle ferrovie, Rfi prevede un aumento del 10% di passeggeri/km nel lungo periodo e del 20% nel trasporto merci.

 

Robuste le ricadute occupazionali: nel complesso si calcola che il programma di investimenti, nei prossimi 5 anni, potrebbe creare in media un livello di occupazione di circa 60 mila persone all' anno.

 

MARIO DRAGHI ALLA CAMERA

Inoltre l' aumento della capacità nei nodi ferroviari chiave nelle aree metropolitane avrà ricadute positive sui treni regionali, rendendo i centri urbani più accessibili migliorando la qualità di vita. Inoltre, gli investimenti ferroviari volti a stabilire collegamenti all' interno dell' Italia meridionale ridurranno il divario infrastrutturale e i tempi di percorrenza, migliorando la coesione sociale.

 

Al fine di aumentare i volumi di merci si legge nel Recovery «è necessario aumentare la capacità della rete e dei nodi». Occorre inoltre aumentare la connettività delle ferrovie con i porti e gli aeroporti. Nel lungo periodo (entro il 2050) l' Italia intende incrementare fino al 50% la quota del traffico merci su ferro per viaggi superiori a 300 chilometri.

 

alta velocità ferrovie

 Una delle sfide principali del piano riguarda la transizione verde. E su questo le raccomandazioni della Commissione Ue all' Italia sono state chiare: «Occorre promuovere gli investimenti privati per favorire la ripresa economica, concentrando gli investimenti sulla transizione verde e digitale, compreso il trasporto pubblico sostenibile».

MARIO DRAGHI PARLA ALLA CAMERA

 

IL SETTORE

Il settore dei trasporti nazionali è pertanto responsabile di significative emissioni di gas a effetto serra e i combustibili fossili rappresentano ancora la principale fonte di energia. Secondo le valutazioni realizzate dal governo, sostenendo il trasferimento del traffico passeggeri e merci dal trasporto stradale a quello ferroviario e riducendo la congestione stradale, si ridurranno le emissioni.

 

In particolare, Rfi stima che un aumento della quota di passeggeri che utilizzano la ferrovia dal 6 al 10% potrebbe tradursi in un risparmio annuo di CO2 di 2.3 milioni di tonnellate entro il 2030. Il piano riserva una parte corposa anche al trasporto ferroviario locale.

 

vittorio colao

«L' aumento della capacità dei nodi ferroviari chiave in 12 aree metropolitane scrivono i tecnici avrà ricadute positive sui treni regionali, rendendo i centri urbani più accessibili e migliorando la qualità della vita dei pendolari.

 

 Inoltre, alcuni investimenti saranno direttamente destinati alle linee regionali e urbane che sono utilizzate principalmente dai comuni». Quanto alla produttività, si legge nel documento, i servizi di trasporto merci saranno più competitivi, agevoleranno le importazioni e le esportazioni di merci e attireranno le imprese a localizzare i loro siti di produzione. L' aumento della connettività ferroviaria con i porti del Nord, del Centro e del Sud del paese migliorerà la competitività e la sostenibilità ambientale dei corridoi logistici in tutta Italia.

Ultimi Dagoreport

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...