SOCCORSO RENZIANO - DAGLI AMICI “INCAPPUCCIATI” DI VERDINI AGLI EX 5 STELLE FINO AI CAPIBASTONE DI NCD GENTILE E VICECONTE - D’ANNA (GAL): “SONO GLI EREDI DI SCILIPOTI MA SICCOME SONO PRO RENZI PASSANO PER VERGINELLE”

Fabrizio Roncone per il “Corriere della Sera”

VINCENZO D'ANNAVINCENZO D'ANNA

 

Sono giornate un po’ così. 
Di chiacchiere, perfidie, profezie. 
Tutti sanno qualcosa. 
 

Ma poi non ne trovi uno che abbia il coraggio di fare i nomi e i cognomi e di lasciarteli scrivere sul giornale, non uno che ti racconti senza tremare chi sono, qui a Palazzo Madama, quelli del centrodestra pronti ad aiutare Matteo Renzi. 
 

Giocano con le parole: li chiamano «stabilizzatori» e annuiscono soddisfatti; e tu fidati, devi fidarti del loro sorrisetto furbo e scemo, del sospetto che hanno buttato giù con un filo di voce e il dito indice subito diritto sulla bocca: «Oh, però, mi raccomando: muto, io non ti ho detto niente». 
 

VERDINI E RENZI due VERDINI E RENZI due

Poi, ecco il senatore Vincenzo D’Anna. 
A volte li manda il cielo, a volte no. È solo che, ad un certo punto, qualcuno deve far sapere a qualcun altro. 
D’Anna parla. E non farfuglia quando capisce che le sue parole finiranno dentro un’intervista. 
 

La cerca l’intervista. La vuole. 
«Io comunque non li chiamo “stabilizzatori”: per me sono solo nuovi “responsabili”, sono gli eredi di Scilipoti. Ma Scilipoti andava in soccorso del Cavaliere, e quindi era una sgualdrina. Questi, siccome corrono in aiuto di sua santità Renzi, sono verginelle. Si sieda, le faccio l’elenco». 
 

VINCENZO D'ANNAVINCENZO D'ANNA

(Micro-biografia del senatore D’Anna: 63 anni, biologo da Santa Maria a Vico, nel casertano. Quando prende la parola, in aula, di solito s’alza un lieve brusio: rassegnazione mista a curiosità. I suoi interventi possono superare l’ora e quasi sempre sono colti, affilati, piacevoli. Doti retoriche e spregiudicatezza: è il vice presidente di Gal, il gruppo d’assalto creato da Forza Italia. Determinazione e lealtà: non nega d’essere guardia scelta di Raffaele Fitto e amico fidato di Nicola Cosentino detto «Nick o’ mericano», l’ex sottosegretario del governo Berlusconi accusato di avere rapporti stretti con la camorra). 
 

RAFFAELE FITTORAFFAELE FITTO

Cominciamo. 
«Prima di farle l’elenco, una premessa: tutti i senatori che ora le indicherò, più o meno, hanno in animo di aiutare Renzi nelle varie votazioni. Ma non solo: io credo che la maggior parte di loro stia ragionando sulla possibilità, assai concreta, di creare un grande gruppo autonomo. Da lì, poi, quando le acque si saranno placate, in parecchi finiranno dentro il Pd». 
 

FRANCESCA PASCALE E MARIA ROSARIA ROSSI FRANCESCA PASCALE E MARIA ROSARIA ROSSI

Capito. Adesso, l’elenco. 
«Iniziamo da Ncd, che già è con la maggioranza: lì i capibastone più fedeli a Renzi sono Antonio Gentile e Guido Viceconte. A loro, aggiungiamo poi un po’ di senatori calabresi e praticamente tutti i siciliani. Questa è una pattuglia d’acciaio, indipendentemente da ciò che decide o deciderà Alfano». 
 

raffaele fitto silvio berlusconi raffaele fitto silvio berlusconi

Continui. 
«I grillini fuoriusciti dal Movimento 5 Stelle... quanti sono? Mi sembra 17, no? Beh, quelli li conteggi pure tutti, e parecchi se li immagini già con la maglietta del Pd». 
Dentro Forza Italia? 
«Lì, almeno in cinque o sei sono pronti a tradire». 
 

Può dirci chi sono? 
«Guardi, le giuro: non mi ricordo come si chiamano, ma se prende gli elenchi e guarda, li individua facilmente... consideri che sono toscani, tutti incappucciati amici di Verdini». 
Incapucciati... 
«Eh, e che ho detto? Incappucciati amici di Verdini». 
 

renzi verdinirenzi verdini

Poi ci siete voi di Gal. 
«Qui la scena è variegata. Per dire: ci sono l’ex leghista Michelino Davico e l’ex ncd Antonio Caridi... i renziani li considerano cosa loro. Mentre più scivolosa è la situazione di altri quattro: Mario Ferrara e Giovanni Mauro, che fanno riferimento a Gianfranco Micciché, e Antonio Scavone e Giuseppe Compagnone, che invece sono nella scuderia di Raffaele Lombardo...». 
 

Francesca Pascale e Maria Rosaria Rossi Francesca Pascale e Maria Rosaria Rossi

Situazione scivolosa. 
«Embé, sì. Vede, Lombardo e Micciché fanno politica in Sicilia: e se davvero Renzi dovesse creare un nuovo ministero per il Sud... beh, lì cominceranno a girare un bel po’ di soldi e allora tra un asse Berlino-Palermo per l’Alta velocità e un ponte sullo Stretto... insomma: è chiaro che Renzi devono tenerselo buono». 
 

Avanti. 
«Poi abbiamo Naccarato, che non farà mancare mai il suo voto: del resto, si sa, Naccarato è uno che sa sempre dove buttarsi. Quindi Mario Mauro, la D’Onghia e Di Maggio». 
 

E lei, senatore D’Anna? 
«Io non sono interessato. Con Fitto porto avanti una battaglia dentro FI: non essere subalterni a Renzi, e quindi si figuri se posso votarlo, e rinnovare il partito. Perché no, dico: qui ormai siamo ridotti che devi stare simpatico alla fidanzata di Berlusconi, oppure alla sua amica... come si chiama? Ah, sì, la Rossi. Un tempo Berlusconi era circondato da Martino, Pera, Giuliano Ferrara, Urbani, Baget Bozzo, Coletti, Adornato... lei capisce, no?». 
 

GIUSTINA DESTRO PAOLO NACCARATO GIUSTINA DESTRO PAOLO NACCARATO

No, non ho capito: voi fittiani state all’opposizione insieme al Cavaliere oppure no? 
«Noi proviamo a cambiare FI. Non ci riuscissimo, beh, sì, sarà inevitabile: le nostre strade divergeranno...». 

 

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