IL LAMPREDOTTO MAGICO DI RENZI – DALLE SORELLE A MARCO CARRAI FINO AI FEDELISSIMI LOTTI E BOSCHI: IL PREMIER SPARTISCE INCARICHI TRA PARENTI E AMICI – LA SORELLA MATILDE È AMMINISTRATRICE DELLA SOCIETA’ DI FAMIGLIA, L’ALTRA È IN PROCINTO DI DIVENTARE ASSESSORE

Davide Vecchi per ‘Il Fatto Quotidiano'

Altro che cerchi magici di Umberto Bossi prima e di Silvio Berlusconi ora, attorno a Matteo Renzi c'è una famiglia allargata. Divisa in più rami. Ciascuno con incarichi, nomine, partecipazioni che rimandano comunque al premier di Rignano. C'è la famiglia naturale, quella dell'amico fraterno Marco Carrai e quella dei fidatissimi. Ognuno porta poi con sé gli affetti più cari. Mariti, fidanzate, fratelli. Un albero genealogico che dalla provincia di Firenze ora distende i rami nel Pd e nel del governo.

LA FAMIGLIA. L'unico contratto di lavoro della sua vita Matteo Renzi l'ha ottenuto dal padre Tiziano che nel 2003, il giorno prima della candidatura alla Provincia, lo ha assunto come dirigente nella Chil srl, azienda di famiglia. Chiusa nell'ottobre 2010, il padre lo riassume, sempre come dirigente, nella nuova società: Eventi6.

Qui siedono la madre, Laura Bovoli, e le due sorelle, Matilde e Benedetta. Tra i soci entra anche Andrea Conticini, marito di Matilde. Quest'ultima ora è impegnata ad amministrare l'azienda mentre la sorella Benedetta è stata indicata come assessore alla cultura del Comune dove vive: Castenaso, nel bolognese. Il sindaco democratico Stefano Sermenghi ha garantito che la scelta "non è dipesa dal cognome che porta". Ma certo, un assessore in casa Renzi può essere utile. Il cognato, Andrea Conticini è, oltre che socio della famiglia, anche agente della DotMedia, società privata che gestisce il sito dell'azienda di Alessandro Dini, proprietario dell'ormai nota casa di via degli Alfani 8 (pagata da Marco Carrai per l'amico Matteo che qui ha risieduto per tre anni).

Tra i soci della DotMedia figura anche Alessandro Conticini. DotMedia ha ricevuto fondi da Palazzo Vecchio, ha lavorato per Firenze Parcheggi (presieduta da Carrai), per Publiacqua (nel cda siedeva Maria Elena Boschi) e ha curato, tra l'altro, la comunicazione delle due convention alla Leopolda e la campagna elettorale alle primarie del 2012 dell'allora sindaco.

L'AMICO FRATERNO, Marco Carrai. Crea e cura dal 2007 le associazioni e le fondazioni che finanziano l'ascesa politica del fu rottamatore. Festina Lenta, Noi Link, Big Bang, Open: 4 milioni di euro . Ha ottimi contatti internazionali. Che mette a disposizione del premier. Da Davide Serra del fondo Algebris a Michael Ledeen, consulente per Cia, Sismi e governo Reagan. Renzi e Carrai si conoscono nel 96. Non si dividono più.

Carrai guida Firenze Parcheggi prima e ora Adf (aeroporti di Firenze). Siede anche nell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze che destina 10 milioni di euro al fondo Algebris di Serra che a sua volta finanzia la campagna di Renzi. Marco con sé "porta" il fratello Matteo Carrai che, attraverso la società edile Carim Sas, nel 2013 realizza i lavori al negozio fiorentino di Eataly dell'altro amico Oscar Farinetti. Infine la compagna, nonché futura moglie, la 26enne Francesca Campana Comparini: a lei il Comune di Firenze ha affidato la mostra Pollock e Michelangelo. E la fidanzata garantisce: "La merito".

I FIDATISSIMI. Il viaggio da Firenze a Roma è stato improvviso, ma il vagone s'è riempito al volo. Francesco Bonifazi, Maria Elena Boschi e Luca Lotti sono quelli che spiccano tra i fidatissimi del premier. Bonifazi, oggi tesoriere nazionale del Pd, è l'artefice dell'incontro tra Renzi e Boschi: lei era una praticante dello studio legale in cui lavorava Bonifazi. L'attuale ministro per le Riforme, dopo l'esperienza dal 2009 in Publiacqua, è dallo scorso dicembre ora segretario della fondazione Open. Con lei ha fatto il suo ingresso nella cassaforte renziana anche Lotti. Sottosegretario del consiglio con delega all'editoria, Lotti, come Bonifazi, è anche consigliere comunale. E a Palazzo Vecchio ha lasciato gli affetti. La moglie, Cristina Mordini, è impiegata nella segreteria del sindaco.

Non è invece voluto andare nella Capitale l'altro fidatissimo di Renzi: Alberto Bianchi, suo avvocato e braccio destro di Carrai nella raccolta fondi. Presidente della Big Bang prima e della Open poi, Bianchi ha presentato a Renzi il fratello Francesco Bianchi che è stato nominato commissario straordinario del Maggio Musicale Fiorentino. Ex consigliere del cda di Bpm, cresciuto tra Jp Morgan e Citibank, Francesco s'è fatto carico di risanare i conti del Maggio a cui Renzi tiene molto. Gli amici del resto servono a questo.

 

NARDELLA RENZI CARRAIRENZI CARRAI BEVILACQUAMARIA ELENA BOSCHIBENEDETTA RENZI SORELLA DI MATTEO MARIA ELENA BOSCHI MATTEO RENZI CON MOGLIE E BAMBINI SULLO SFONDO LUCA LOTTI

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...