ARANCIONI CONTRO ROSSI . DE MAGISTRIS NON AVRÀ PER CASO SEGATO RAPHAEL ROSSI DA ASIA, L’AZIENDA CHE SI OCCUPA DI RIFIUTI, PER AVER TAGLIATO GLI STIPENDI AI DIRIGENTI? - E L'ARMATA BRANCARANCIONE SI SPACCA IN DUE: I GIGGETTI ‘DURI E PURI’ SE LE DANNO VIA WEB CON I FANS DI ROSSI - DOPO LA PEDATA, SI PENSAVA DI ‘RISARCIRE’ ROSSI CON LA POLTRONA DI DG ALLE TERME DI AGNANO: MA CHE CI AZZECCA UN SUPERESPERTO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA CON IL RASSODAMENTO DELLE MAMMELLE?…

Carlo Tarallo per Dagospia

Il "Rossigate" è tutt'altro che chiuso, la "rivoluzione" di Luigi De Magistris a Napoli sta vivendo il primo vero momento di crisi. L'esonero di Raphael Rossi, sabaudo specialista della raccolta differenziata, "mister legalità" voluto alla guida di Asia (azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti) da Giggino ‘a Manetta e sostituito in fretta e furia senza che nessuno abbia capito il vero motivo della decisione, spacca in due la tifoseria arancione: da una parte chi concorda senza se e senza ma con la scelta del narcisindaco e dall'altra quelli che stanno continuando a subissare Raphael Rossi di messaggi pubblici di solidarietà e che manifestano critiche, dubbi, perplessità e malignità sul suo allontanamento.

E spuntano fuori, dai centomila spifferi che accompagnano questa vicenda, alcuni retroscena. Sempre più acclarato uno dei motivi delle dimissioni ‘spintanee' di Rossi: si sarebbe opposto all'assunzione di 23 lavoratori dei consorzi di bacino, seppure pressato dalla maggioranza arancione e dall'opposizione.

Non solo: pochi giorni fa il piemontese ex presidente di Asìa avrebbe avuto la brillante idea di sforbiciare gli stipendi dei dirigenti dell'azienda. Sei in tutto i colletti bianchi che si sono ritrovati con un taglio di qualche centinaia di euro sulla busta paga di dicembre. Rossi aveva pensato di introdurre, a partire dal 2012, il meccanismo di premialità, legato ai risultati, per i manager delle sei aree in cui è divisa Asìa: un proposito però che non potrà avverarsi, almeno non sotto la sua gestione.

"Qualche giorno fa - ha spiegato lo stesso Rossi - ho ridotto gli stipendi dei dirigenti, promettendo loro premialità nel 2012 basate sui risultati. Purtroppo, non potrò mantenere questo impegno". Ed ecco che tra gli addetti ai livori circola la convinzione che questa mossa abbia complicato ancora di più la posizione dell'ex presidente di Asìa, dando il via libera a chi (a partire, stando alle voci, dal vicesindaco Tommaso Sodano), già sembrava premere per un cambio al vertice.

Ma c'è dell'altro: polemiche in corso, per ora sotterranee ma pronte a esplodere, anche sull'ipotesi di affidare a Rossi l'incarico di direttore generale delle Terme di Agnano. Ecco in proposito lo spiffero di un ex amministratore di Palazzo San Giacomo, che a leggere di questa storia è saltato sulla sedia: "Ma quale direttore generale! - sbotta - quella carica è vacante, e basta consultare il sito internet delle Terme per scoprirlo. L'ultimo a ricoprire l'incarico fu Giacinto Giardini, anche lui proveniente da Asìa, ma dopo di lui non è stato più nominato nessuno. Valutammo che per una struttura come quella delle Terme il presidente potesse tranquillamente svolgere anche incarichi gestionali, e che fosse inutile dunque dare uno stipendio anche a un direttore generale".

Dunque, un'eventuale nomina di Rossi darebbe il via a una inevitabile e fastidiosa tarantella sullo spreco di denaro e così via. Un "caso Vecchioni" con Raphael protagonista? Per l'ex presidente di Asìa sarebbe davvero troppo: già superincazzato per come è stato messo alla porta, il blogger del Fatto non sarebbe certo disponibile a finire sulla graticola delle polemiche intorno al suo eventuale nuovo compenso.

Senza contare che sarebbe difficile per lui, superesperto nel settore della raccolta differenziata, accettare un "esilio dorato" come le Terme di Agnano, dove dovrebbe dividersi tra massaggi tonificanti al viso, trattamenti antimpurità e idratanti, fitocosmesi, percorsi wellness e beauty, trattamenti di rassodamento corpo e seno, depilazione baffetto e pedicure completo.

E allora? E allora il rischio è che Raphael Rossi decida di cambiare aria, continuando a impegnarsi nel suo settore in qualche altra città d'Italia. E questo, per Giggino ‘a Manetta, ex "cavallo di razza" dell'immagine e della comunicazione, sarebbe un vero e proprio disastro....

La controversa storia delle 23 assunzioni raccontata da Conchita Sannino per Repubblica
http://napoli.repubblica.it/cronaca/2012/01/03/news/cosa_c_dietro_il_gelo_rossi-de_magistris_quel_no_a_23_assunzioni_del_consorzio_fantasma-27521137/

 

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