NANO DECADENCE – GIUNTA DAY: TOMBA O GRAZIA TOMBALE? BERLUSCONI FA MELINA E ASPETTA LA PRIMA MOSSA DEL PD - CENA VIOLANTE-QUAGLIARIELLO

Francesco Bei per "La Repubblica"

La vigilia del giorno "X" il Cavaliere la trascorre con i figli. Come sembra fare sempre più spesso da quando è stato condannato, è nella dimensione famigliare che si rifugia di fronte all'incalzare degli avvenimenti.

La trattativa con il Pd e con il Quirinale la portano avanti colombe come Alfano, Quagliariello e Schifani. Berlusconi punta sempre a un unico obiettivo - la grazia tombale, estesa anche alla pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici - e tutti i ricorsi degli avvocati sono soltanto diversivi. Servono a prendere tempo. Così come le questioni pregiudiziali che il Pdl presenterà in giunta.

Perché le colombe glielo hanno spiegato e rispiegato. Sarebbe «un errore drammatico» far precipitare tutto questa settimana. Tirare la corda fino a spezzarla con una richiesta ai ministri di dimettersi dal governo. E Berlusconi sembra aver ascoltato il suggerimento, a dispetto della pressioni dei falchi: «Io non voglio far cadere Letta, ma mi serve una risposta. Mi dicono che per la grazia serve tempo, va bene prendiamolo ma mi devono indicare una soluzione».

Convinto che il dialogo possa andare avanti solo su «una cosa concreta», cioè su una precisa assicurazione - che il Quirinale tuttavia non è disposto a concedere e non concederà - riguardo alla grazia tombale, il leader del Pdl resta con la mano sopra il calcio della pistola. Tanto che mercoledì ha deciso di diffondere l'ormai famigerato videomessaggio che annuncia ufficialmente la ri-nascita di Forza Italia.

Un documento che è in corso di revisione in queste ore e che sarà modulato anche sul tipo di atteggiamento che il Pd assumerà oggi nella giunta delle immunità di palazzo madama. Tra giovedì e venerdì dovrebbe tenersi anche l'ufficio di presidenza del Pdl.

Intanto, dopo un colloquio mattutino ad Arcore con Renato Brunetta e una telefonata con Gaetano Quagliariello, Berlusconi ieri ha fatto perdere le proprie tracce. Forse trascorre la domenica con i figli sul lago Maggiore, altri giurano che il pranzo con la discendenza sia stato in Sardegna. In ogni caso il contatto con Roma è costante. Perché c'è da mettere a punto le mosse e contromosse in giunta, sotto la regia di Niccolò Ghedini.

La scorsa settimana Luciano Violante e Gaetano Quagliariello sono stati visti insieme a cena in una località turistica della Valle d'Aosta. Dopo quel lungo colloquio, dedicato presumibilmente a capire i limiti reali della capacità di ascolto e temporeggiamento del Pd, il ministro delle riforme ha preparato un dettagliato report per Ghedini. Del dossier è stato messo a parte anche Andrea Augello. Tutto per prendere tempo.

Come la prima mossa che il Pdl farà nella giunta per le elezioni dopo aver ascoltato Augello leggere oggi pomeriggio le 105 cartelle della sua relazione: verrà chiesta una sospensione del dibattito fino alla prossima settimana. Sette-dieci giorni per «approfondire» la proposta del relatore.

Una lunga relazione in cui si citerà anche un fatto «curioso». Dal 5 gennaio 2013, data di entrata in vigore della Severino, fino alle elezioni di fine febbraio nessuno si prese la briga di chiedere la decadenza «immediata» dei numerosi condannati presenti in quella legislatura.

Un argomento in più, dirà Augello, a favore del partito della non retroattività della norma. Poi, al termine di tutta la procedura, sarà tirata fuori la carta decisiva. La «pregiudiziale» decisiva, con la richiesta di attendere fino a che la Corte di Strasburgo dichiari ammissibile oppure manifestamente infondato il ricorso presentato da «Berlusconi contro Italia».

A sondare gli ambienti filo-governativi del Pd sembra che non ci sia molta fretta di votare per la decadenza del Cavaliere da senatore. Certo, la legge Severino impone la decadenza «immediatamente», ma il Pd non intende offrire pretesti per la crisi di governo: «Non possiamo dare l'impressione di volerlo fare fuori». Dunque adelante, ma con juicio.

Anche perché, se da una parte Berlusconi rassicura le sue colombe e sembra prendere tempo, dall'altro "para bellum". Chi ha letto il testo del video-messaggio si è messo infatti le mani nei capelli per la pesantezza delle accuse alla Magistratura. «Roba da costringere il Pd ad aprire la crisi di governo», dicono. Ed è stata data luce verde alla partecipazione della Santanché lunedì alla riapertura di Piazzapulita e martedì a quella di Matrix. Due segnali del Berlusconi-di-lotta.

 

berlusconi dietro sbarreSilvio berlu ANGELINO ALFANO Gaetano Quagliariello RENATO SCHIFANI MANIFESTAZIONE PDL A VIA DEL PLEBISCITO AGOSTO RENATO BRUNETTA luciano violante bagnatoMANIFESTAZIONE PDL A VIA DEL PLEBISCITO AGOSTO DANIELA SANTANCHE

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni pro palestina manifestazione sciopero

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI QUESTA VOLTA SBAGLIA: SBEFFEGGIARE LA MANIFESTAZIONE PRO PALESTINA È UN ERRORE DI CALCOLO POLITICO. IN PIAZZA NON C’ERANO SOLO I SOLITI VECCHI COMUNISTI IPER-SINDACALIZZATI O I FANCAZZISTI DEL “WEEKEND LUNGO”. TRE MILIONI DI PERSONE CHE IN TRE GIORNI HANNO SFILATO E MANIFESTATO, NON SI POSSONO IGNORARE O BOLLARE COME "DELINQUENTI", COME FA SALVINI. ANCHE PERCHÉ SEI ITALIANI SU DIECI SONO SOLIDALI CON IL POPOLO PALESTINESE – LA DUCETTA È LA SOLITA CAMALEONTE: IN EUROPA FA LA DEMOCRISTIANA, TIENE I CONTI IN ORDINE, APPOGGIA L’UCRAINA E SCHIFA I SUOI ALLEATI FILORUSSI (COME IL RUMENO SIMION, A CUI NON RISPONDE PIÙ IL TELEFONO). MA QUANDO SI TRATTA DI ISRAELE, PERDE LA PAROLA…

mediobanca mps alessandro melzi deril vittorio grilli francesco milleri gaetano caltagirone fabio corsico phillippe donnet alberto nagel

DAGOREPORT - AL GRAN CASINÒ DEL RISIKO BANCARIO, “LES JEUX SONT FAITS"? ESCE DAL TAVOLO DA GIOCO MILANO DI MEDIOBANCA, ADESSO COMANDA IL BANCO DI PALAZZO CHIGI, STARRING IL GRAN CROUPIER FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE – DAVVERO, ‘’RIEN NE VA PLUS”? MAI STARE TROPPO TRANQUILLI E CANTARE VITTORIA… IN ITALIA PUÒ SEMPRE SPUNTARE QUALCHE MALINTENZIONATO DECISO A GUASTARE LA FESTA DEI COMPAGNUCCI DELLA PARROCCHIETTA ROMANA - A PIAZZA AFFARI SI VOCIFERA SOTTO I BAFFI CHE FRA QUALCHE MESE, QUANDO I VINCITORI SI SARANNO SISTEMATI BEN BENE PER PORTARE A COMPIMENTO LA CONQUISTA DEL "FORZIERE D'ITALIA", ASSICURAZIONI GENERALI, NULLA POTRÀ VIETARE A UNA BANCA DI LANCIARE UN’OPA SU MPS, DOTATO COM’È DEL 13% DEL LEONE DI TRIESTE - A QUEL PUNTO, CHE FARÀ PALAZZO CHIGI? POTRÀ TIRARE FUORI DAL CILINDRO DI NUOVO LE GOLDEN POWER “A TUTELA DEGLI INTERESSI NAZIONALI”, COME È ACCADUTO CON L’OPS DI UNICREDIT SU BANCO BPM, CARO ALLA LEGA? – COME SONO RIUSCITI A DISINNESCARE LE AMBIZIONI DEL CEO DI MPS, LUIGINO LOVAGLIO…

roberto vannacci - giorgia meloni - matteo salvini - meme by edoardo baraldi

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI OSSERVERÀ CON MOLTA ATTENZIONE I RISULTATI DELLE ELEZIONI IN TOSCANA, LA PROSSIMA SETTIMANA. NON PERCHÉ SPERA DI STRAPPARE LA REGIONE ROSSA AL CENTROSINISTRA (LA VITTORIA DI GIANI È QUASI CERTA), QUANTO PIUTTOSTO PER “PESARE” LA LEGA DI SALVINI – LA TOSCANA È DIVENTATA TERRA DI CONQUISTA DELLE TRUPPE DEL FASCIO-LEGHISTA VANNACCI. DAL NUMERO DI VOTI CHE PRENDERÀ L’EX PARA' DELLA FOLGORE DIPENDONO LE SORTI DI SALVINI ALLA GUIDA DEL CARROCCIO, E DI CONSEGUENZA IL FUTURO DEL GOVERNO CHE SENZA L'8% DELLA LEGA NON REGGE NON SUPERANDO IL 40%  – FIN QUANDO LA STATISTA DELLA SGARBATELLA NON HA DAVANTI I NUMERI DELLA REALE CONSISTENZA DEL FU TRUCE DEL PAPEETE, CONTINUERA' A SCHIERARSI CON TRUMP E NETANYAHU PER COPRIRSI A DESTRA DALLE MATTANE DEL "CAPITONE" (SI SA CHE GLI ANIMALI FERITI SONO I PIU' PERICOLOSI...)... 

a lume di candela andrea giambruno pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - PER L’EX SIGNOR MELONI, L'ARZILLO ANDREA GIAMBRUNO, SI AVVICINA IL RITORNO IN VIDEO ALLA CONDUZIONE DI "STUDIO APERTO" – UN BEL PASSO INDIETRO PER IL FANATICO DELL'AMMUCCHIATA CHE ORA SARÀ BEN "INGABBIATO", LIMITANDOSI A LEGGERE LE NOTIZIE SUL "GOBBO, EVITANDO COSI' QUEI COMMENTI E OPINIONI PERSONALI A CUI CI AVEVA SOLLAZZATO DURANTE LA CONDUZIONE DI "DIARIO DEL GIORNO" - IL CASO "TG2POST" CHE AFFONDA IL PRIME TIME DI RAI2  – ENZO MICCIO E IL VECCHIO POST DI GIORGIA MELONI DEDICATO AL NUOVO CO-CONDUTTORE DI "DOMENICA IN" - BOLLE IN RAI IL RITORNO DI FLAVIO INSINNA - INDOVINELLO: IL GIORNALISTA LUDOPATICO HA ACCUMULATO DEBITI PER IL POKER. DI CHI SI TRATTA? - VIDEO

benjamin netanyahu donald trump hamas

DAGOREPORT: BYE BYE “BIBI” – I CEFFONI RIFILATI DA TRUMP A NETANYAHU SONO IL SEGNALE CHE IL PREMIER ISRAELIANO È AL CAPOLINEA POLITICO: COME I MILIZIANI DI HAMAS, OTTERRÀ UN SALVACONDOTTO (LA GRAZIA DAI SUOI PROCESSI) E POI SARÀ SPEDITO AI GIARDINETTI. NON SARÀ LUI A GESTIRE IL LUNGO PROCESSO DI PACE CHE SEGUIRÀ AL CESSATE IL FUOCO – L’ERRORE DI “BIBI” È STATO BOMBARDARE IL QATAR, CHE HA PRETESO DAGLI USA UN SIMIL-ARTICOLO 5 (CHI COLPISCE DOHA, COLPISCE L’AMERICA) – I PRESUNTI DOSSIERINI SU TRUMP BY EPSTEIN, IN MANO A ISRAELE? DISINNESCATI DAL TYCOON: DI FRONTE ALLA PACE, COS’È MAI UN’AMMUCHIATINA DI TRENT’ANNI FA? – IL SÌ DEI PAESI MUSULMANI, CHE SOGNANO UN PEZZO DELLA RICCA TORTA DEGLI INVESTIMENTI SU GAZA, IL RITORNO DEGLI USA SULLA SCENA MEDIORIENTALE, LE RICHIESTE DI HAMAS E I CONSIGLI DI TRUMP A NETANYAHU: “VOGLIONO BARGHOUTI? DAGLI BARGHOUTI. AL MASSIMO, L’AMMAZZI DOPO…”

donald trump zohran mamdani

FLASH – TRUMP HA VISTO I SONDAGGI SULLE ELEZIONI PER IL SINDACO DI NEW YORK ED È TRASECOLATO. IL MILLENNIAL ZOHRAN MAMDANI, CHE HA TRIONFATO ALLE PRIMARIE DEMOCRATICHE E VELEGGIA SERENO VERSO LA VITTORIA (SECONDO I SONDAGGI, SFIORA IL 50% E DOPPIEREBBE L’EX GOVERNATORE ANDREW CUOMO). IL TYCOON NON SI È PERSO D’ANIMO: HA SGUINZAGLIATO L’FBI PER SCAVARE A FONDO SUL PASSATO DEL SOCIALISTA MUSULMANO. COME PER IL FINTO CERTIFICATO DI NASCITA DI OBAMA, QUALCOSA SI TROVA SEMPRE. ALTRIMENTI SI CREA…