sangiuliano pingitore

LA DESTRA MUOVE ALL'ASSALTO DELLE CASEMATTE DEL POTERE SINISTRATO: RAI, FESTIVAL, CINEMA - NEL MIRINO IL FONDO NAZIONALE PER LO SPETTACOLO PER CUI VENGONO CHIESTI NUOVI CRITERI DI VALUTAZIONE PER LA DISTRIBUZIONE DEI FINANZIAMENTI - IL MINISTRO SANGIULIANO SPARA CONTRO "IL MONOLITE DEL POLITICAMENTE CORRETTO" E "I GIORNALISTI POLIZIOTTI" - LE SOLITE POLEMICHE DEI BENPENSANTI "DE' SINISTRA" PER IL FATTO CHE SIANO SOLO 7 DONNE LE INVITATE. E IL REGISTA PIER FRANCESCO PINGITORE, PRESENTE IN SALA...

 

Estratto dell'articolo di Federico Capurso per “La Stampa”

 

gennaro sangiuliano foto di bacco (2)

Si respira una certa voglia di rivalsa, nelle sale dell'hotel Quirinale, a Roma, dove si inaugurano gli «Stati generali della cultura nazionale». Non organizzati dal ministero della Cultura - si assicura più volte -, anche se sul palco, nel corso della giornata, sale mezzo ministero della Cultura, compreso lo stesso ministro Gennaro Sangiuliano. E poi collaboratori, sottosegretari, amici, ma anche sindaci e assessori alla Cultura, giornalisti, uomini di cinema e teatro. Decine di ospiti, solo sette donne.

 

L'obiettivo, dichiarato già nel titolo della kermesse, è «pensare l'immaginario italiano». Di per sé curioso, nota l'autore televisivo Pier Francesco Pingitore, presente in sala, «visto che l'immaginario è una dimensione dello spirito». Ma per Sangiuliano la direzione è chiara, serve una «rivendicazione dell'identità, del nostro passato, ma anche del futuro».

pierfrancesco pingitore foto di bacco

 

E seppure promette di lavorare per una «coesistenza, con pari dignità» tra le varie culture politiche, per «ricomporre la frattura» tra il mondo intellettuale progressista e quello conservatore, dall'altra parte accusa «una parte del mainstream che ha ritenuto che una certa tipologia di cultura e di pensiero non debba avere diritto di cittadinanza». E ancora, si scaglia contro quelli che lo scrittore e filosofo francese Alain De Benoit «definisce efficacemente "giornalisti poliziotti"».

 

Insomma, quelli che - cita Sangiuliano - «nel nome di verità assolute e mai verificate si impegnano quotidianamente nella caccia all'eretico, nel mettere all'indice chiunque abbia un pensiero diverso dal loro, impegnati nel rogo delle idee appena discordanti. Non bruciano i libri in piazza, ma lo farebbero se potessero». Ecco, lo spirito di rivalsa che aleggia in sala. C'è qualcosa da riconquistare, rivendicare, combattendo: «Tra le missioni del conservatore - dice il ministro della Cultura - c'è quella di riaffermare la libertà e la pluralità delle idee, contro il monolite del politicamente corretto».

 

(...)

 

federico mollicone foto di bacco (2)

E poi nuove iniziative, dalla Capitale italiana dell'arte contemporanea ai nuovi finanziamenti per le rievocazioni storiche nei borghi d'Italia, fino al Fondo nazionale per lo spettacolo, che però oltre ai soldi dovrà avere anche nuove commissioni di valutazione, uno di quei feudi di potere di cui parlava Mollicone. «Le maggioranze di sinistra - dice l'esponente di FdI - hanno colpevolmente dimenticato la cultura di destra. Per rovesciare questa spirale negativa, c'è bisogno di una cultura conservatrice, una rivoluzione dolce».

 

Rivoluzione che passerà anche dal rapporto con le nuove tecnologie. Come ChatGpt, che va «regolamentata, non demonizzata», dice Mollicone. O nel rapporto con le grandi piattaforme, a volte conflittuale come quello tra Meta, l'universo di Zuckerberg, e la Siae, che difende il diritto d'autore degli artisti italiani, di cui si sta occupando il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi. «Non finiamo nella trappola - avverte Mollicone - di chi vuole chiudere i conservatori nel recinto di chi vuole solo preservare il passato».

gennaro sangiuliano foto di bacco (1)federico mollicone foto di bacco (1)

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