cecilia sala mohammad abedini khamenei pezeshkian

IL DIALOGO SUL NUCLEARE E L’ALLENTAMENTO DELLE SANZIONI: L’IRAN HA MOLTO DA GUADAGNARE DAI BUONI RAPPORTI CON L’ITALIA – IL PRESIDENTE, IL “MODERATO” PEZESHKIAN, DEVE FARE I CONTI CON UNA DURISSIMA CRISI  ECONOMICA, CHE HA COSTRETTO IL PAESE, TERZO AL MONDO PER RISERVE DI PETROLIO, A ORDINARE IL BLACKOUT. E POI C’È IL CAOS ESTERNO: L’ASSE DELLA “RESISTENZA” CONTRO ISRAELE, FORAGGIATO DA TEHERAN, È STATO DECIMATO DALLO STATO EBRAICO – IN CAMBIO DELLA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA, L’ITALIA AVREBBE PROMESSO LA NON ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’INGEGNERE MOHAMMAD ABEDINI…

 

 

1. UNA SPONDA CON L’ITALIA E GLI EUROPEI: ECCO PERCHÉ TEHERAN HA ACCETTATO LA SVOLTA SUL CASO SALA

mahmoud pezeshkian foto lapresse

Estratto dell’articolo di Gabriella Colarusso per www.repubblica.it

https://www.repubblica.it/esteri/2025/01/08/news/sala_governo_pezeshkian_servizi_sicurezza-423925192/?ref=RHEX-BG-P1-S6-T1

 

Con il rischio di trovarsi al centro di una tempesta perfetta, tra la crisi del petrolio e le pressioni israeliane per un attacco contro i siti nucleari, il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha provato a disinnescare almeno una delle mine piazzate sulla strada del suo governo, in carica da soli 5 mesi: l’arresto della giornalista italiana Cecilia Sala, che aveva aperto un caso diplomatico con l’Italia.

 

cecilia sala con giorgia meloni dopo l atterraggio a ciampino

La portavoce dell’esecutivo, Fatemeh Mohajerani, ieri aveva detto che il fermo della reporter «non è stato una ritorsione» per l’arresto dell’ingegnere Abedini Najafabadi, concetto ribadito due giorni fa anche dal ministero degli Esteri guidato da Abbas Araghchi .

 

Mohajerani aveva fatto appello «alla saggezza della magistratura» iraniana affinché la «questione venisse risolta rapidamente», e aveva parlato del lavoro che «l’apparato diplomatico» stava portando avanti per chiudere in fretta il caso […].

 

A Teheran, gli osservatori più attenti delle dinamiche interne al sistema concordano nel sostenere che il governo non fosse stato avvertito dell’arresto di Sala, che il presidente Pezeshkian ha reagito con durezza alla notizia e che il caso dimostra che pezzi di apparato seguono agende diverse.

 

Pezeshkian […] ha due crisi simultanee da gestire. La prima è interna: il rial ha perso il 35% del suo valore in sei mesi. Nelle scorse settimane, il governo ha dovuto ordinare blackout di scuole, uffici e industrie per via della crisi energetica […] nel Paese terzo al mondo per riserve di petrolio e gas naturale. Presto l’esecutivo potrebbe essere anche costretto ad aumentare i prezzi dei carburanti, una mossa che in passato ha causato proteste diffuse.

 

Mohammad Abedini najafabadi

L’altro fronte è quello esterno. Da quando si è insediato, a giugno, Pezeshkian si è trovato di fronte un mondo mutato. Il giorno del suo giuramento, gli israeliani hanno ammazzato il capo di Hamas Haniyeh in un edificio governativo a Teheran, sotto gli occhi dell’intelligence. Di lì, l’escalation è stata costante […]. Tra dodici giorni, alla Casa Bianca si insedierà Trump, che durante il suo primo mandato adottò una politica di massima pressione economica contro l’Iran e ordinò l’uccisione del suo stratega più arguto e influente, il generale Qassem Soleimani.

 

Israele preme per «neutralizzare» la minaccia del nucleare iraniano, Trump dovrà scegliere come, se «con i negoziati o ordinando uno strike militare», scrive […] Axios […]. «Diversi consiglieri di Trump ammettono in privato che il programma iraniano è ormai così avanzato che la strategia (della massima pressione, ndr) potrebbe non essere efficace. Ciò rende l’opzione militare una possibilità concreta».

 

khamenei, pezeshkian e i vertici dell iran pregano per nasrallah

[…]  Lunedì prossimo gli iraniani incontreranno a Ginevra i rappresentanti dell’E3, Germania, Regno Unito e Francia, per discutere di nucleare. L’obiettivo è la ripresa dei negoziati con l’Ue e l’America, ma per portare il confronto sul piano della diplomazia Teheran ha bisogno di alleati in Europa, di Paesi storicamente non ostili come l’Italia.

 

2. ABEDINI MAI NEGLI USA E LA SCADENZA DEL 20 GENNAIO: COSA C'È DIETRO LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA

Estratto dell’articolo di Giovanni Bianconi per www.corriere.it

 

CECILIA SALA ABBRACCIA Daniele Raineri A CIAMPINO

L’accelerazione che ha portato alla liberazione di Cecilia Sala prima di quanto tutti (o quasi) avevano preventivato, non cancella la materia e la moneta dello scambio: la giornalista italiana è stata rilasciata dal carcere di Evin, a Teheran, dov’è rimasta chiusa 21 giorni, in cambio della garanzia che il trentottenne ingegnere iraniano Mohammad Abedini-Najafabani, arrestato a Malpensa il 16 dicembre e tuttora detenuto in attesa di estradizione negli Stati Uniti, non sarà consegnato agli americani.

 

Nonostante tutte le smentite iraniane (e quelle collegate delle autorità italiane), il collegamento tra le due vicende è rimasto fino alla conclusione del caso; definitiva per quanto riguarda la reporter che sta tornando a casa, non ancora per Abedini.

Mohammad Javad Zarif - Masoud Pezeshkian

 

Il destino del cosiddetto «uomo dei droni», accusato dagli Usa di associazione per delinquere e terrorismo, resta ancora formalmente appeso alla decisione dei giudici della corte d’appello di Milano, che il prossimo 15 gennaio si riuniranno per decidere se concedergli o meno gli arresti domiciliari, in attesa che da oltreoceano arrivi tutta la documentazione necessaria a provvedere sull’estradizione. E a meno di colpi di scena (sempre possibili in questa storia, come s’è visto nelle ultime ore), solo dopo quella data si capirà l’epilogo sul lato delle richieste iraniane.

 

cecilia sala a ciampino con antonio tajani e giorgia meloni e roberto gualtieri

Se i giudici gli daranno la possibilità di trascorrere la custodia cautelare nell’appartamento milanese trovato dal suo avvocato, allora si potrà anche attendere la successiva decisione sulla consegna agli Usa; se invece dovesse arrivare il «no» sollecitato dalla Procura generale, allora potrebbe intervenire subito il ministro della Giustizia, con il suo potere di revocare l’arresto e liberare immediatamente il detenuto. Facendo decadere il resto del procedimento.

 

In ogni caso tutto dovrebbe avvenire […] entro il 20 gennaio. Una data cruciale, perché quel giorno è fissato il cambio della guardia alla guida degli Stati Uniti, dall’amministrazione di Joe Biden a quella di Donald Trump. […]

 

CECILIA SALA ABBRACCIA IL COMPAGNO DANIELE RAINERI APPENA ATTERRATA A CIAMPINO

L’alleato americano, per aver chiesto e ottenuto l’arresto di Abedini, è stato infatti prima la causa della cattura di Cecilia Sala e poi il terzo incomodo nella trattativa tra Roma e Teheran per liberarla. Con la doppia necessità, per il governo italiano, di chiudere il caso prima dell’insediamento di Trump e di mantenere buoni rapporti con Washington. Indipendentemente dal nome del presidente in carica.

CECILIA SALA ABBRACCIA IL COMPAGNO DANIELE RAINERI APPENA ATTERRATA A CIAMPINO CECILIA SALA ABBRACCIA IL COMPAGNO DANIELE RAINERI APPENA ATTERRATA A CIAMPINO LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA SUI GIORNALI INTERNAZIONALIMohammad Abedini najafabadiMohammad Abedini najafabadiCECILIA SALA ABBRACCIA DANIELE RAINERI APPENA ATTERRATA A CIAMPINOMassoud Pezeshkian 4

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann mirja cartia dasiero theodore kyriakou

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”