1. A “DOMENICA IN” L‘AMARA VERITA’ SU ENRICHETTO IL CHIERICHETTO: LETTA PORTA SFIGA! 2. ARRIVA LETTANIPOTE IN RAI ED È SUBITO TCC, LA MITICA TELEVISIONE CENTRALE COREANA CHE ALLIETA I SUOI SPETTATORI CON DOCUMENTARI SU KIM JONG-IL E KIM IL-SUNG. UN ADORANTE GILETTI (DI BACCALÀ) CELEBRA LE LARGHE INTESE PALLONARE MANDANDO IN ONDA UN VIDEOMESSAGGIO DEI GIOCATORI ROSSONERI CHE AUGURANO “BUON LAVORO” AL CARO LEADER, TIFOSO DEL MILAN. SEGUE LA CONSEGNA DI UNA MAGLIETTA AUTOGRAFATA DI MONTOLIVO. E ZAC, IN MENO DI DIECI MINUTI, MONTOLIVO VIENE ESPULSO 3. LA FRITTATA È FATTA. IL DATO POLITICO, FATTUALE, INCONTROVERTIBILE E A QUESTO PUNTO EVIDENTE A MILIONI DI TELESPETTATORI È UNO SOLO: ENRICO LETTA PORTA SFIGA 4. E ORA VEDIAMO COME SI COMPORTANO I GIORNALONI DI FRONTE A UNA STORIA DEL GENERE

a cura di COLIN WARD (Special Guest: Pippo il Patriota)

1 - L‘AMARA VERITA' SU LETTANIPOTE
Aspenio Letta arriva a "Domenica in" poco dopo l'inizio delle partite di calcio ed è subito Tcc, la mitica Televisione centrale coreana che allieta i suoi spettatori con documentari su Kim Jong-il e Kim Il-sung. Visto che il nostro premierino è un grande tifoso del Milan, un adorante Massimo Giletti celebra le larghe intese pallonare mandando in onda un videomessaggio dei giocatori rossoneri che augurano "buon lavoro" al caro leader.

Segue la consegna di un gradito omaggio spedito dall'altro caro leader Berlusconi Silvio, ovvero una maglietta autografata di Riccardo Montolivo. Lettanipote la mostra tutto soddisfatto alle telecamere e zac, in meno di dieci minuti, Montolivo viene espulso.
La frittata è fatta. Il dato politico, fattuale, incontrovertibile e a questo punto evidente a milioni di telespettatori è uno solo: Enrico Letta porta sfiga.

E ora vediamo come si comportano oggi i giornaloni di Lor signori di fronte a una storia del genere. Storia minore, certo, ma dalla quale è possibile apprezzare come si lavora nelle redazioni imbolsite. Interviste a Montolivo? Ma figuriamoci, siamo gente seria. Qualche corsivetto spiritoso? Non sia mai, la Stabilità potrebbe risentirne. Cominciamo dal Corriere delle banche, che in pieno stile Agenzia Stefani pubblica a pagina 10 una foto di Giletti e Lettanipote che mostrano la maglietta di Montolivo.

Titolo: "E in regalo la maglia con le firme dei giocatori del Milan". Didascalia: "Massimo Giletti consegna la maglia di Riccardo Montolivo con le firme dei giocatori del Milan a Enrico Letta , tifoso rossonero, durante Domenica In. L'omaggio è stato preceduto da un video in cui Montolivo augurava ‘in bocca al lupo e buon lavoro' al premier. Secca replica di Letta alla domanda di Giletti se tifasse per Galliani o per Barbara Berlusconi al vertice del club: ‘Non metto becco, deciderà Berlusconi". Per sapere che Montolivo è stato praticamente cacciato dall'arbitro (un grillino?) in tempo reale bisogna scrutare i tabellini di pagina 34.

Sulla Stampa di Mariopio Calabresi, la foto della maglietta regalata al caro Premier viene pubblicata nelle pagine politiche con appropriata didascalia di regime: "Il premier. Massimo Giletti ha regalato una maglia del Milan a Enrico Letta, tifoso rossonero" (p. 8). Idem sul Messaggero, che si guarda bene anche solo dal registrare che Montolivo s'è beccato un cartellino rosso (p. 3). A Repubblica almeno fanno i giornalisti, con la foto di Giletti e Letta che viene affiancata a quella dell'espulsione di Montolivo (p. 3).
Il servilismo è l'oppio dell'Italia, ma leccare il culo porta sfiga.

2 - SPOSTANDO RENZIE SEMPRE PIU' IN LA'
Il derby Lettanipote-Renzie è in pieno svolgimento e il Corriere di don Flebuccio de Bortoli lo sa bene: "Epifani: per il governo potrà correre anche Letta. Il segretario: non c'è solo il vincitore delle primarie. Il presidente del Consiglio sarà ai gazebo. I suoi: sarà difficile però che scelga Matteo".

"Ma Renzi pensa che il premier punti a un futuro in Europa" (p. 10). E infatti la Repubblica dei renziani racconta: "Enrico vuole un anno di armistizio. ‘Poi sceglieremo senza farci del male'. Nel futuro del premier anche la chance della presidenza Ue". Nell'articolo di Goffredo De Marchis si arriva addirittura a ipotizzare che Lettanipote voglia arrivare al 2016, quando compirà i cinquant'anni che sono necessari per candidarsi al Quirinale. Magari, nel frattempo. Montolivo gli può mandare una veduta del Colle.

Sul Messaggero, voci baldanzose dal fronte del Rottam'attore: "Matteo non teme l'accerchiamento, punta tutto sull'investitura popolare. I fedelissimi: eravamo preparati all'attacco finale. L'importante è andare avanti e vincere le primarie. La paura del sindaco è gestire il partito rischiando di perdere il profilo di rottamatore dell'establishment" (p. 7).

2 - NANO DECADENCE
Solita tarantella anche in casa Piddielle, ma questa volta con toni più tragici. "Berlusconi minaccia le colombe: ‘Ricordatevi che fine ha fatto Fini". E Angelino Alfanayev mette le mani avanti: "Frugano nel mio privato, ora basta'. Il J'accuse di Angelino al Cavaliere nella telefonata preludio della scissione. E il leader prepara un monologo al Consiglio nazionale. Gianni Letta ha proposto invano il rinvio del Consiglio nazionale: ‘Così si va al massacro'.

Berlusconi punta alla crisi prima che la Consulta si pronunci sul Porcellum" (Repubblica, pp. 6-7). Sulla Stampa, il retroscena di Ugo Magri: "E Angelino s'infuria. ‘Presidente, non mi farò uccidere dai suoi killer'. Voci su un'inchiesta dei giornali berlusconiani. ‘Ma io non temo il metodo Boffo'. Un giornalista berlusconiano cercava informazioni sulla vita del segretario" (p. 7).

Sul Giornale, comunque, oggi niente "fango" sull'immacolato Angelino. Ma Alessandro Sallustioni lo seppellisce ugualmente, paragonandolo a quei figli che convincono l'anziano genitore ad andare all'ospizio, promettendogli che "è meglio per lui" e che gli porteranno i pasticcini ogni domenica. Salvo andare a sciare già al terzo week-end, dopo che hanno piazzato il colpo e incamerato conti correnti e case (p. 1). Molto divertente anche il ritratto di Ciquito Cicchitto scritto da Perna con la solita micidiale leggerezza (p. 4). Altro che "metodo Boffo".

3 - SIAMO UNO STATO DI NECESSITA'
Nella speranza che Fabio Fazio non gli regali una bandiera dell'Unione Europea, Aspenio Letta si prepara alla difesa della legge di stabilità. A Repubblica mostrano preoccupazione: "Tutti contro la legge di stabilità. Imprese deluse, sindacati in sciopero. Letta: no all'Imu, tassa sulle banche. Epifani: manca l'anima. Alfano: privatizzare le spiagge" (p. 2). Ma poi la realtà è quella che piomba giù da Bruxelles, e ci si può solo adeguare: "L'Europa blinda la manovra. ‘Promossa, non va più cambiata'. Dalla Commissione Ue ok a 3 miliardi di investimenti extra. Cuneo fiscale, gli sgravi potrebbero andare in busta paga in una sola tranche" (p. 3).

La Stampa tira fuori dati sulla diseguaglianza delle pensioni e forse prepara il campo a qualche mossa di Aspenio: "Le pensioni d'oro costano 45 miliardi. Meno di un milione di italiani (il 5%) ritirati dal lavoro guadagnano quasi quanto i 7,3 milioni più poveri" (p. 9). Sul Messaggero di Calta-banchiere, l'marezza degli istituti di credito traditi dal loro governino: "Banche spiazzate dal Tesoro. La rivalutazione slitta al 2014. Impossibile far arrivare il gettito dell'operazione Bankitalia nel 2013, ma resta l'obiettivo di chiudere presto" (p. 2).

4 - MA FACCE RIDE!
Non si sa ridere i piangere per questo pezzo di Repubblica: "Servizi e controlli, accordo sulla privacy. Dopo il Datagate, Garante e Dis firmano a Palazzo Chigi per evitare abusi" (Repubblica, p. 16).

E a proposito di Grandi Recchie, ecco sul Corrierone la foto della tenda "a prova di intercettazioni dove Obama si chiude a telefonare" (p. 15). Anche in Italia ne abbiamo una, ma pare se ne fosse occupato Bertolaso.

5 - BENVENUTI ALLA BPM, BANCA POPOLARE DI MINCIONE
Su Affari&Sfiganza di Repubblica (p. 6), Vittoria Puledda racconta un personaggio sul quale ha acceso un faro anche questo modesto sito. "Il banchiere Popolare da Pomezia alla City. Soci e affari di Raffaele Mincione. Le foto lo ritraggono quasi sempre in smoking. Gli si attribuiscono love story con donne famose del jet set. La sua ascesa, i dubbi sulle origini dei suoi capitali. Le società offshore, i trust e il ruolo di Lamberto Dini. Ora la sfida dentro Bpm". Ne sentiremo ancora parlare. Garantito.

6 - NON E' UN PAESE PER GIOVANI
Alberto Statera sistema da par suo i nostri vecchi boiardi, in lotta il rinnovo delle loro rispettabili poltrone. "Una corte di anziani plurimilionari nati nel dopoguerra si appresta a garantirsi anche una ‘quarta età' da magnati nelle grandi imprese e negli enti pubblici, ma anche in posizioni di vertice da favola private o semiprivate". Segue carrellata di ritrattini al vetriolo per Paoletto Scaroni, Fulvio Conti, Franco Bernabè, Massimo Sarmi, Vito Riggio, Lamberto Dini, Giovanni Bazoli e Giuseppe Guzzetti (Affari&Sfiganza di Repubblica, p. 5).

7 - A COSA SERVONO I GIORNALI
Il Corriere Economia apparecchia oggi su due pagine una mega-inchiesta sull'auto: "Ripartenza europea. Perché l'Italia (non) ingrana. L'Italia soffre. L'Europa comincia a sorridere". La Fiat è citata solo perché "Renault-Nissan è l'unica alleanza che regge oltre alla collaudata Fiat-Chrysler". Come se l'industria automotive in Italia non fosse solo Fiat. E' questa la reazione dei valorosi cronisti del Corriere a Kaki Elkann che gli ha venduto via Solferino?

8 - FREE MARCHETT
Non sappiamo se esista ancora l'Ordine dei giornalisti, ma in caso affermativo farebbe bene a dare un'occhiata a pagina 23 della Stampa di oggi. Titolo: "Carne italiana doc per la pasta Buitoni. Tortellini e ravioli". Illustrato da una bella foto del prodotto con degna didascalia: "Ravioli al brasato Buitoni". Poi si lamentano che la gente non li stima (i giornalisti, non i ravioli).

9 - ULTIME DA UN POST-PAESE
Qualcuno avverta Bobo Maroni e gli altri cultori della militarizzazione degli stadi che i tifosi della Nocerina che ieri hanno impedito che si giocasse a Salerno hanno tutti la tessera del tifoso.

colinward@autistici.org

 

MASSIMO GILETTI REGALA LA MAGLIETTA DI MONTOLIVO A ENRICO LETTAMASSIMO GILETTI REGALA LA MAGLIETTA DI MONTOLIVO A ENRICO LETTAADRIANO GALLIANIGalliani e Barbara Berlusconi allo stadio durante Barcellona Milan FOTO GALLIANI BARBARA BERLUSCONImontolivo matteo renzi lingua BERLUSCONI E ALFANO AL QUIRINALE FOTO LAPRESSEAlessandro Sallusti Fabrizio Cicchitto obama-tendaRaffaele MincioneFulvio Conti Franco BernabèMASSIMO SARMI BOBO MARONI

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