CHE BELLA PANZETT’ CHE TIENI! DOPO GLI SBERLEFFI DURANTE LO STREAMING CON I GRILLINI, PER LA PANZA IN VISTA, RENZI SI METTE A DIETA - PITTIBIMBO SA CHE PER IL CONSENSO CONTA L'ESTETICA (MA SENZA COTICA)

Wanda Marra per il “Fatto quotidiano”

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Sta in un angolo, Matteo Renzi, durante lo streaming con i Cinque Stelle. Si agita, si allunga sulla sedia, poi si tira su. Jeans e camicia bianca, lo schermo mostra impietosamente la pancia. A un certo punto viene raggiunto dal portavoce-spin doctor, Filippo Sensi. Poi, guarda lo smartphone. Avvertimenti.

 

Con aria noncurante, prende la giacchetta di lino blù, tendente all’elettrico, fino a quel momento appoggiata dietro di lui. E se la mette. Cosa è successo? Lo confessa lui stesso, rispondendo a Di Maio: “Mi arrampico sugli specchi? Veramente non mi posso arrampicare. Sto ricevendo un sacco di messaggi di gente che mi dice che sono ingrassato. Ho dovuto rimettere la giacca!”.

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In effetti, i commenti, pubblici e privati degli spettatori, sono piuttosto unanimi. “@matteorenzi la tua panza impalla la telecamera!”, il tweet più gettonato (e ritwittato con soddisfazione da Grillo). Ma l’sms decisivo è di Gaia Tortora, come rivela ieri Alfonso Signorini: “È giusto che io sveli finalmente in modo ufficiale chi ha mandato ieri l’sms al nostro Presidente del Consiglio dicendogli ‘Copriti che ti sei inchiattito’”.

 

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Per Renzi è stata un po’ come la voce della coscienza: la forma fisica è sempre stata un cruccio. Alto e allampanato, quando a 19 anni sbancò la Ruota della Fortuna di Mike Bongiorno, tendente al rotondo da presidente della Provincia di Firenze. Vestito di marrone classico, le foto dell’epoca ritraggono un politico meno glam. Poi, da Sindaco di Firenze ha avuto fasi alterne.

 

E il momento di massima forma si ricorda durante le primarie del 2012, contro Bersani. Quando jeans attillati (allora della taglia giusta) e camicia bianca, scendeva dal camper perennemente abbronzato e con un fisico decisamente atletico. Le deputate democratiche che allora non lo conoscevano di persona e che dovevano odiarlo per “contratto” politico,commentavano: “Ma com’è ‘sto Renzi da vicino? Sembra bonazzo”.

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 Quella forma smagliante, però, non l’ha più recuperata. La scorsa estate veniva paparazzato nel giardino di casa sua, o seduto a prua di una barca, con la pancetta in evidenza. L’arrivo a Palazzo Chigi è stato disastroso. Lui lo sa, e non ha perso occasione, sia una conferenza stampa a Palazzo Chigi, o un’iniziativa elettorale per le europee di rimarcarlo: “Io sono grasso...”, l’osservazione buttata lì en passant, con un sorriso sghembo, mezzo colpevole. E lo sguardo attento, alla ricerca di un’agognata smentita. “A forza di metterci la faccia, a Renzi è scomparso il collo”, twittava l’8 luglio Alessandra esse, riferendosi al doppio mento. E lui, punto sul vivo, prometteva: “vero, ma adesso dimagrisco”.

 

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Chiunque abbia avuto a che fare con Matteo, sa bene che è tutta la vita che ci prova. Di diete ne ha iniziate decine, di tutti i tipi. A un certo punto, gli avevano proibito il pane. Poi, gli hanno tolto d’imperio tutti i carboidrati. In un’altra fase, mangiava solo prosciutto e mozzarella.

 

Ma la rigidità e la disciplina - almeno intese in senso tradizionale - non sono il suo forte. Gli eccessi in campo alimentare si sprecano. Per carità, niente di troppo ricercato. Ma di certo, calorico. E dunque, coca cola a litri, come se piovesse, e gelati “Duetto”, uno dopo l’altro. Vera passione la pizza margherita. Al “Far West” di Pontassieve se lo ricordano arrivare di sera tardi e divorarne due. Ora, viene avvistato con regolarità il sottosegretario Luca Lotti arrivare a Palazzo Chigi con i cartoni a notte fonda.

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Non a caso Renzi aveva ingaggiato una battaglia con la scorta per andare a correre. Persa. Finiti anche i tempi del calcetto “regolare”. Non gli resta che la cyclette, doverosamente collocata a Palazzo Chigi. Ma non è che lo diverta poi tanto.

RENZI DA CHI SENZA MAGLIETTARENZI DA CHI SENZA MAGLIETTA

Tormentone nazionalpopolare garantito. Ieri il nutrizionista Migliaccio si sentiva in obbligo di fornire dei consigli: “Il nostro premier deve continuare a essere quello che è: una persona con lo spirito da boy scout, quindi sano”.

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