
È LECITO COLPIRE DEGLI SCIENZIATI, NON DEI MILITARI, ANCHE SE LAVORANO PER UNA DITTATURA? – L’OPERAZIONE CON CUI NETANYAHU HA ORDINATO DI TAGLIARE LA TESTA AL PROGRAMMA NUCLEARE IRANIANO, FACENDO UCCIDERE 9 SCIENZIATI, RIPORTA ALLA MENTE IL DILEMMA PRESENTE NEL FILM “THE CATCHER WAS A SPY”: UCCIDERE O NON UCCIDERE HEISENBERG, PADRE DELLA FISICA QUANTISTICA E NUMERO UNO DEL PROGRAMMA NUCLEARE NAZISTA? - LO STESSO ALBERT EINSTEIN DOPO HIROSHIMA E NAGASAKI DISSE CHE SE AVESSE SAPUTO COME SAREBBE ANDATA A FINIRE INVECE DELLO SCIENZIATO AVREBBE FATTO L’OROLOGIAIO...
Massimo Sideri per il “Corriere della Sera” - Estratti
L’operazione con cui Benjamin Netanyahu ha ordinato di tagliare «la testa» al programma nucleare iraniano, facendo uccidere nove scienziati, solleva una domanda che appare paradossale: era lecito colpire degli scienziati, non dei militari, anche se lavoravano per un programma nemico e per una dittatura?
Non è la prima volta che accade. Nel film The catcher was a spy , sebbene con qualche nota romanzata, si racconta del dilemma dei dilemmi: uccidere o non uccidere Heisenberg, scienziato monumentale (padre della fisica quantistica) ma anche numero uno del programma nucleare nazista?
I servizi segreti Usa mandarono il giocatore di baseball Moe Berg, un poliglotta cervellone, a cercare di parlargli. Berg, presumibilmente su indicazione di Fermi, si incontrò a Roma con Edoardo Amaldi. Non sapremo mai cosa accadde tra Berg e Heisenberg: il programma nucleare nazista era su una strada sbagliata avendo gli scienziati tedeschi puntato sull’acqua pesante? Lo stesso Heisenberg, che amava la Germania, si era spinto fino a metterci un po’ di sabbia nel motore?
Gli storici non sono concordi.
(...)
E dei rimorsi, anche quando sono dalla parte giusta. Lo stesso Albert Einstein — che aveva inviato con Leò Szilàrd una lettera nel 1939 a Franklin D. Roosevelt per spingerlo a sviluppare un programma atomico militare — dopo Hiroshima e Nagasaki disse che se avesse saputo come sarebbe andata a finire invece dello scienziato avrebbe fatto l’orologiaio. Il dilemma è destinato a rimanere appeso alle coscienze.