IL TEATRINO DEL GOVERNO, TRA RIPICCHE E SCAZZI, CONTINUA: ALLA FINE, IL POTERE SISTEMA SEMPRE TUTTO – SUL DECRETO ARMI QUEL PACIFINTO DI SALVINI CONTINUA A RIPETERE: “A ME INTERESSA CHE SI PARLI DI DIFESA E NON SOLO DI OFFESA, E SI PARLI DI CIVILI E NON SOLO DI MILITARI”. MA ALLA FINE LA LEGA DOVRÀ CEDERE E IL TESTO, CHE SARÀ APPROVATO IN CONSIGLIO DEI MINISTRI IL 29 DICEMBRE, CONFERMERÀ L’INVIO DI ARMI ALL’UCRAINA ANCHE NEL 2026 – IL CARROCCIO OTTIENE MODIFICHE SUL “SUPPORTO CIVILE” – LA STILETTATA DELLA DUCETTA AL VICEPREMIER: “NON HO MAI ACCETTATO L'IDEA DI CHI CONTRAPPONE IL PACIFISMO ALLE FORZE ARMATE”
SALVINI, DL UCRAINA? MI INTERESSA SIA DIVERSO DAGLI ANNI PASSATI
GIORGIA MELONI - MATTEO SALVINI - CAMERA DEI DEPUTATI - FOTO LAPRESSE
(ANSA) - ROMA, 23 DIC - "Una cosa per volta, a me interessa che sia diverso dagli anni passati e che si parli di difesa e non solo di offesa, e si parli di civili e non solo di militari". Lo ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini interpellato sul decreto Ucraina a margine dei lavori sulla manovra in Senato.
DECRETO ARMI VERSO L'OK RESTANO GLI AIUTI MILITARI
Estratto dell’articolo di Gabriella Cerami per “la Repubblica”
La Lega riesce a piantare alcuni suoi paletti ma l'Italia nel 2026 continuerà, come fatto finora, a inviare armi in Ucraina.
Il decreto è da limare, motivo per cui, complici anche le assenze ieri dei ministri Guido Crosetto e Antonio Tajani, il testo sarà approvato durante il prossimo Consiglio dei ministri, quello del 29 dicembre. In extremis.
matteo salvini atreju 2025 foto lapresse
Il partito di Matteo Salvini, finito in minoranza, ha dovuto rivedere le sue pretese e la sua linea intransigente collocata sul "no" all'invio di nuovi aiuti. Vanta però di aver ottenuto «discontinuità» rispetto al passato.
«Cambierà la premessa del nuovo decreto, sarà specificato che adesso sono in corso negoziati di pace», spiega il senatore Claudio Borghi, che fa anche parte del Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica che conosce nei dettagli quali armi l'Italia manda in Ucraina e i costi. Dati coperti da segreto di Stato.
Guido Crosetto con i militari italiani della missione unifil in libano
Inoltre sarà potenziata la parte che riguarda l'invio di mezzi logistici ad uso civile, sanitario e in difesa di donne e bambini. Altra richiesta di Salvini.
[…] La Lega sostiene che, secondo l'accordo raggiunto, non ci saranno armi a lungo raggio, ma non è comunque il decreto lo strumento preposto a stabilirlo. Che la strada sarebbe stata questa lo si era capito anche dalle parole di Giorgia Meloni, in visita ieri al Comando operativo di vertice interforze, che sono da leggere alla luce dello scontro che si è consumato all'interno della maggioranza.
Guido Crosetto con i militari italiani della missione unifil in libano
La premier è tornata sul concetto di deterrenza come strumento indispensabile per la pace: «Non ho mai accettato l'idea di chi contrappone il pacifismo alle forze armate», insiste, citando ancora, come già ha fatto più volte il si vis pacem para bellum, "chi vuole la pace prepari la guerra" di Publio Vegezio Renato: «Il suo non è, come molti pensano, un messaggio bellicista, tutt'altro, è un messaggio pragmatico». [...]
Incontrando i militari italiani in Libano il ministro della Difesa ha rassicurato sui tempi. In un primo momento si riteneva che il decreto potesse essere approvato ieri, ma i tempi non sono ancora maturi, anche se «fare il decreto per il 2026 l'1 dicembre o il 29 non cambia nulla, perché un decreto legge entra immediatamente in vigore e ci basta che lo sia l'1 gennaio», chiarisce Crosetto. [...]
Guido Crosetto con i militari italiani della missione unifil in libano
Guido Crosetto con i militari italiani della missione unifil in libano