vladimir putin recep tayyip erdogan luigi di maio anthony blinken libia

ERDOGAN PASSA ALL’INCASSO - IL SULTANO TURCO HA DIFESO TRIPOLI DALL’ASSALTO DI HAFTAR E ORA PUNTA A COSTRUIRE UNA PARTNERSHIP ECONOMICA, INSIEME ALLA CONFERMA DELL’INTESA SULLO SFRUTTAMENTO DELLE RISORSE MARITTIME NEL MEDITERRANEO - IERI IL GOVERNO LIBICO È ANDATO A BACIARGLI LA PANTOFOLA, MENTRE DI MAIO INCASSA LA PROMESSA DI UN AIUTO DAGLI USA PER FAR USCIRE DAL PAESE I RUSSI E TURCHI (NON SARÀ TROPPO TARDI?)

recep tayyip erdogan

1 – ERDOGAN INCASSA GLI ACCORDI CON TRIPOLI E GAREGGIA CON L'ITALIA

Monica Ricci Sargentini per il "Corriere della Sera"

 

La Turchia segna un punto a suo favore nella partita per la ricostruzione in Libia. Ad Ankara ieri è arrivato l' intero governo di Tripoli. Oltre al nuovo premier Abdel Hamid Dabaiba ci sono 14 ministri, 5 vicepremier, il capo di stato maggiore, generale Mohammed al-Haddad, e una sfilza di alti funzionari.

 

Erdogan Fayez al-Sarraj

Dopo aver difeso la capitale libica dall' assalto del generale della Cirenaica Khalifa Haftar, Erdogan ora punta ad una solida partnership economica oltre alla conferma dell' intesa sullo sfruttamento delle risorse marittime nel Mediterraneo, siglata nel 2019 con l' allora premier Al-Sarraj e fortemente contestata dagli altri attori della regione, dalla Grecia all' Egitto.

 

mario draghi in libia

Dopo i colloqui istituzionali oggi sarà la volta degli incontri con il mondo imprenditoriale turco che non vede l' ora di riprendere le commesse miliardarie interrotte dalla guerra.

Non è una buona notizia per l' Italia dopo gli attriti con Ankara sul Sofagate .

La spartizione turco russa delle libie - mappa limes

 

Una settimana fa il premier Mario Draghi aveva scelto Tripoli come prima trasferta internazionale per sostenere il processo di ricostruzione civile del Paese e recuperare le posizioni perdute rispetto a Russia e Turchia.

 

Dalla seconda metà del 2020 Ankara è diventata sempre più aggressiva nella sua politica internazionale. Nonostante gli appelli dell' Onu al ritiro delle truppe mercenarie dal Paese, ieri Erdogan ha ribadito il supporto militare alla Libia.

IL SOFAGATE VISTO DA OSHO

 

2 – DI MAIO INCASSA L'AIUTO DI BLINKEN SULLA LIBIA "VIA LE TRUPPE STRANIERE, LAVOREREMO INSIEME"

Francesco Semprini per "La Stampa"

 

Italia e Stati Uniti sono convinte della necessità di lavorare su una progressiva smobilitazione delle forze militari straniere in Libia, di ogni appartenenza e collocazione, al fine di rafforzare il cessate il fuoco e agevolare il processo di pacificazione e stabilizzazione del Paese.

KHALIFA HAFTAR SI AUTOPROCLAMA LEADER DELLA LIBIA 1

 

È quanto ha dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, alla luce del colloquio avuto nella mattinata di ieri con il collega americano Antony Blinken, appuntamento centrale della missione di due giorni a Washington del titolare della Farnesina, primo esponente di un governo straniero a recarsi di persona negli Usa per incontrare l' amministrazione di Joe Biden.

 

mario draghi in libia 5

«Condividiamo la preoccupazione per la presenza di forze straniere», spiega il capo della diplomazia italiana in riferimento alle truppe russe e turche. È anche su questa direttrice che si articola la rinnovata collaborazione tra Roma e Washington sul dossier libico «che si profila più forte», spiega Di Maio e pertanto strategica per accelerare «il processo di unificazione e stabilizzazione del Paese».

 

L' Italia da parte sua ha più volte auspicato maggiore partecipazione americana, in particolare a garanzia degli sforzi dell' esecutivo guidato da Mario Draghi volti a reinserirsi nella partita dominata negli ultimi due anni da Turchia e Russia, coi rispettivi presidi militari (più o meno ufficiali) nel Paese nordafricano.

PUTIN ERDOGAN

 

«Con Blinken abbiamo passato in rassegna i prossimi passi per un maggior coinvolgimento degli Stati Uniti», rende noto il titolare della Farnesina che dovrebbe abbracciare una serie di azioni sia politiche che economiche ma anche sul fronte della lotta al traffico di esseri umani, la sicurezza e la lotta al terrorismo.

 

PESCATORI SEQUESTRATI IN LIBIA 5

L' indicazione che emerge è di utilizzare i canali di confronto già sperimentati, come la conferenza di Berlino dove al tavolo dei colloqui si portano proposte concrete sui temi dello smantellamento delle milizie e il richiamo progressivo delle forze stranieri regolari e non, anche su impulso degli Stati Uniti.

 

PUTIN ERDOGAN

In questo senso c' è sintonia tra Italia e Usa ai cui rapporti storici (quest' anno si celebrano i 160 anni delle relazioni bilaterali) se ne aggiungono «di nuovi e sempre più forti per affrontare diverse sfide: dal cambiamento climatico al Mediterraneo, passando per l' Ucraina su cui vedremo nei prossimi giorni nuove opportunità di dialogo tra i leader europei e gli Stati Uniti».

 

Convinzione condivisa da Blinken secondo cui «la voce e la leadership dell' Italia sono cruciali in dossier condivisi, dalla Libia alla pandemia, dall' Afghanistan all' ambiente». Tema quest' ultimo su cui l' Italia sta pensando ad un inviato speciale mutuando il «modello John Kerry» presente per altro ai colloqui di ieri a Foggy Bottom.

abdul hamid mohammed dbeibah

 

Sul ritiro dall' Afghanistan il ministro è perentorio: «Siamo andati insieme, usciremo insieme», e un annuncio americano in questo senso è atteso nelle prossime settimane. Sul fronte della lotta alla pandemia infine sono stati individuati spunti di collaborazione grazie anche al colloquio che Di Maio ha avuto con Anthony Fauci.

 

Con l' immunologo della Casa Bianca e Blinken «abbiamo concordato sulla necessità di accelerare la campagna vaccinale, di organizzarci meglio come Occidente per fronteggiare la geopolitica dei vaccini dal quadrante orientale». La linea di Washington però è ferma: si punta a completare la vaccinazione degli americani prima di dare una mano all' Europa.

petrolio libia 2petrolio libia 1

Ultimi Dagoreport

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…