
IL GOVERNO NON GODE DI BUONA SALUTE: LA RESA DEI CONTI SUI VACCINI È SOLO RIMANDATA - IL RIFIUTO DEL MINISTRO SCHILLACI (FDI) ALL'INSERIMENTO DI DUE NO-VAX NEL COMITATO TECNICO DEL MINISTERO SUI VACCINI FOTOGRAFA L'ENNESIMA SPACCATURA DELLA MAGGIORANZA: LA PRESENZA DI PAOLO BELLANOVA ED EUGENIO SERRAVALLE ERA STATA "IMPOSTA" DA LEGA E FRATELLI D'ITALIA, MENTRE FORZA ITALIA SOSTIENE IL MINISTRO (E LA SCIENZA) - AL RICHIAMO ALL'ORDINE DI FAZZOLARI (''ATTO NON CONCORDATO CON PALAZZO CHIGI"), SCHILLACI HA RISPOSTO MINACCIANDO LE DIMISSIONI: SE NE RIPARLA A SETTEMBRE, ALLA RIPRESA DEI LAVORI, QUANDO SI DOVRÀ FORMARE UNA NUOVA LISTA DI COMPONENTI...
Estratto dell'articolo di Federico Capurso per "La Stampa"
ORAZIO SCHILLACI - FOTO LAPRESSE
Forse Orazio Schillaci è davvero «politicamente debole» come malignano in questi giorni nel centrodestra, perché è un "tecnico" e, dunque, è in balia dei partiti che lo hanno messo alla guida del ministero della Salute. Quasi pretendono che obbedisca. Al tempo stesso, però, proprio perché non deve rendere conto a un suo personale elettorato, da medico ed ex rettore universitario, deve pensare al momento in cui tornerà nel suo mondo di riferimento, una volta finita questa esperienza politica.
Così forse è più facile spiegare il motivo per cui, di fronte alla sollevazione della comunità scientifica per la presenza di due idoli dei No-vax nella commissione consultiva del suo ministero, che si sarebbe dovuta occupare proprio di vaccini, Schillaci ha deciso di mettersi di traverso a Lega e Fratelli d'Italia e di porre un veto.
Però, maledetta debolezza politica, il colpo di reni si è fermato a metà: il ministro non ha revocato i due nomi di riferimento dei No-vax, sostituendoli, ma ha sciolto l'intera commissione. Tutti e 22 i membri, a casa. In questo modo, in autunno, Lega e Fratelli d'Italia potranno tornare alla carica quando si dovrà formare una nuova lista di componenti. E così anche l'irritazione nei suoi confronti, arrivata fino alla premier Giorgia Meloni, si è potuta sgonfiare in fretta.
Nei due partiti di governo che con più forza hanno accarezzato in questi anni l'elettorato No-vax, i delusi aspettano solo di tornare dalle vacanze. «Ci faremo trovare pronti e attrezzati, quando si dovrà compilare la nuova lista di membri della commissione», viene fatto sapere da FdI. Vogliono «il pluralismo». E cioè, da una parte la comunità scientifica, dall'altra le star del mondo complottista, seduti intorno a un tavolo per parlare del piano vaccinale del Paese.
Speravano, come dice il senatore leghista Claudio Borghi, «che si fosse aperta una fase storica diversa. Per la prima volta si ammetteva che poteva esserci un dibattito in una materia che è in rapida evoluzione». Specie ora che negli Stati Uniti le teorie negazioniste e complottiste vengono propagandate direttamente dal segretario di Stato alla Salute, Robert Kennedy Jr, nominato da Donald Trump. Il sogno è solo rinviato.
Forza Italia continua a insistere sulla necessità di mantenere un alto livello di serietà e di preparazione, quando si parla di tutelare la salute pubblica, ma è l'unico partito di maggioranza, insieme a Noi Moderati, a non aver mai voluto avere niente a che fare con i No-vax. I suoi alleati, invece, la pensano in tutt'altro modo.
I due capigruppo di Fratelli d'Italia, Lucio Malan in Senato e Galeazzo Bignami alla Camera, così come il deputato Francesco Filini, fedelissimo di Arianna Meloni, sono noti per aver espresso posizioni scettiche sui vaccini. In prima linea nella commissione parlamentare d'inchiesta sulla gestione della pandemia Covid, così come il sottosegretario di Palazzo Chigi Giovanbattista Fazzolari, ed è tra di loro che si è alzata la difesa più forte dei due membri del comitato, poi revocati da Schillaci.
La Lega non è da meno. Oltre a Borghi e al deputato Alberto Bagnai, c'è il leader in persona, Matteo Salvini, a blandire chi si mostra scettico sull'efficacia delle vaccinazioni. Insomma, Forza Italia è isolata e può far poco per arginare gli appetiti degli alleati. [...]
Giovanbattista fazzolari
cuoricini salvini e meloni meme il giornalone la stampa
Meloni Salvini
giovanbattista fazzolari giorgia meloni - foto lapresse