
SULLA FLOTILLA E GAZA SCHLEIN NON SA PIU’ COSA DIRE – SORGI: "MENTRE 5 STELLE E AVS HANNO GIÀ PRESO POSIZIONE CONTRO IL PIANO TRUMP PER IL MEDIO-ORIENTE, UNA PARTE DEL PD SAREBBE DISPONIBILE AD APPROVARE, IN ALMENO ALCUNE PARTI, LA MOZIONE CHE IL GOVERNO PROPORRÀ ALLA FINE DEL DIBATTITO IN PARLAMENTO. SI TRATTEREBBE QUINDI, PER SCHLEIN, O DI ANDARE INCONTRO A UNA ROTTURA DELLA COALIZIONE, O DEL SUO PARTITO. NON È DATO SAPERE COSA LA SEGRETARIA DEL PD DECIDERÀ DI FARE" – LE PROTESTE DI PIAZZA E IL POSSIBILE EFFETTO SULLE REGIONALI IN CALABRIA
Marcello Sorgi per la Stampa - Estratti
La drammatica svolta avvenuta ieri sera – con il fermo delle barche della Flotilla da parte della Marina israeliana, i probabili arresti dei membri degli equipaggi e sequestri dei mezzi navali – ha provocato un immediato intervento del ministro degli Esteri Tajani sul governo di Tel Aviv per ottenere rassicurazioni sul fatto che non siano praticate violenze sui fermati e siano garantite condizioni di umanità per tutto il periodo del trattenimento.
È l'epilogo di una giornata in cui il confronto tra governo e opposizioni aveva spesso raggiunto momenti di durezza, sia in Parlamento, dov'è in discussione la valutazione del piano di pace in Medio Oriente Trump-Netanyahu, sia fuori, dove lo scontro sulla Flotilla era continuato per ore e ore, con Meloni che ripeteva che i membri della Flotilla erano «irresponsabili» e rischiavano di mettere a rischio il piano di pace, e Schlein che si produceva in una difesa non proprio calda della missione, per ragioni che si possono intuire.
Mentre infatti 5 stelle e Avs hanno già preso posizione contro il piano, una parte del Pd sarebbe disponibile ad approvare, in almeno alcune parti, la mozione che il governo proporrà alla fine del dibattito in Parlamento. Si tratterebbe quindi, per Schlein, o di andare incontro a una rottura della coalizione, o del suo partito.
Non è dato sapere cosa la segretaria del Pd deciderà di fare, considerato che i membri della Flotilla, pur attaccati per «la mancanza di responsabilità» dalla premier, sono stati poi soccorsi sul terreno diplomatico da Tajani. Lo spazio politico che le rimane è stretto.
(...) Ed esiste, inoltre, il timore che la piega assunta dai fatti ieri sera possa impressionare l'elettorato di sinistra. Le elezioni in Calabria appartengono a quelle con risultato prestabilito: il governatore Occhiuto è quasi certo di farcela.
Ma si sa che la partita si gioca anche sulla mobilitazione degli elettorati contrapposti, e nelle Marche quello di centrosinistra è stato più astensionista. Chissà se la Flotilla servirà allo scopo ed eventualmente in favore di chi, nel "campo largo".
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