conte salvini

CONTE? UN TRIONFO PRECARIO, SALVINI PUO’ TORNARE PIU’ FORTE DI PRIMA – DAGLI USA, ‘FOREIGN AFFAIRS’ STRONCA IL GOVERNO GIALLO-ROSSO - "INVERTIRE IL DECLINO ECONOMICO DEL PAESE PRIMA DELLE PROSSIME ELEZIONI SARÀ UN COMPITO ERCULEO. SAREBBE DIFFICILE ANCHE PER UN GOVERNO COESO CON UN MANDATO POPOLARE CHIARO, FIGURIAMOCI PER UNO COMPOSTO DA DUE PARTITI CON UNA LUNGA STORIA DI SFIDUCIA RECIPROCA” – “L’IMPROBABILE E INCONSAPEVOLE ALLEATO” DI SALVINI E GENTILONI...

Roberto Vivaldelli per https://it.insideover.com

 

conte salvini

Il governo giallo-rosso? Se non riuscirà a migliorare sensibilmente le condizioni di vita degli italiani Matteo Salvini e la Lega torneranno al potere, più forti di prima. L’autorevole Foreign Affairs, pubblicato dal Council on Foreign Relations americano, smorza con un’analisi pubblicata nelle ultime ore tutti gli entusiasmi sul Conte-bis e sul ritorno del leader leghista all’opposizione celebrata da numerosi quotidiani stranieri di orientamento progressista.

 

“Se il nuovo governo fermerà l’ascesa del populismo di destra dipenderà dalla sua capacità di migliorare il tenore di vita italiano e invertire alcune tendenze negative che hanno reso il Paese uno degli anelli deboli dell’Unione europea. Fare questo sarebbe un compito arduo per qualsiasi governo, per non parlare di uno composto da due partiti – entrambi segnati da divisioni interne – che erano acerrimi rivali fino a poche settimane fa”, scrive Alexander Stille, docente presso la Columbia Journalism School di San Paolo.

 

Come nota Stille, all’inizio degli anni Novanta, il Pil italiano era simile a quello del Regno Unito. Ora è inferiore di oltre il 30%. Ai problemi economici, si è aggiunta l’immigrazione di massa. Nel 2012, solo 13.267 immigrati sono arrivati nei porti italiani. Quel numero è salito a 170mila nel 2014 e 181.436 nel 2016. Nello stesso periodo, altrettanti giovani italiani hanno lasciato il Paese per cercare fortuna altrove, “il che riflette il pessimismo diffuso tra molti italiani sul loro futuro”.

matteo salvini in piazza contro il conte bis

 

Un malessere che ha spianato la strada all’ascesa della Lega di Matteo Salvini e del Movimento cinque stelle contro l’establishment politico incarnato dal Partito democratico. “Al governo, il Pd – osserva Alexander Stille su Foreign Affairs – ha disperatamente tentato di riformare l’economia italiana nel rispetto delle restrizioni di spesa imposte da Bruxelles e dalle banche europee, imponendo misure di austerità che ne hanno indebolito la popolarità”.

 

salvini vs conte

“Ecco perché Salvini non è stato sconfitto”

Pur riconoscendo a Matteo Salvini e alla Lega l’errore tattico di aver staccato la spina al governo giallo-verde sottovalutando ingenuamente i suoi avversari, e pur contestando allo stesso Salvini “una demagogia vuota” nell’affrontare problemi reali, per Foreign Affairs il leader leghista potrebbe presto tornare al potere. “Il debito pubblico dell’Italia è pari al 132% del suo Pil  – circa 50 punti in più rispetto alla media Ue – il che lascia il Paese con un margine di spesa molto basso per stimolare la crescita” sottolinea Stille. “Solo il 23% degli italiani si laurea all’università, rispetto al 33% degli americani e al 40% dei cittadini britannici.

 

Allo stesso tempo, le aliquote fiscali italiane sono tra le più alte al mondo. Invertire il declino economico del Paese prima delle prossime elezioni sarà un compito erculeo. Sarebbe difficile anche per un governo coeso con un mandato popolare chiaro, figuriamoci per uno composto da due partiti con una lunga storia di sfiducia reciproca”.

 

giuseppe conte contro salvini in senato

La prestigiosa rivista americana, dunque, non crede affatto che il governo “giallo-rosso” possa riuscire nell’impresa di arrivare a dei risultati concreti che possano migliorare la vita degli italiani. Inoltre, Matteo Salvini potrebbe contare su un improbabile e inconsapevole alleato: l’Unione europea. Secondo Stille, infatti, il populismo di destra è cresciuto a causa dei “ciechi burocrati” dell’Ue, apparsi “più preoccupati del rigore fiscale” che non “della qualità della vita dei Paesi membri”.

 

Allo stesso tempo, l’Ue ha lasciato l’Italia – e altri Paesi come la Grecia – da sole nel far fronte all’immigrazione di massa proveniente dall’Africa. E nonostante il trionfalismo della stampa liberal, l’accordo sui migranti con Francia e Germania sulla ridistribuzione appare più come un grande bluff che una soluzione.

meme sulla crisi di governo conte e salvini

 

“Crescita e lotta al traffico di essere umani”

Invece di scaricare tutto sul nostro Paese, scrive Foreign Affairs, l’Europa dovrebbe rivedere integralmente il regolamento di Dublino, che stabilisce che le domande d’asilo vengano gestite dai Paesi in cui arrivano i migranti, gravando ingiustamente su Italia, Grecia e Spagna e agire in maniera sinergica per ridurre il flusso di migranti e combattere la tratta di essere umani. “Con lo stesso spirito, l’Ue deve mostrare una maggiore flessibilità riguardo ai limiti di spesa, preoccuparsi meno dell’inflazione e perseguire una politica economica più orientata alla crescita” sottolinea la rivista americana.

PAOLO GENTILONI

 

Difficile che questo possa accadere con il governo “giallo-rosso” e i segnali sono già chiari ed evidenti. Oltre alle pesanti divisioni interne destinate a palesarsi in maniera sempre più eloquente nelle prossime settimane, basti pensare, per quanto concerne l’economia e la speranza di ottenere una maggiore flessibilità da Bruxelles, a come il nuovo commissario italiano Paolo Gentiloni sia stato velocemente commissariato, nella nuova squadra di Ursula von der Leyen, dalla nomina a suo supervisore di Valdis Dombrovskis, superfalco lettone dell’austerità. Gentiloni, infatti, non avrà reali poteri sostanziali e questo la dice lunga su quanto, al di là di certa retorica, il “Conte-bis” conti veramente in Europa. Cioè quasi nulla.

meme sulla crisi di governo conte e salvini meme sulla crisi di governo conte e salvini matteo salvini bacia il rosario mentre parla giuseppe conte 1

 

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...