meloni museo egizio

LA MADRE DEI CRETINI E’ SEMPRE INCINTA – FRATELLI D’ITALIA: ''UNA VOLTA AL GOVERNO CACCEREMO IL DIRETTORE DEL MUSEO EGIZIO'' -E’ REO DI FAR ENTRARE GRATIS CHI PARLA ARABO. PECCATO CHE LA NOMINA NON LA FACCIA IL GOVERNO – IL CONSIGLIERE DELLA MELONI, CROSETTO: ''I DIRIGENTI CAPACI NON VANNO ALLONTANATI''

 

Emanuela Minucci per la Stampa

museo egizio torino1

 

Fratelli d' Italia contro Museo Egizio, secondo round: stavolta si minaccia di far rotolare le teste. Ad accendere gli animi ancora una volta la decisione di fare entrare gratis nella casa dei faraoni un visitatore di lingua araba su due. Dopo il duro «vis-a-vis» andato in scena venerdì scorso a Torino, fra la leader del partito Giorgia Meloni che ha portato i manifestanti sotto il museo, e il direttore dell' Egizio Christian Greco - «reo» di aver preso una decisione «razzista nei confronti degli italiani» - ieri il duello si è alzato di tono.

MUSEO EGIZIO DI TORINO E L INIZIATIVA SU CHI PARLA ARABO

 

Ad accendere gli animi l' appello espresso due giorni fa dal ministero dei Beni culturali - attraverso un comitato di tecnici - a favore dei vertici del museo «colpiti da una grave strumentalizzazione politica». Ieri il colpo di scena. Fratelli d' Italia ha minacciato di rimuovere Greco in caso di vittoria alle prossime elezioni.

 

MUSEO EGIZIO DI TORINO E L INIZIATIVA SU CHI PARLA ARABO

«La campagna di comunicazione fatta dal museo in arabo, con tanto di manifesto raffigurante una coppia con la donna velata, è il sintomo della malattia dell' Occidente» dichiara Federico Mollicone, responsabile della comunicazione del partito. E la minaccia: «Una volta al governo Fratelli d' Italia attuerà uno spoil system automatico per tutti i ruoli di nomina». La polemica dunque è arrivata al suo massimo livello.

 

A nulla sono servite le spiegazioni che il direttore Christian Greco ha voluto fornire di persona a Giorgia Meloni dopo essere stato accusato di aver fatto una cosa razzista nei confronti degli italiani. «Mi dica - disse il direttore alla leader di Fratelli d' Italia - manifesterete anche perché giovedì faremo entrare gli studenti a 4 euro, discriminando le altre fasce d' età? Noi le agevolazioni le facciamo per tutti».

Christian Greco museo egizio torino

 

Però ieri a chiedere la sua rimozione si è aggiunto anche Bruno Murgia, deputato di Fratelli d' Italia e membro della commissione Cultura. A sostegno del direttore, a fianco della sindaca di Torino Chiara Appendino e del presidente della Regione Piemonte Chiamparino il ministro ai Beni culturali, Dario Franceschini: «A parte che Fratelli d' Italia non sa nemmeno di che cosa sta parlando perché chiede la testa di una persona la cui nomina non è governativa - dice il ministro - io dopo aver da subito difeso la decisione del museo Egizio oggi aggiungo che la cultura è il terreno del dialogo per antonomasia, serve a gettare ponti e ad avvicinare mondi: strumentalizzare una simile iniziativa solo per fare campagna elettorale è rivoltante».

 

museo egizio torino3

Conclude: «Noi le persone competenti come Greco, con esperienza internazionale e indipendenti le abbiamo chiamate a dirigere i musei italiani. La destra minaccia di cacciarle perché non ubbidiscono: è proprio vero, il lupo perde il pelo ma non il vizio».

 

CROSETTO MELONI

In effetti a leggere lo Statuto del Museo Egizio, che è una fondazione privata, a spiegare che solo il presidente, e nel 2020, sarà nominato dal governo.

 

Infine anche all' interno di Fratelli d' Italia, c' è chi pensa che la questione «biglietti scontati agli arabi» non sia tanto grave da richiedere la rimozione di Greco: «É vero che venerdì il direttore ha cercato di enfatizzare la notizia facendo marketing - dice il leader torinese del partito Guido Crosetto - ma finché ci sarò io in Piemonte una cosa è certa: i dirigenti bravi che fanno risultati non verranno cacciati ».

museo egizio torino2

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