trump tasse

AMERICA FATTA A MAGLIE - DI FRONTE ALL’ULTIMA MOSSA DI TRUMP DI ABBASSARE LE TASSE, IL ROSICONE MONDIALE DI STAMPA E TV SI SCATENA - PARTE IL TG3 COMME D’HABITUDE, E GIOVANNA BOTTERI SORRIDE SORNIONA MENTRE SPIEGA CHE SI TRATTA DI UN REGALO ALLE GRANDI CORPORATION MA E’ ANCHE IL SOLO MODO PER RISOLLEVARE DAVVERO UN'ECONOMIA CHE CONTINUA A CRESCERE AL DI SOTTO DEL LIVELLO VOLUTO

Maria Giovanna Maglie per Dagospia

TRUMPTRUMP

 

Annuncia che abbassa le tasse? Dal 35 al 15 per cento alle imprese, un massimo di 35 per i privati, in piu’ elimina la tassa sulla casa, insomma vara un piano fiscale di quelli che possono spingere l'economia, la fiducia e la voglia di fare di un Paese alle stelle, ma anche dare sollievo alla vita quotidiana di chi guadagna poco? Di fronte all'ultima mossa di Donald Trump, Il Rosicone mondiale di stampa e tv si scatena.

 

Non funziona questa volta parlare d'altro, degli inetti repubblicani che non sono mai d'accordo fra di loro, dei bravi giudici radical chic che fanno la guerra al presidente, del simpatico dittatore nordcoreano che ora gli fa vedere lui chi comanda, e allora si passa all'attacco diretto.

 

DONALD TRUMP NEL FILM GHOST CANT DO ITDONALD TRUMP NEL FILM GHOST CANT DO IT

Parte il Tg3 comme d’habitude, e Giovanna Botteri sorride sorniona mentre spiega che si tratta di un regalo alle grandi corporation, e poi non ci riuscirà mai a farlo passare, e la mette giù così pesante che al discreto ospite Guido Gentili, direttore del Sole24ore, tocca intervenire e spiegare che sì, probabilmente è una mossa azzardata e che per reggerla ci vorrà una crescita economica almeno del 3%, però così fa il mondo che produce, così ha fatto la Gran Bretagna, riducendo gia’ al 19% le tasse alle imprese, e  l'Europa e’ invece molto indietro, per non dire di noi, Italia, da noi le tasse sono un punto dolente, anzi sono usura, e chissà che non prendiamo il buon esempio dagli Stati Uniti.

GIOVANNA BOTTERIGIOVANNA BOTTERI

 

Ma questo non toglie il sorriso sarcastico dalla Botteri collegata, che deve essersi  sentita con la collega di Sky Tg24, perché hanno sviluppato la medesima ironia. La Pancheri infatti ci spiega che tra i beneficati del taglio alle tasse ci sarà la Trump Foundation, e chi vuol capire capisca; evidentemente imprenditori come il suo datore di lavoro Murdoch, le tasse invece le vogliono pagare come in Italia, almeno un 70%, e le riduzioni gli fanno orrore.

 

Ma il clou lo raggiunge sul Corriere della Sera Massimo Gaggi, che ci spiega dottamente come la misura a favore delle imprese sia destinata a incoraggiare l'individualismo, che è una roba pericolosa, peggio del populismo, per tacere del sovranismo.  Come direbbe Cetto, più pilo e più tasse per tutti, e avanti così, che tanto ai geni di Reporters sans frontières questa non sembra violazione del diritto all'informazione, degli altri.

 

MASSIMO GAGGI MASSIMO GAGGI

La riduzione massiccia delle tasse è stato il cavallo di battaglia della campagna elettorale di Donald Trump e, come scrive il New York Post, di proprietà di Murdoch, segnalarlo alla corrispondente di Sky Tg24, è il vero modo di cominciare a lavorare nello stile di Ronald Reagan, occupandosi tanto dell'impresa quanto degli individui. E’ anche il solo modo per risollevare davvero un'economia che continua a crescere al di sotto del livello voluto,e trasformarla in un motore che crei posti di lavoro e stipendi decenti, cosa che da almeno 10 anni gli americani non ottengono più.

MURDOCH SKYMURDOCH SKY

 

Naturalmente ha dei nemici che vanno dai democratici del tax and spend, i quali hanno già incominciato, come testimoniato dagli zelanti corrispondenti italiani,a dire che si tratta di regali ai ricchi ; e poi ci sono i repubblicani falchi che non vogliono che si aggiunga un solo centesimo al debito pubblico, anche se proprio negli anni di Reagan si è dimostrato una volta per tutte che abbassare le tasse alle persone e alle imprese non solo fa bene all'economia  ma con qualche restrizione alla spesa, e’ una misura che si paga da sola.

Naturalmente ad annuncio fatto il rumore sarà tanto, e vedremo se Donald Trump sarà in grado di reggere, la pressione politica sarà forte e duplice anche perché i mercati reagiscono tiepidamente, soprattutto non ci credono ancora.

 

Il rischio che una iniziativa tanto attesa e tanto importante faccia la fine che ha fatto la modifica della disastrosa riforma sanitaria di Barack Obama è reale. In mezzo c'è il fatto che Trump si muove da neofita e spesso a dispetto del partito, certamente contro la stampa, il che lo mette in comunicazione diretta con il Paese,ma lo espone a trappoloni.

 

 

REAGAN E TRUMP REAGAN E TRUMP

L'annuncio però è stato dei più felici perché Gary Cohn, capo del Consiglio economico della Casa Bianca, e il segretario al Tesoro, Steve Mnuchin,  l'hanno presentato come il più grande taglio di tasse della storia americana, e certamente il 15% vuol dire che molte imprese torneranno al quartier generale in patria, e di conseguenza anche i posti di lavoro. Ma anche il taglio ai privati è interessante, intanto  le aliquote diventano tre ed erano sette, ,la più alte al 35% mentre era al 40, la più bassa al 10%, e fino a 24000 dollari l'anno non si pagano tasse. Via tutte le deduzioni, tranne quelle veramente importanti, ovvero il mutuo sulla casa e le donazioni caritatevoli e di beneficenza.

 

ronald reaganronald reagan

 In questo modo il governo federale fornisce un incentivo economico a lavorare e far denaro,perché i guadagni non rischieranno più di finire nelle tasse di uno Stato assistenzialista e parassita. Vedi gli anni di Obama.

 

Cohn ha lavorato per molti anni con Goldman Sachs, cosa i Rosiconi annunciano come fonte immediata di sospetto, ma era un democratico, almeno lo è stato quasi tutta la sua carriera di Top executive, certo gli occhi degli americani è un ottimo testimonial per dire che finalmente bisogna riportare l'economia a una forte crescita perché “ siamo diventati uno dei Paesi meno competitivi del mondo quando si tratta di corporate taxes, è questa riforma era dovuta da tempo”.

steven mnuchin donald trumpsteven mnuchin donald trump

 

Così Mnuchin,il segretario al Tesoro, ha revocato un vecchio linguaggio reaganiano quando ha detto che sono molto più bravi i privati a creare posti di lavoro che non il governo federale, e che l'ultima Amministrazione ha sostenuto che il 3% è una crescita impossibile da ottenere solo perché loro non l'hanno ottenuta,ma che è proprio per questa ragione che oggi e’ stato eletto un altro presidente.

 

steven mnuchinsteven mnuchin

Questo significa che la riforma è fatta? No, e lo chiarisce bene ancora una volta il New York Post, quando ricorda che i falchi repubblicani ma anche banalmente quelli di New York dove ci sono un sacco di deduzioni attualmente, tenteranno di annacquare la legge. I democratici affiggeranno il Paese con commenti su quell'un per cento di popolazione che diventerà più ricco grazie a un presidente che fa parte di quell'un per cento lui stesso. Negli anni di Reagan dicevano le stesse cose e lui se ne infischiava. Anche perché i ricchi davvero diventarono più ricchi, ma anche gli altri stavano meglio. Che e’ poi il consiglio che il Post  da’ a Trump per le prossime settimane: ripeti e ripetiti il mantra di Reagan.

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…