giuliano amato

“PARLARE PER SPIEGARE QUELLO CHE FACCIAMO L’HO SEMPRE CONSIDERATO UN DOVERE DELLA CORTE” - GIULIANO AMATO AVEVA DETTO CHE VOLEVA AVVICINARE LA CONSULTA AI CITTADINI. E L’HA FATTO CON LA CONFERENZA STAMPA SHOW SUI REFERENDUM TANTO CRITICATA. MA L’IDEA DEL “DOTTOR SOTTILE” È CHE IL RAPPORTO DELL’ISTITUZIONE CON LE PERSONE NON SI DEBBA BASARE SUL CONSENSO, MA SULLA TRASPARENZA…

 

Giovanni Bianconi per il “Corriere della Sera”

 

giuliano amato - conferenza stampa sui referendum

«Parlare per spiegare quello che facciamo l'ho sempre considerato un dovere della Corte, anche quando non lo ha fatto. Mi è capitato, in passato, di riprendere amichevolmente giudici o presidenti dicendo "parli di troppe cose che non hanno niente a che fare con la Corte, sarebbe meglio se parlassi un po' di più per spiegare le sentenze"».

 

giuliano amato - conferenza stampa sui referendum

Il senso di Giuliano Amato per la comunicazione sul suo lavoro e su come intende il ruolo di presidente della Corte costituzionale, è racchiuso in questa frase. Il giorno dopo la conferenza stampa in cui ha annunciato le decisioni della Consulta sui referendum e illustrato le ragioni di cinque sì e tre (più rumorosi) no ai referendum, si discute di quella scelta quasi più che del merito delle questioni affrontate in camera di consiglio e svelate dal presidente.

CONFERENZA STAMPA DI GIULIANO AMATO COME PRESIDENTE DELLA CORTE COSTITUZIONALE

 

Che s' è presentato ai giornalisti, e tramite loro al Paese, non per iniziativa personale ma su mandato degli altri giudici costituzionali. Erano rimasti colpiti - malamente colpiti, perché prima ancora che ingiuste le consideravano frutto di incomprensioni - dalle critiche «al buio» sulla bocciatura del quesito sull'eutanasia.

 

giuliano amato prima conferenza stampa da presidente della corte costituzionale

Di lì la delega ad Amato, per illustrare le ragioni di una decisione tanto attesa quanto controversa. Ma affidare una spiegazione su questioni che investono più istituzioni a chi, prima di approdare alla Consulta, è stato al governo e in Parlamento, significa estenderla inevitabilmente ad altre considerazioni.

 

Giuliano Amato è il primo presidente della Corte, su quarantacinque, ad essere stato anche presidente del Consiglio e deputato; è quasi naturale che sottolinei l'esigenza dell'interlocuzione tra poteri dello Stato. Tanto più sui «conflitti valoriali» di difficile soluzione.

 

sergio mattarella giuliano amato

«Ma se dovessi indicare ciò che più ha influito sulle mie attitudini direi il permanente esercizio del mestiere di professore, che mi ha insegnato a parlare agli altri cercando di chiarire e farmi capire», commenta Amato all'indomani della conferenza stampa che quasi ne ha disegnato un nuovo ruolo. Sebbene lui sostenga che no, c'era solo la necessità di spiegare.

 

E s' è capito quando, dopo aver ampiamente illustrato le motivazioni della bocciatura del referendum chiamato «sull'eutanasia», s' è sentito chiedere, «come uomo più che come presidente», se avesse pensato ai sentimenti del milione di firmatari e dei malati in attesa, ha reagito quasi seccato: «Glielo ripeto: si pensava che fosse un referendum rivolto alle persone che soffrono, mentre apriva l'immunità penale a chiunque uccidesse qualcun altro con il suo consenso, sofferente o meno che fosse. Questo è ingiusto, anche per chiunque in quel milione di firmatari.

 

giuliano amato nuovo presidente della corte costituzionale 4

Occorre dimensionare il tema dell'eutanasia a coloro che soffrono e per cui abbiamo già ammesso il suicidio assistito, ma questo, sulla base del quesito referendario, non-lo-po-te-va-mo-fa-re . Con altri strumenti chissà, di sicuro può farlo il Parlamento. Punto».

 

Poche parole per rivendicare la decisione della Corte, bacchettare i promotori della consultazione, indicare la via possibile dell'eccezione di costituzionalità, sottolineare la responsabilità del legislatore.

 

giuliano amato nuovo presidente della corte costituzionale 2

Che Amato non accusa, anzi difende. Perché lo è stato a lungo, e sa bene «che deputati e senatori lavorano, forse sono troppo occupati dalle questioni economiche, ma hanno grosse difficoltà a mettersi d'accordo su temi per i quali, se non si trova la soluzione, alimentano dissensi che possono corrodere la convivenza civile».

 

Così come, da ex ministro ed ex premier, ricorda di essere entrato la prima volta nel palazzo della Consulta a fine anni Ottanta per ricordare al presidente che i vincoli di bilancio valgono anche per la Corte: «E la Corte s' è molto autodisciplinata nel prendere decisioni che comportano aggravi di spesa per lo Stato».

giuliano amato nuovo presidente della corte costituzionale 1

 

Consapevole di possedere una leadership non comune fra i colleghi, dopo quello che qualcuno ha chiamato «Amato show» il neo-presidente quasi si stupisce dello stupore. E ribadisce il dovere di spiegare, soprattutto nel rapporto tra la Corte i cittadini. Che non si basa sul consenso, come avviene per governo e Parlamento, ma sulla fiducia nell'istituzione. Che ha bisogno di trasparenza. Ancor più su questioni molto sentite, come il «fine vita», ma pure le droghe leggere o la responsabilità diretta dei giudici, gli altri due quesiti bocciati.

 

giuliano amato nuovo presidente della corte costituzionale 5

Presentarsi in pubblico e chiarire non significa usurpare spazi politici altrui, ma proteggere il ruolo della Corte. Come è avvenuto quando, nel mezzo della palude per l'elezione del capo dello Stato, qualche esponente di partito gli ha mandato a chiedere se fosse d'accordo per un tentativo sul suo nome, in modo che i parlamentari potessero contarsi, e lui ha risposto che istituzioni come la Corte costituzionale, ma anche il Senato, non si tirano dentro diatribe di parte. Vanno preservate. Non per il bene di chi le occupa temporaneamente, ma delle istituzioni stesse.

Ultimi Dagoreport

claudia conte

DAGOREPORT - CHI È, CHI NON È E CHI SI CREDE DI ESSERE CLAUDIA CONTE, LA “GIORNALISTA, SCRITTRICE, "EVENT PRODUCER", OPINIONISTA” CHE IMPERVERSA TRA TV, EVENTI PUBBLICI E ISTITUZIONALI - COME MAI HA PRESENTATO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DI UN LIBRO DI GABRIEL GARKO?!?! - PERCHÉ LA 33ENNE DI CASSINO È STATA SCELTA PER “RIFLETTERE” SULL’EREDITÀ DI ALDO MORO NEL MAGGIO 2023, ALLA PRESENZA DEL MINISTRO DELL’INTERNO, MATTEO PIANTEDOSI, E DEL PREZZEMOLONE MOLLICONE? - SUI SOCIAL DILAGANO LE SUE FOTO CON MINISTRI, ALTE GERARCHIE MILITARI, CONDUTTORI TV E PERFINO PAPA FRANCESCO – PRESENZA FISSA A PRESENTAZIONI DI LIBRI, CENE E GALA, LA BELLA CLAUDIA HA INIZIATO COME ATTRICE, POI HA TROVATO UNA MINIERA D’ORO NEL SOTTOBOSCO DELLA ''BENEFICENZA'', DELLA ''SOLIDARIETÀ'' E DELLE "LEGALITÀ" – TRA LIBRI, LE OSPITATE, I PREMI DI OGNI TIPO, E' ARRIVATO L’INCARICO PIÙ PRESTIGIOSO: LA PRESENTATRICE DEL TOUR DELLA NAVE AMERIGO VESPUCCI, IN GIRO PER IL MONDO. A QUALE TITOLO LE È STATO AFFIDATO? E PERCHÉ PROPRIO A LEI? AH, SAPERLO...

giuseppe conte elly schlein matteo ricci giorgia meloni francesco acquaroli

DAGOREPORT - COME E' RIUSCITO CONTE, DALL’ALTO DEL MISERO 5% DEI 5STELLE NELLE MARCHE, A TENERE IN OSTAGGIO IL PD-ELLY? - L'EX ''AVVOCATO DEL POPOLO'' È RIUSCITO A OTTENERE DALLA "GRUPPETTARA CON L'ESKIMO" LE CANDIDATURE DI ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA, E SENZA SPENDERSI GRANCHE' PER MATTEO RICCI. ANZI, RIEMPIENDO I MEDIA DI DISTINGUO E SUPERCAZZOLE SULL’ALLEANZA (“NON SIAMO UN CESPUGLIO DEL PD”) – IL PIU' MADORNALE ERRORE DEL RIFORMISTA RICCI E' STATO DI FAR SALIRE SUL PALCO L'"ATTIVISTA" DEL NAZARENO, AGITANDOSI PER GAZA ANZICHE' PER UNA REGIONE DOVE LA GLOBALIZZAZIONE HA IMPOVERITO LE INDUSTRIE (SCAVOLINI, TOD'S, ETC.), LA DISOCCUPAZIONE E' ARRIVATA E I MARCHIGIANI SI SONO SENTITI ABBANDONATI - VISTO IL RISCHIO-RICCI, E' ARRIVATA LA MOSSA DA CAVALLO DELLA DUCETTA: ''ZONA ECONOMICA SPECIALE'' E UNA PIOGGIA DI 70 MILIONI DI AIUTI...

al-thani netanyahu trump papa leone bin salman hamas

DAGOREPORT – STASERA INIZIA LA RICORRENZA DI YOM KIPPUR E NETANYAHU PREGA CHE HAMAS RIFIUTI IL PIANO DI PACE PER GAZA (ASSEDIATO IN CASA DALLE PROTESTE E DAI PROCESSI, PIÙ DURA LA GUERRA, MEGLIO È). NON A CASO HA FATTO MODIFICARE LAST MINUTE IL TESTO RENDENDOLO PIÙ DIFFICILE DA ACCETTARE PER I TERRORISTI CHE, A LORO VOLTA, INSISTONO SU TRE PUNTI: UN SALVACONDOTTO PER I CAPI; UN IMPEGNO A CREARE LO STATO DI PALESTINA; IL RITIRO DELL’ESERCITO ISRAELIANO, ANCHE DALLA ZONA CUSCINETTO – PRESSING FORTISSIMO DI VATICANO, ONU E PAESI ARABI PER CHIUDERE L'ACCORDO – EMIRI E SCEICCHI INFURIATI PER IL RUOLO DI TONY BLAIR, CHE BOMBARDÒ L’IRAQ SENZA MAI PENTIRSI – L’UMILIAZIONE DI “BIBI” CON LA TELEFONATA AL QATAR: L’EMIRO AL THANI NON HA VOLUTO PARLARE CON LUI E HA DELEGATO IL PRIMO MINISTRO – L’OBIETTIVO DEI “FLOTILLEROS” E L’ANTISEMITISMO CHE DILAGA IN EUROPA

luca zaia matteo salvini roberto vannacci

IL CORAGGIO SE UNO NON CE L'HA, MICA SE LO PUO' DARE! LUCA ZAIA, ETERNO CACADUBBI, NICCHIA SULLA CANDIDATURA ALLE SUPPLETIVE PER LA CAMERA: ORA CHE HA FINALMENTE LA CHANCE DI TORNARE A ROMA E INCIDERE SULLA LEGA, DUELLANDO CON VANNACCI E SALVINI CONTRO LA SVOLTA A DESTRA DEL CARROCCIO, PREFERISCE RESTARE NEL SUO VENETO A PIAZZARE QUALCHE FEDELISSIMO – SONO ANNI CHE MUGUGNANO I “MODERATI” LEGHISTI COME ZAIA, FEDRIGA, GIORGETTI, FONTANA MA AL MOMENTO DI SFIDARE SALVINI, SE LA FANNO SOTTO...

elly schlein tafazzi

DAGOREPORT: IL “NUOVO PD” DI ELLY NON ESISTE - ALIMENTATA DA UN'AMBIZIONE SFRENATA, INFARCITA SOLO DI TATTICISMI E DISPETTI, NON POSSIEDE L'ABILITÀ DI GUIDARE LA NOMENKLATURA DEL PARTITO, ISPIRANDOLA E MOTIVANDOLA - IL FATIDICO "CAMPOLARGO" NON BASTA PER RISPEDIRE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO L'ARMATA BRANCA-MELONI. NELLE MARCHE IL PD-ELLY SUBISCE IL SORPASSO DELLE SORELLE D'ITALIA - QUELLO CHE INQUIETA È LO SQUILIBRIO DELLA DUCETTA DEL NAZARENO NELLA COSTRUZIONE DELLE ALLEANZE, TUTTO IN FAVORE DI UN'AREA DI SINISTRA (M5S E AVS) IN CUI LEI STESSA SI È FORMATA E A CUI SENTE DI APPARTENERE, A SCAPITO DI QUELLA MODERATA, SPAZIO SUBITO OCCUPATO DALLA SCALTRISSIMA DUCETTA DI VIA DELLA SCROFA, CHE HA LANCIATO AMI A CUI HANNO ABBOCCATO LA CISL E COMUNIONE E LIBERAZIONE - CHE ELLY NON POSSIEDA VISIONE STRATEGICA, CAPACITÀ DI COMUNICAZIONE, INTELLIGENZA EMOTIVA, PER FRONTEGGIARE IL FENOMENO MELONI, E' LAMPANTE - OCCORRE URGENTEMENTE, IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, RISPEDIRE ELLY SUI CARRI DEI GAY-PRIDE, PUNTANDO, DOPO LE REGIONALI D'AUTUNNO, SU UNA NUOVA LEADERSHIP IN SINTONIA COI TEMPI TUMULTUOSI DI OGGI

raoul bova beatrice arnera

DAGOREPORT: RAOUL, UN TRIVELLONE ''SPACCANTE''! - DAGOSPIA PIZZICA IL 54ENNE BOVA ATTOVAGLIATO ALL'ORA DI PRANZO AL RISTORANTE “QUINTO”, A ROMA, IN COMPAGNIA DELLA FASCINOSA TRENTENNE BEATRICE ARNERA, CON CUI RECITA NELLA FICTION “BUONGIORNO, MAMMA”, ATTUALMENTE IN ONDA SU CANALE5 – GLI AVVENTORI DEL RISTORANTE NON HANNO POTUTO FARE A MENO DI NOTARE L'AFFETTUOSA INTIMITÀ TRA I DUE ATTORI: BACI GALEOTTI, ABBRACCI E CAREZZE FURTIVE FINO A UN INASPETTATO E IMPROVVISO PIANTO DI BOVA – DOPO LO SCANDALO DEGLI AUDIO PICCANTI INVIATI A MARTINA CERETTI, DIFFUSI DA FABRIZIO CORONA, CHE HANNO TENUTO BANCO TUTTA L’ESTATE, ORA QUEL MANZO DI BOVA SI RIMETTE AL CENTRO DELLA STALLA…