mike pompeo luigi di maio

YANKEE, OGGI E DOMANI – GLI AMERICANI CERCANO DI ALLONTANARE L’ITALIA DALLA RUSSIA E SOPRATTUTTO DALLA CINA, MA DI MAIO E CONTE NON CEDONO  (PER ORA) SU HUAWEI – IN PARTICOLARE ROMA NON METTERÀ LA FIRMA SUL MEMORANDUM DEL 5G CHE PREVEDE L’ESCLUSIONE DELLE DITTE CINESI – LA TELEFONATA POMPEO-DI MAIO E GLI SCENARI IN LIBIA E TAIWAN

 

 

Francesca Sforza e Paolo Mastrolilli per “la Stampa”

 

conte trump

Se si seguono le telefonate che partono e arrivano da Washington, diventa chiaro come sia in atto - in vista del G7 che Trump vorrebbe ospitare di persona a giugno - una corsa a ridefinire gli equilibri globali del post-Covid.

 

Russia e Cina sono al centro delle preoccupazioni Usa, e l' Italia è un alleato da ascoltare e mettere in guardia. Ascolto e cautela hanno contrassegnato la chiamata di giovedì tra il segretario di Stato Pompeo e il ministro degli Esteri Di Maio, soprattutto su due scacchieri in cui si gioca la partita con Mosca e Pechino, cioè Libia e Taiwan.

 

giuseppe conte vladimir putin

Tutti sono preoccupati per l' aumento della violenza in Libia, e vorrebbero centrare gli obiettivi della Conferenza di Berlino. Ma mentre l' allarme italiano si concentra sul territorio, che si vorrebbe stabile per interessi economici e ragioni umanitarie (incluso il controllo dei flussi migratori), quello statunitense guarda al corridoio che porta in Siria. Gli americani ritengono che l' esercito del generale Haftar stia tentando di esportare illegalmente petrolio in Siria, con l' aiuto logistico e politico di società russe. La presenza di combattenti siriani nelle milizie di Haftar e di mercenari russi sul terreno libico rafforza l' impressione che ci siano troppe interferenze di Mosca, sempre in chiave filo-siriana.

GIUSEPPE CONTE E DONALD TRUMP

 

MIKE POMPEO E LUIGI DI MAIO

A Roma si chiede un doppio aiuto: quello sul campo, finalizzato alla raccolta di informazioni sui movimenti, anche grazie all' impiego della missione internazionale Irini che sarà a comando italiano; e quello politico, in sede europea, per azioni congiunte allo scopo di limitare gli interventi esterni. In cambio l' Italia spinge per nominare al più presto un inviato speciale per sostituire Ghassam Salameh, non convinta - come la Russia - che la proposta Usa di farne una figura indipendente dal Rappresentante del Segretario Generale Onu sia una buona idea. Un nuovo caso in cui la diffidenza di Trump per le organizzazioni multilaterali potrebbe avere il sopravvento su ciò che è utile.

 

gli aiuti russi all'italia

L' Italia pensa che sia la Nato il luogo da cui avviare azioni per migliorare i rapporti con Mosca, senza farsi illusioni sulle mire del Cremlino, ma anche senza rinunciare al dialogo. Con l' abbandono di Washington dei trattati Inf e Open Skies, a cui forse seguiranno il New Start a febbraio e la ripresa dei test atomici, si rischia uno squilibrio del dual-track approach verso Mosca, fondato su dialogo e deterrenza, a favore della deterrenza e a rischio di una escalation sul riarmo.

 

luigi di maio xi jinpingXI JINPING GIUSEPPE CONTE

Perché dunque non riprendere il Consiglio Nato-Russia, magari per ragionare su un nuovo atteggiamento da tenere sul fronte est dell' Europa?, chiedono gli italiani. E perché non approfittare del Covid per strutturare azioni congiunte con Mosca? In questo quadro va anche ricollocata la polemica sugli aiuti russi. Roma ha riconosciuto il rischio di essere strumentalizzata, ma si è difesa dalle rimostranze Usa ricordando che Mosca è stata tra i primi a reagire alla richiesta di aiuto, e che gli interessi economici ed energetici hanno giocato un ruolo importante nel dare il via libera alla missione. Nello stesso tempo però ha ribadito la sua ferma appartenenza al blocco euroatlantico, facendo trapelare, a diversi livelli, che non si può confondere una certa goffaggine nella gestione con gli interessi strategici di fondo.

luigi di maio xi jinping

 

mike pompeo luigi di maio

Oggi però la Cina rappresenta per Washington il "miglior nemico". E qui la posizione italiana si fa delicata, perché da una parte non si vuole scontentare l' alleato americano, ma dall' altra risulta difficile riconoscersi in un approccio che scavalca il multilateralismo in nome di una logica del «o con me o contro di me». La ricerca del vaccino contro il Covid 19 rappresenta per l' Italia un possibile terreno di condivisione, ma non sembra che gli americani siano su questa linea. Lo scambio di informazioni è invece possibile, tra Italia e Usa, sul 5G, all' interno del Gruppo bilaterale sulla sicurezza cibernetica. Non ci sarà però - spiegano fonti qualificate - una firma italiana sul Memorandum del 5G, che prevede la definizione delle ditte cinesi del settore come «inaffidabili» e da escludere.

susan pompeo virginia saba

 

LUIGI DI MAIO, ROCCO CASALINO E GIUSEPPE CONTE GUARDANO ADORANTI E OMAGGIANO VLADIMIR PUTIN

Per bilanciare questo passo indietro, l' Italia ha firmato il sostegno a Taiwan per partecipare all' Assemblea Mondiale della Sanità, ma ha frenato sulla riforma dell' Oms proposta dagli americani. Roma, come altri europei, riconosce di avere con la Cina problemi simili agli Usa, e sarebbe favorevole ad unire le forze con Washington per convincere Pechino a cambiare. Ciò però richiede che Trump accetti, scegliendo la via delle alleanze invece delle iniziative unilaterali.

luigi di maio xi jinping giuseppe conte donald trump 6giuseppe conte donald trump 3luigi di maio xi jinping

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…