GOVERNO DI LETTA E DI CEMENTO: CHI È CIRILLO, IL NUOVO SOTTOSEGRETARIO ALL’AMBIENTE

Vittorio Malagutti per "l'Espresso"


Il ticket d'ingresso nel centro di Milano? «Serve solo per fare cassa». Parola di Marco Flavio Cirillo. Se qualcuno pensa a un caso di omonimia siamo spiacenti di deluderlo. Il Cirillo così tranchant contro il provvedimento che limita il traffico nella metropoli lombarda è lo stesso Cirillo che poche settimane fa è approdato all'incarico di sottosegretario all'Ambiente.

Berlusconiano di ferro, 53 anni, baffetti, chioma fluente e parlantina sciolta, l'uomo proiettato al governo dalle alchimie delle larghe intese è riuscito a trasformare il ticket d'ingresso in una questione personale. Nella sua vita precedente, prima di sbarcare a Roma, Cirillo ha fatto per dieci anni il sindaco di Basiglio, piccolo comune del milanese. A fine maggio il sottosegretario dovrà lasciare la poltrona di primo cittadino per raggiunto limite di mandati (due), ma lui, imperterrito, anche da Roma continua a sparare bordate contro la giunta di Giuliano Pisapia.

Va detto che Cirillo fa professione di ambientalismo, ma a modo suo. Un ambientalismo «non ideologico e non demagogico», ha spiegato nelle ore in cui prendeva possesso dei suoi nuovi uffici romani. E allora sarà forse nel nome di questa sua personale concezione dell'impegno ecologista che in veste di sindaco di Basiglio il "verde" Cirillo ha sponsorizzato un progetto urbanistico da 300 mila metri cubi di nuovi edifici in uno dei comuni più verdi della cintura sud di Milano. Caso vuole che la speculazione sia targata Berlusconi, Paolo Berlusconi, il fratello minore di Silvio, costruttore, editore del "Giornale", nonché amico personale del Cirillo medesimo.

Un'amicizia nel nome del mattone, vien da dire. Salvo scoprire, poi, che Cirillo il business immobiliare ce l'ha in casa. Sua moglie Giuliana è la sorella di Marco Plazzotta, top manager di Allianz con i gradi di responsabile per l'Italia del settore Real Estate. Come dire che il cognato del sottosegretario gestisce gli investimenti immobiliari nella Penisola del grande gruppo assicurativo tedesco. Marco Plazzotta, per dire, è vicepresidente di Citylife, la società partecipata da Allianz e Generali che sta costruendo un intero quartiere di grattacieli nel centro di Milano.

Plazzotta però fa pure affari in proprio. Insieme ai fratelli Carlo e Guido, il manager di Allianz amministra anche la società Satec, che negli anni ha gestito un patrimonio immobiliare multimilionario. A suo tempo i Plazzotta si sono mossi molto anche a Basiglio dove hanno comprato diversi appartamenti in alcune eleganti palazzine. Il venditore era sempre lo stesso: una società di Paolo Berlusconi.

Ebbene, Cirillo risiede proprio in uno di questi appartamenti, nel frattempo girato dalla Satec dei Plazzotta a sua moglie Giuliana. Dalle carte emergono altri particolari interessanti. Si scopre per esempio che la Satec è presieduta da Rolando Genetelli, un fiduciario svizzero che a Lugano amministra un gran numero di società attive nei settori più svariati: turismo, alberghi, immobili. Altra scoperta: il capitale di Satec risulta intestato alla finanziaria Valtour con base nel paradiso fiscale del Liechtenstein.

Lo schermo offshore è studiato apposta per celare l'identità dei reali azionisti. Restano agli atti, comunque, i rapporti tra la Satec e la moglie del sottosegretario. Il quale nei giorni dell'esordio al governo si è distinto per alcune iniziative non proprio istituzionali. Il 9 maggio chiamava a raccolta via Facebook amici e sostenitori per partecipare alla manifestazione berlusconiana di Brescia contro la magistratura.

Senza dimenticare la campagna elettorale in vista del voto per il sindaco di Basiglio in programma il 26 e 27 maggio. Cirillo, come detto, non può ricandidarsi. In compenso la lista targata Pdl è guidata da un suo fedelissimo (Andrea Pastore) e lo stesso sottosegretario è in lizza per un posto in consiglio comunale.

I precedenti non sembrano molto incoraggianti per i berlusconiani. Alle regionali di febbraio la coalizione di centrodestra ha raccolto a Basiglio solo il 44 per cento contro il 67 per cento di tre anni prima. Molti osservatori locali, anche tra quelli schierati con il Pdl, spiegano la disfatta alle urne con l'appoggio senza se senza ma garantito dal sindaco alla speculazione di Berlusconi junior.

Gli elettori non sembrano aver apprezzato più di tanto i fiori all'occhiello del sindaco sedicente ambientalista, come la casa della danza a impatto zero o la mensa scolastica a sostenibilità totale. Per dire quanto conti da quelle parti la questione urbanistica, basta pensare che la principale lista di opposizione si chiama Rottamare il Pgt, cioè il piano generale del territorio (appena varato dalla giunta Cirillo) che dà via libera a Berlusconi junior.

Per bloccare la speculazione, a Basiglio avevano anche lanciato l'idea di un referendum contro il Pgt. Niente da fare. Raccolte in pochi giorni le firme necessarie, la consultazione si è arenata tra le pastoie burocratiche. Paolo Berlusconi ha vinto, per il momento. E il sindaco è volato a Roma. Quasi un risarcimento dopo un filotto di delusioni. L'estate scorsa, infatti, Cirillo era in corsa per l'incarico di coordinatore provinciale milanese del Pdl. Partita persa: ha vinto Sandro Sisler, sponsorizzato da Ignazio La Russa.

È andata male anche alle politiche. In lista per la Camera, Cirillo è stato trombato. E qualche settimana fa il nuovo governatore lombardo Roberto Maroni ha preferito fare a meno di lui anche nel ruolo di sottosegretario regionale con delega all'Expo e agli enti locali. Poco male. Ancora qualche giorno ed è arrivato Enrico Letta. E il sindaco contestato per i suoi piani a tutto cemento è approdato addirittura al governo. All'Ambiente. Nientemeno.

 

 

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