1. ALTRO CHE TAGLI E SPENDING REVIEW: A VIALE MAZZINI 14, CON IL BLUES BROTHER GUBITOSI DECOLLANO LE SPESE DELLE SEDI REGIONALI E VOLANO I CORRISPONDENTI ESTERI 2. IL DOSSIER SULLE SUPER-PROMOZIONI: ECCO COME I FUNZIONARI ROMANI GRADITI ALLA POLITICA DIVENTANO MEGA-DIRIGENTI CON UN PASSAGGIO NELLE SEDI DECENTRATE 3. QUALCHE MESE A CAGLIARI O NELLE MARCHE CON QUALIFICA “FSUPER” (LA PIÙ ALTA),PER INCASSARE 3MILA EURO IN PIÙ. POI IL RITORNO A ROMA DA CAPOREDATTORE (300 MILA) 4. IL BLUFF DELLA DIGITALIZZAZIONE DELLE TGR: L’APPALTO DA 8 MILIONI DESTINATO A RADDOPPIARE, MA I LAVORI FINIRANNO QUANDO LE APPARECCHIATURE SARANNO GIÀ OBSOLETE 5. IL PASTICCIACCIO DELLA SEDE DI BERLINO: IN GERMANIA VOLA NICOLETTA MANZIONE, CHE NON PARLA TEDESCO. E LUVERÀ (CHE CONOSCE LA LINGUA DELLA MERKEL) RESTA A CASA 6. DISASTRO RAINEWS: GIORNALISTI E MEZZI PER LE DIRETTE NON BASTANO ALLA MONICA MAGGIONI, GLI ASCOLTI PRECIPITANO IERI HA TOCCATO IL PICCO NEGATIVO DI 0,45%

1 - DAGOREPORT
Memore della lezione del suo mentore Mario Montimer, che ha importato nella politichetta italiana la balla della spending review, anche Giggino Gubitosi da mesi regala continue lezioncine sulla necessità di tagliare i costi. Ma a Viale Mazzini il direttore generale porta avanti una particolare forma di spending review, la spending Rai-view: le spese, invece di diminuire, aumentano!

Nei corridoi Rai gira un breve ma dettagliato dossier, con tanto di nomi e cognomi, dedicato alle sedi regionali e alle super-promozioni che vengono elargite con manica molto larga dalla direzione del personale.

Il meccanismo è questo: viene preso un funzionario romano, con qualifica "Fsuper" (la più alta), e promosso a capo di una sede regionale. La nomina dura qualche mese, giusto il tempo di intascare oltre allo stipendio il bonus da 3000 euro al mese per l'abitazione lontano da casa e 700 euro a settimana per la trasferta (a carico dell'azienda). Poi c'è il ritorno a Roma, con qualifica dirigenziale di caporedattore. E così, il successore di Giggino Gubitosi si ritroverà una dozzina di neodirigenti da 300mila euro l'anno.

Gli ultimi casi riguardano le figure dirigenziali di Marche e Sardegna, dove sono arrivati gli "Fsuper" Giovanni Iannelli e Giovanni Maria Dettori, quest'ultimo ritenuto molto vicino a Forza Italia. I dirigenti romani inviati nelle sedi regionali sono oltre l'80% del totale, pronti a ricongiungersi con la famiglia nella Capitale raddoppiando le spese per Mamma Rai.
Poi c'è il buco nero della "digitalizzazione".

Le sedi regionali si trovano in palazzi enormi con strutture tecnologiche degli anni ‘80. Inizialmente l'appalto per digitalizzare tutto è stato assegnato con una gara da 8 milioni di euro, ma pare che i dirigenti della produzione si siano dimenticati costi di installazione e costi di manutenzione, col rischio che le spese raddoppino.

Ma il vero pasticcio sono i tempi di realizzazione: per il 2015 dovrebbero essere completati solo il 25% dei lavori. In pratica, quando tutto sarà terminato (dopo il 2016) le apparecchiature saranno già abbondantemente obsolete, ma non ditelo al direttore dello Sviluppo strategico, Carlo Nardello, il dirigente tanto caro al Pdl che gestisce i cantieri di realizzazione.

Sempre sotto il capitolo della spending Rai-view va inserita la questione corrispondenti (vedi Il Velino sotto). La stagione dei tagli è già finita, le sedi di corrispondenza tornano a salire. Arriva la riapertura della sede di Istanbul. Ma a far malignare i corridoi di Saxa Rubra, in realtà, è un'altra decisione del direttore generale: la promozione di Nicoletta Manzione (Tg1) a capo della sede di Berlino.

"Ma come farà che non parla neanche una parola di tedesco?", si chiedono sorridendo nella Palazzina A di Saxa (sede del tg di Marione Orfeo). E pensare che nella redazione ammiraglia c'è un bravo cronista che conosce la lingua della Merkel, Bruno Luverà: la sua disponibilità a volare a Berlino, però, sarebbe stata respinta.

Altra macchia per l'aitante Gubitosi arriva proprio dove batte il suo cuore televisivo: a Rainews. Pur dotata di nuovi mezzi, più giornalisti e risorse per le dirette, la direzione di Monica Maggioni arranca negli ascolti. Ieri ha toccato il picco negativo di 0,45% e nel mese di gennaio si è attestata allo 0,57%. "Peggio di Corradino Mineo!", chiosano spietati alla palazzina F di Saxa, dove ha sede la all news.

2 - CORRISPONDENTI RAI: A GIOVANNA BOTTERI LO "SCETTRO" DI NEW YORK
(ilVelino/AGV NEWS) - E' tempo per la Rai di rimettere le mani sul Risiko dei corrispondenti. Proprio in questi giorni, infatti, il direttore generale Luigi Gubitosi ha ridisegnato la mappa della tv di Stato nel mondo. Le sedi di corrispondenza attualmente sono undici e presto - a quanto apprende il VELINO - diventeranno dodici con la riapertura della sede di Istanbul dove farà ritorno Emanuele Fiorilli. Il nuovo responsabile della sede di New York e Giovanna Botteri alla quale dara man forte (sperando che le due giornaliste trovino un po di feeling) Tiziana Ferrario.

Una bandierina importante (visto l'approssimarsi dei Mondiali e delle Olimpiadi, e la chiusura della sede di Buenos Aires) e stata piazzata a Rio De Janeiro, affidata all'ex direttore di Rai Sport Eugenio De Paoli. A Londra invece il posto di Antonio Caprarica e preso da Marco Varvello (responsabile dell'ufficio in arrivo dalla Germania) coadiuvato da Stefano Tura.

A Berlino (dove resta Gennaro Pellino) con i galloni di capo sede sbarca Nicoletta Manzione, mentre a Bruxelles il posto di Mariolina Sattanino - da mesi alla guida di Rai Quirinale - e stato preso da Alberto Romagnoli (oggi il suo primo servizio per la visita del presidente della Repubblica) che sara aiutato da Giuseppina Paterniti e Bruno Ruffolo.

A Pechino - considerando che lo storico corrispondente Paolo Longo a giorni andra in pensione - in arrivo (via Gerusalemme dove resta, in scadenza di mandato - Filippo Landi) Claudio Pagliara. A Parigi conferme per Antonio Di Bella (responsabile dell'ufficio) e Fabio Cappelli.

Tutto fermo anche a Nairobi, dove c'e Vincenzo Nucci, a Mosca, con responsabile dell'ufficio Giovanni Masotti, e a Il Cairo dove rimane Marc Innaro. Nessuna chance di riapertura infine - causa la persistenza di esigenza di spending review - per le sedi di Nuova Delhi (battezzata nel 2007, costava circa 150 mila euro l'anno e nonostante la vicenda dei Maro non riaprira i battenti), Beirut e Madrid. (glv)

 

LUIGI GUBITOSI IN VERSIONE BLUES BROTHER ALLA FESTA DI DESIREE COLAPIETRO FOTO DA IL MESSAGGERO Andrea Vianello Luigi Gubitosi Angelo Teodoli Giancarlo LeoneCarlo Nardello NICOLETTA MANZIONE monica maggioni intervista bashar al assad cbi26 mariolina sattanino

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