guido alpa giuseppe conte

L’ALPA DEL GIORNO DOPO – PARLA GUIDO ALPA, IL MAESTRO DI GIUSEPPE CONTE: “MI CHIAMA OGNI DOMENICA PER CHIEDERMI COME STO, COME MI VANNO LE COSE, MA NON HA BISOGNO DI CONSIGLI E NON PARLIAMO MAI DI POLITICA, ANCHE PERCHÉ LA PENSIAMO DIVERSAMENTE. LO STUDIO IN COMUNE? ERAVAMO SEMPLICI COINQUILINI” - I RAPPORTI CON MINCIONE: “FINO A POCHE SETTIMANE PRIMA DELL’ASSEMBLEA DI CARIGE NON LO CONOSCEVO” E LA LINK: “HO ACCOLTO UN INVITO MA CON IL RUSSIAGATE NON C’ENTRO NULLA. MIFSUD NON L’HO MAI VISTO…”

Marco Menduni per “la Stampa”

 

guido alpa

«Giuseppe Conte vuole sempre mantenere il ruolo di super partes nelle coalizioni di cui è stato premier, ma prima o poi sarà costretto a schierarsi». Guido Alpa, uno dei più importanti avvocati italiani, l' ex presidente del Consiglio nazionale forense, ordinario di diritto civile alla Sapienza, è considerato il "padre" professionale del premier. Una delle persone, da sempre, a lui più vicine. Anche oggi, i due continuano periodicamente a sentirsi.

I DOCUMENTI PUBBLICATI DA LIBERO SUL CONFLITTO DI INTERESSI DI GIUSEPPE CONTE SUL CASO RETELIT

 

L'ARTICOLO DEL FINANCIAL TIMES SULLA CONSULENZA DI GIUSEPPE CONTE A MINCIONE

«Lui - racconta Alpa - è molto impegnato. Però rivelo una cosa: mi chiama la domenica, per chiedermi come sto, come mi vanno le cose. Non gli do alcun consiglio, non ne ha bisogno». La politica è un argomento di conversazione? «No, non ne parliamo mai. Anche perché la pensiamo diversamente, io sono sempre stato socialista e morirò socialista». Però oggi Conte guida un esecutivo dalle tinte diverse dal passato: fuori la Lega, dentro il Pd. Alpa ne è convinto: «Ad un certo punto - ribadisce - si dovrà schierare».

GIUSEPPE CONTE

 

Sin dall' inizio della carriera politica del premier le attenzioni dei detrattori si sono concentrate sui rapporti con Alpa. Anche nelle ultime settimane, con la vicenda del parere legale per l' affare Retelit, che s' intreccia con le attività del finanziere Raffaele Mincione e con la vicenda Carige. Ma in precedenza con le polemiche sul curriculum di Conte, sul suo concorso universitario, per arrivare ai rapporti dello stesso Alpa con la Link, l' Università messa in piedi dall' ex ministro democristiano Enzo Scotti, salita agli onori della cronaca mondiale per la scomparsa di Joseph Mifsud, uomo chiave del Russiagate.

guido alpa

 

Qual è la sua impressione sulle polemiche che coinvolgono il suo nome?

«La più semplice è che vogliano colpire me, per colpire il premier. E' penoso vedere come siano costruite ad arte fake news sulla base di una tecnica semplicistica, l' associazione casuale di immagini e parole. Questa tecnica è stata condannata dalla corte di Cassazione, già dal 1984».

 

RAFFAELE MINCIONE

Partiamo dai rapporti con Mincione. Prima della questione Carige vi conoscevate già?

«Fino a poche settimane precedenti l' assemblea di Carige (il 20 settembre, ndr) non conoscevo Mincione, non l' avevo mai incontrato né avevo avuto modo di interessarmi alle sue attività».

LA SEGRETERIA DI STATO COMPRA IL PALAZZO DI ATHENA FUND DA MINCIONE

 

Come andò il vostro incontro?

«Mi chiese assistenza professionale e io lo aiutai, sia in giudizio, sia nel corso dell' assemblea. Dopo quella vicenda non l' ho più incontrato. È del tutto improprio quindi accostare il mio nome a Mincione nella vicenda degli acquisti immobiliari a Londra da parte del Vaticano».

 

I DOCUMENTI PUBBLICATI DA LIBERO SUL CONFLITTO DI INTERESSI DI GIUSEPPE CONTE SUL CASO RETELIT

Conte ha detto di non aver mai avuto contatti diretti con i vertici del fondo di Mincione nella vicenda Retelit. Qualcuno ha sospettato che la pratica possa avergliela girata lei.

«Non è andata così. Io ho conosciuto Mincione due settimane prima dell' assemblea di Carige.

L' incarico a Conte è precedente. Poi c' è un altro elemento».

 

Quale?

mifsud vincenzo scotti gennaro migliore

«Il segreto professionale. Anche con un amico, con il collega vicino di stanza. Sono stato presidente del Consiglio nazionale forense che si occupa di deontologia, è assurdo pensare che l' abbia potuta violare».

vincenzo scotti

 

CASALE SAN PIO - LINK CAMPUS

C' è poi la vicenda della Link, l' università del Russiagate.

Mifsud

«Ho accolto l' invito della Link a far parte di un comitato scientifico per la pubblicazione di una collana editoriale, ma l' associazione tra Link e Russiagate ha fatto sì che i giornali insinuassero che ero coinvolto in questa vicenda! Non c' entro nulla e non ne so nulla».

 

Ha mai conosciuto o almeno incontrato Mifsud?

«No, non l' ho mai visto»

 

Anche sul concorso universitario si sono concentrati gli oppositori del premier...

antonino monteleone guido alpa le iene

«La commissione era stata estratta a sorte: era composta da me e da altri quattro membri. Data la mia giovane età non ne ero il presidente. Conte ebbe l' unanimità dei giudizi positivi. Anche se non lo avessi votato, avrebbe avuto quattro voti e gli altri candidati ne ebbero zero: Conte avrebbe vinto egualmente. Tutte le illazioni sul concorso sono infondate».

 

GUIDO ALPA E GIUSEPPE CONTE DIVIDEVANO LO STUDIO

Siete mai stati soci, lei e il professor Conte? Ci sono le foto delle targhe sul portone che riportano entrambi i vostri nomi.

«Chiarisco che io ero associato fino a qualche anno fa con un valoroso avvocato genovese (Tommaso Galletto e infatti lo studio professionale era conosciuto come Alpa-Galletto, ndr). Quindi non potevo essere membro di un' altra associazione; basta leggere la disciplina della professione forense per rendersene conto. Avevo ed ho studio a Genova e ho anche una sede romana. In quella sede eravamo semplici coinquilini».

 

Nei giorni scorsi un giornale ha pubblicato la parcella per il parere legale di Giuseppe Conte in merito alla tentata scalata di Mincione alla società Retelit. L' indirizzo è lo stesso di quello del suo studio.

antonino monteleone guido alpa le iene

«Nulla di strano. Ripeto: eravamo coinquilini, ma due attività separate».

 

Tutte queste vicende hanno acceso una particolare attenzione nei suoi confronti...

guido alpa

«Sono stato perseguitato dalla troupe di una trasmissione televisiva, mi hanno aspettato alla fine della lezione per aggredirmi. Sono venuti all' aeroporto di Fiumicino alle 23.30, una sera in cui ero di ritorno da Parigi dopo aver cambiato volo. Chi li avesse informati del mio arrivo quel giorno e a quell' ora non l' ho mai accertato, è uno dei tanti misteri del nostro Paese».

giuseppe conte alla global esg conference the hydrogen challenge 2

 

Quale effetto le fa constatare come Conte da "taroccatore di curriculum" sia diventato uno dei personaggi centrali della politica?

giuseppe conte democristiano

«Il suo curriculum è del 1994. Vi si dice che il Premier ha completato i suoi studi alla New York University. Il giornalista del NY Times ha equivocato il significato: ha ritenuto che il premier si volesse arrogare il merito di aver insegnato o seguito i corsi di quella prestigiosa Università.

 

Non è così: ha svolto ricerche, perché come ho fatto io negli anni Settanta, è solo frequentando le Università straniere che si possono leggere libri, riviste, fare fotocopie, di cui non sono dotate le biblioteche italiane».

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO