acea raggi

ANCHE I CINQUESTELLE HANNO UN “POLTRONIFICIO” E SI CHIAMA ACEA - LA EX MUNICIPALIZZATA DI ROMA È STATA COLONIZZATA DAI GRILLINI, CHE NON SI SONO LIMITATI AL TRADIZIONALE SPOIL SYSTEM DEI PARTITI, MA HANNO FATTO TABULA RASA PER ASSUMERE SOLO FEDELISSIMI...

Susanna Turco per http://espresso.repubblica.it

 

virginia raggi metro c

Raccontano strabuzzando gli occhi che, al confronto, il noto Manuale tipizzato dal democristiano Massimiliano Cencelli sia persino troppo raffinato. Dicono che quel che sta accadendo in Acea, scatola nera del potere romano, non l’hanno mai visto in decenni di potere di destra e di sinistra: e sì che chi naviga in queste acque è abituato a vederne di tutti i colori.

 

Insomma nella Capitale il paradosso grillino è il seguente: dopo aver urlato alla discontinuità e al rifondiamo tutto, giunti al potere i Cinque stelle hanno in effetti compiuto davvero una impresa diversa dal solito. Trasformare lo spoil system nel tabula rasa system.

 

Nuovo Logo Acea

Via tutti, largo ai fedelissimi, trasformando così, nel giro di pochi mesi, la società quotata in borsa della quale il Comune ha il 51 per cento (Gaz de France il 23, Caltagirone il 5 e via dettagliando) in una specie di feudo esclusivo, ancorché occupato tutt’altro che da neofiti del potere. E se come usava dire Luigi Di Maio già all’epoca della vittoria, Roma anticipa ciò che accadrà al livello nazionale, tenersi forte.

 

All’Acea, alla faccia delle attente procedure di selezione, si va allegri di cooptazione e epurazione grilline, naturalmente entrambe con le dovute eleganze (chi arriva, proviene dai soliti poltronifici), con parcheggi e stanzini più o meno metaforici per i dipendenti improvvisamente fuori linea o, per dirla con chi sa stare a tavola, “preparati, ma troppo attivi” (tra gli stanzinati c’è pure il fratello di un noto attore vicino alla destra, non siamo mica a un pranzo di gala). Con una velocità di esecuzione soprattutto nelle nomine che, dicono, dipenda pure dal timore di veder anzitempo tramontare la stella della sindaca Virginia Raggi, peraltro chiamata giusto il 9 in Tribunale anche lei per questioni di nomine.

luca lanzalone

 

In attesa di veder realizzato il pur ambizioso piano industriale appena presentato (3 miliardi di euro di investimenti in quattro anni) dal nuovo management formato dal presidente Luca Lanzalone e dall’ad Stefano Donnarumma, scorrazzano così per la multiutility di acqua e luce nuove figure di comprovata fede. Otto in più solo nella comunicazione, per dire.

 

Stefano Donnarumma

Prima fra tutte Massimiliano Paolucci, ex relazioni esterne a Condotte spa, prima ancora Telecom e Aeroporti di Roma (dove ha conosciuto Donnarumma), si dice legato a Fabrizio Palenzona, che è riuscito – segno di indubbio potere – a riassumere in sé le deleghe alle relazioni esterne e quelle agli affari istituzionali, prima separate: non è un caso che nei corridoi di Acea si usi ormai soprannominare l’intera azienda “Paolucci spa” a significare la carta bianca di cui dispone. In prima fila, e in ottimi rapporti con lui, ci sono infatti Giuseppe Gola, ex Enel, Wind e altre di telecomunicazioni, che è arrivato dopo l’estate alla guida di Amministrazione, Finanza e controllo, previa defenestrazione del predecessore dopo soli 18 mesi;

Massimiliano Garri

 

il Ceo Office Massimiliano Garri, ex Bip e Deloitte consulting; Michele Grassi, che viene da Enel e adesso è responsabile Commerciale e trading AceaEnergia; quello che è il vero nuovo capo delle risorse umane, Pierluigi Palmigiani, per far posto al quale è stato gentilmente messo da parte il predecessore, peraltro fratello del medico personale di Berlusconi (non siamo a un pranzo di gala).

 

Molti ingressi come si diceva nello specifico della comunicazione, dove messi da parte i tre che c’erano, ne sono arrivati sei – dirigenti esclusi. Tutti inquadrati, per lo meno come quadri o super quadri e, nel caso dei consulenti, prossimi all’assunzione o garantiti con stipendi equiparati (complessivamente una media di settanta mila euro all’anno, giusto per dare l’idea).

 

RAGGI COLOMBAN

Tutti personaggi che vengono da mondi noti. Vi è chi lavorava alla segreteria tecnica dell’ex assessore Colomban e di Romeo, chi stava con Paolucci già in Condotte, chi proviene da Telecom o da Alitalia, chi era direttore generale di Assoelettrica e ha collaborato con il management Acea ai tempi di Alemanno. Insomma la solita trasversalità, solo molto più feroce.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…