I CONSUMATORI SONO CONSUMATI! - L'ISTAT RILEVA CHE LE FAMIGLIE ITALIANE SONO SEMPRE PIÙ PESSIMISTE PER QUANTO RIGUARDA LA PROPRIA SITUAZIONE ECONOMICA: GLI STIPENDI SEMPRE PIÙ BASSI, L'INFLAZIONE CHE GALOPPA E L'INCERTEZZA DEL FUTURO (TRA GUERRE E DAZI) RENDONO I CONSUMATORI PIÙ PRUDENTI - DIVERSA LA SITUAZIONE PER LE AZIENDE CHE, PAGANDO POCO I DIPENDENTI ED EVITANDO IL PIÙ POSSIBILE DI PAGARE LE TASSE, SONO OTTIMISTE (VISTO CHE LA DOMANDA ESTERA È AUMENTATA DEL 3,4%)
Estratto dell’articolo di F. Gor. per “la Stampa”
CARRELLO DELLA SPESA - AUMENTO PREZZI
Una situazione in chiaroscuro. La fotografia scattata dall'Istat con la rilevazione di novembre mostra un'Italia che avanza con passo irregolare. Le imprese guardano ai prossimi mesi con una sicurezza tornata sui livelli più alti da aprile, mentre i consumatori scivolano verso un pessimismo che tocca il minimo dall'aprile scorso. [...]
Una frattura che pesa sulle prospettive di un'economia ancora esposta a inflazione, conflitti e tensioni commerciali, ma sostenuta da un tessuto produttivo che continua a mostrare segnali di tenuta. L'indice delle aziende sale grazie alle attese di una stagione commerciale più forte, alimentata dal recupero di industria e servizi. [...]
Dopo il calo di agosto, condizionato dalle tariffe doganali americane e dal blocco delle esportazioni, il fatturato industriale è rimbalzato a settembre con un +2,1% sul mese e un +3,4% sull'anno. Una crescita trainata dal ritorno degli ordini esteri, ma sostenuta anche dalla domanda nazionale, salita dell'1,3%.
CARRELLO DELLA SPESA - AUMENTO PREZZI
Nei servizi l'avanzata è ancora più marcata: +1,8% su base mensile e +4,3% annua, numeri che rinforzano il clima nelle imprese del terziario e delineano un finale d'anno più stabile rispetto alle attese di fine estate. [...]
Molto diversa la percezione delle famiglie, che vedono peggiorare sia la situazione corrente sia quella futura. Il clima economico scende da 99,3 a 96,5, quello personale arretra da 97,0 a 94,5 e quello corrente si ferma a 98,6. Il calo più netto riguarda le attese generali, crollate a 90,2. Per le associazioni dei consumatori è un segnale che può frenare la spesa in una fase decisiva per negozi e servizi. Una prudenza che riflette il timore di un futuro meno stabile e che rischia di rallentare la ripresa dei consumi. Il risultato complessivo è un Paese che procede con due velocità: imprese più fiduciose e famiglie più caute, una combinazione che potrebbe condizionare la traiettoria dell'economia nei prossimi mesi.
INFLAZIONE USA
AUMENTI DELLA SPESA PER LE FAMIGLIE ITALIANE - GIUGNO 2025
AUMENTO DEI BENI ALIMENTARI