beppe grillo - giuseppe conte - meme by usbergo

“NOI ANDIAMO PER FUNGHI” – I POCHI SEGUACI DI BEPPE GRILLO RIMASTI NEL MOVIMENTO 5 STELLE MINACCIANO L’ASTENSIONE AL VOTO BIS SULLE MODIFICHE STATUTARIE: L’OBIETTIVO È NON FAR RAGGIUNGERE IL QUORUM E FAR SALTARE CONTE – L’EX DEPUTATO MARCO BELLA: “LA SPERANZA È SEDERSI A UN TAVOLO E ORGANIZZARE UNA SERENA SEPARAZIONE CONSENSUALE” – LA POSSIBILE BATTAGLIA LEGALE SUL SIMBOLO E LA RICHIESTA DELL’EX GARANTE: VUOLE UNA SOCIETÀ TERZA CHE CERTIFICHI LA VOTAZIONE

1. GRILLO, LA CONTROFFENSIVA SOCIAL: VOTARE? NOI ANDIAMO PER FUNGHI

Estratto dell’articolo di Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”

 

conte e beppe grillo a roma alla manifestazione del m5s

L’ala movimentista prepara la controffensiva mediatica. «Conte con i suoi ha invaso i media per dare una lettura fuorviante di tutta la vicenda», dicono. L’idea è ribattere colpo su colpo. A partire dai social. I sostenitori di Beppe Grillo lanciano l’hashtag «#iononvoto».

 

E commentano rilanciando l’astensionismo con un «Noi andiamo per funghi», che ricorda il craxiano «andate al mare» per il referendum del 1991. E l’ala pro garante cita un altro caso per giustificare la sua strategia politica: «Se il referendum di Renzi nel 2016 avesse previsto il quorum, il M5S avrebbe fatto appello a non andare a votare».

MARCO BELLA M5S

 

Ma la votazione del 5-8 dicembre rischia di non essere l’ultimo atto formale dello scontro. Grillo è pronto ad andare oltre e a moltiplicare i fronti. Anche a livello legale, coinvolgendo anche i suoi sostenitori. Un ginepraio di cause per dare filo da torcere ai contiani. A esplicitare le mosse è un post di Marco Bella, che ha tirato le fila della protesta anti Conte alla Costituente. L’ex deputato, collaboratore del blog del fondatore, scrive su Facebook: «Un quorum raggiunto di nuovo, sarebbe la fine della storia? Ma certo che no».

BEPPE GRILLO E I MANDATI DI CONTE - VIGNETTA DI ITALIA OGGI

 

Bella ipotizza nuovi passaggi sulla Rete «al netto di possibili azioni legali» (che vengono ventilate per la prima volta). «La soluzione c’è, ed è il dialogo. Se Conte e i parlamentari continuano ad attaccare chi gli ha permesso di essere lì, le cose non possono che peggiorare», puntualizza l’ex parlamentare.

 

E in questo senso va letto il silenzio prolungato del garante. Grillo aveva in mente di replicare a quanto accaduto alla Costituente ma in questi primi giorni ha desistito per lasciare uno spiraglio a una soluzione «pacifica». La speranza — secondo Bella — è quella di «smettere di insultare, sedersi a un tavolo e organizzare una serena separazione consensuale». Con Conte libero di farsi «il proprio partito».

 

ALESSANDRA TODDE GIUSEPPE CONTE

[…] Intanto, i big contiani continuano a tuonare con toni molto duri contro il fondatore. Ieri è stata la volta di Alessandra Todde. «Noi siamo una comunità adulta, una comunità democratica che non si fa limitare sui temi da dibattere e sulla democrazia», ha detto la governatrice sarda.

 

E ha aggiunto: «Abbiamo espresso molto chiaramente quella che è la nostra strada: vogliamo crescere, come dice tutta la base dei nostri iscritti». Sulla ripetizione del voto Todde attacca: «Credo che si stia comportando come un bambino piccolo che prende il pallone e vuole andare via. Noi siamo invece adulti e ci comporteremo come tali». […]

 

 

2. M5S, GRILLO NON SI FIDA DEL VOTO ONLINE “VOGLIO UN’ALTRA SOCIETÀ CHE CONTROLLI”

Estratto dell’articolo di Matteo Pucciarelli per “la Repubblica”

GIUSEPPE CONTE E BEPPE GRILLO - VIGNETTA DI ITALIA OGGI

https://www.repubblica.it/politica/2024/11/29/news/beppe_grillo_voto_m5s-423760261/

 

È tutto pronto o quasi per il sequel del voto sul destino di Beppe Grillo nel M5S, fissato dal 5 all’8 dicembre. Ma il garante destituito a metà dopo l’esito di domenica scorsa (34 mila sì alla sua sfiducia su 54 mila votanti) sta puntando i piedi: chiede una società terza che certifichi la votazione su SkyVote, richiesta fatta al Comitato di garanzia, di cui fanno parte Roberto Fico, Virginia Raggi e Laura Bottici.

 

Giuseppe Conte non vuole fornire appigli a Grillo, né SkyVote — che nel suo portafoglio ha clienti di peso come Rai, Luiss, Confcommercio, le Acli, solo per citarne alcune — ci sta a perdere la reputazione in caso di proteste del comico e quindi è arrivato il via libera: va bene per la certificazione esterna.

 

MARCO BELLA M5S

Solo che la società vidimatrice della consultazione online proposta non era di gradimento al fondatore. Il quale ha a sua volta avanzato una serie di nominativi ad hoc , si dice su consiglio di Davide Casaleggio.

 

Alla fine un accordo si troverà, garantiscono da via di Campo Marzio. Ma tutta la vicenda in sé è indicativa della totale sfiducia di Grillo, ormai sempre più determinato a rompere le uova nel paniere dell’attuale presidente.

 

BEPPE GRILLO - GIUSEPPE CONTE - MEME BY USBERGO

[…]  Chi è vicino a Grillo assicura che la mossa del voto bis non è l’unica che serba in canna. Sulla potestà del simbolo delle 5 Stelle infatti sia Conte che il fondatore sono convinti di avere ragione. Cioè di esserne titolari. Gabriele Maestri, giurista e animatore del sito isimbolidelladiscordia. it , è probabilmente il maggior esperto italiano di simboli politici. «Il problema sta nella confusione tra simboli e marchi», spiega.

 

Infatti il brand del M5S, con le varie evoluzioni, è stato registrato due volte come marchio e due volte come simbolo politico, tramandato attraverso due associazioni diverse. Gli eventuali e ulteriori accordi tra garante e il M5S di Conte non sono mai stati resi noti, dopodiché secondo Maestri «nessuno dei due può essere sicuro al cento per cento di spuntarla.

 

GIUSEPPE CONTE BEPPE GRILLO

E se anche l’associazione più vecchia, quella del 2012 di Grillo, può far valere una sorta di prelazione», poi «le leggi elettorali danno maggiore tutela ai simboli presenti in Parlamento, e lì c’è l’associazione guidata da Conte: le regole civilistiche sono una cosa e quelle elettorali un’altra». La cosa più semplice sarebbe quindi una risoluzione consensuale fra le parti, magari con una transazione. Ma la politica e le idee, in tutto questo, sembrano assai lontane.

GIUSEPPE CONTE AL TEATRO MANCINELLI DI ORVIETO PER LO SPETTACOLO DI GRILLOGIUSEPPE CONTE - ALESSANDRA TODDE giuseppe conte beppe grillo memeBEPPE GRILLO E GIUSEPPE CONTE - ELEZIONI REGIONALI IN LIGURIA - VIGNETTA BY ROLLI PER IL SECOLO XIX

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…