I TEDESCHI GIOCANO IL LORO DERBY ELETTORALE SUL FUTURO DELL’EURO – MERKEL APPOGGIA IL SUO PAGGETTO DRAGHI

Tonia Mastrobuoni per "La Stampa"

Per la prima volta nella storia, la Banca centrale europea si spacca davanti a un tribunale. Ascoltati dai giudici della Corte costituzionale di Karlsruhe, i due membri tedeschi dell'Eurotower, il consigliere Jörg Asmussen e il presidente della Bundesbank Jens Weidmann, si sono ritrovati ieri su fronti opposti, e hanno parlato rispettivamente a favore e contro il programma di acquisti dei bond sovrani "Omt" deciso nove mesi fa. Le audizioni proseguiranno oggi ma la sentenza è attesa in autunno, quasi sicuramente dopo le elezioni per il rinnovo del Bundestag del 22 settembre.

Giunti all'appuntamento sulla scia di una campagna stampa che ha raggiunto toni molto aspri soprattutto nel Paese di Angela Merkel, i duellanti esprimevano posizioni che sono ormai cristallizzate nell'opinione pubblica e nella politica tedesca. Asmussen, forse il primo tedesco "non ortodosso" ad arricchire i vertici dell'Eurotower, ha difeso la decisione della Bce, presa a settembre e con un solo voto contrario (quello di Weidmann) di prevedere la possibilità di comprare titoli di Stato, in cambio di un programma di risanamento e di riforme.

La sua è una posizione in sintonia con quella del governo tedesco, espressa ieri mattina davanti ai giudici della Corte di Karlsruhe dal ministro delle Finanze, Wolfgang Schäuble. Ma ieri è scesa in campo addirittura Angela Merkel, che davanti agli imprenditori della Bdi ha difeso senza mezzi termini l'operato di Mario Draghi: «Crediamo che la Bce operi per la stabilità dei prezzi», dunque entro i limiti del suo mandato. «Anche la Germania - ha ammonito la cancelliera - risente della crisi», e ha bisogno di un'Europa stabile e unita.

Davanti ai togati di Karlsruhe, Asmussen ha chiarito che il programma di acquisti di bond «è stata una misura necessaria, effettiva e rispettosa del mandato della Bce». Ribadendo i motivi che hanno portato a quella decisione - il rischio di un collasso del credito, i timori di una rottura dell'euro con i conseguenti tassi alle stelle subiti da Spagna e Italia - l'economista che ha studiato anche alla Bocconi ha confermato la necessità che quelle operazioni siano «illimitate».

Com'è noto, quando Mario Draghi si rivolse alla comunità finanziaria londinese il 26 luglio dello scorso anno e disse la famosa frase «faremo qualsiasi cosa per preservare l'euro. E credetemi, basterà», il messaggio in codice che gli investitori colsero chiaramente e che fece tornare la fiducia sui mercati, fu la percezione di una disponibilità ad azioni illimitate.

Per Asmussen quella caratteristica «significa un segnale forte, necessario per convincere i mercati della serietà e della determinazione nel perseguimento dell'obiettivo della stabilità dei prezzi». L'economista tedesco, tuttavia, ha anche ricordato che quegli acquisti sono di per sé limitati, visto che sarebbero confinati ai titoli sovrani a scadenza breve, da uno a tre anni. L'economista ha anche detto di «non vedere» all'orizzonte ristrutturazioni del debito.

Anche Schäuble ha difeso l'Omt: «Il governo tedesco non ha alcun dubbio che la Bce sia nel quadro del suo mandato», ha detto, paventando il rischio che una eventuale bocciatura tedesca possa portare altri paesi a riconsiderarne la legittimità.

L'accusa, personificata ieri dal numero uno della Buba Weidmann, che raccontano ormai ai ferri corti con Draghi, è che l'Omt potrebbe mettere a rischio, rallentandole, le riforme nell'eurozona e la credibilità della stessa Eurotower. Secondo il banchiere lo scudo anti-spread «potrebbe indebolire la credibilità della politica monetaria e ridurre la stabilità dei prezzi».

 

MARIO DRAGHI MERKEL Mario Draghi con il membro del comitato esecutivo Jörg AsmussenJens Weidmann e Angela MerkelCORTE COSTITUZIONALE TEDESCA

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