1. SIAMO COSTRETTI A VIVERE IN TEMPI DRAMMATICI, "TEMPI IN CUI I CIECHI CI INDICANO COSA DOBBIAMO LEGGERE", E IN CUI DOBBIAMO ASSISTERE IN SOLI DUE ANNI ALL'AUTODISTRUZIONE TOTALE DEL MITO DI MARIO MONTIMER, POMPATO DAI GIORNALONI DI LOR SIGNORI OLTRE OGNI DECENZA CON QUELLA GRAN PALLA DELLA "SOBRIETÀ", E OGGI RIDOTTO A UNA CARICATURA DEI DUE VECCHIETTI DEL MUPPETS SHOW. QUELLI CHE LITIGAVANO SUL PALCO DEL TEATRO. SOLO CHE SUDARIO MONTI FA TUTTO DA SOLO 2. UN ALTRO VECCHIETTO INCATTIVITO, RE GIORGIO, SI BECCA DEL "TRADITORE" DI BERLUSCONI DALLA PITONESSA SANTADECHE' E LA STAMPA FA A GARA A NASCONDERE LA SPIACEVOLE FACCENDA. NON SIA MAI CHE SCAVANDO UN MINIMO SI SCOPRA CHE QUALCOSA, AL BANANA SBUCCIATO DALLA MAGISTRATURA, ERA STATO PROMESSO…

a cura di COLIN WARD (Special Guest: Pippo il Patriota)

Siamo costretti a vivere in tempi drammatici. "Tempi in cui i ciechi ci indicano cosa dobbiamo leggere", come direbbe il nostro filosofo di riferimento Rat-man. E in cui dobbiamo assistere in soli due anni all'autodistruzione totale del mito di Mario Montimer, pompato dai giornaloni di Lor signori oltre ogni decenza con quella gran palla della "sobrietà", e oggi ridotto a una caricatura dei due vecchietti del Muppets Show. Quelli che litigavano sul palco del teatro. Solo che lui fa tutto da solo.

Un altro vecchietto incattivito, Re Giorgio, si becca del "traditore" di Berlusconi dalla Santadeche' e la stampa fa a gara a nascondere la spiacevole faccenda. Non sia mai che scavando un minimo si scopra che qualcosa, al Banana, era stato promesso.

1 - NON FA SOSTA LA SUPPOSTA
Sul Corriere delle banche creditrici, Sergio Rizzo spiega l'ennesima furbata immobiliare di quel che resta dello Stato. Dopo i grandi successi di Metropolis, Patrimonio Spa (Paraponzo Ponzellini...) e delle cartolarizzazioni, ecco a voi il super-fondo di fondi! Insomma, la supercazzola immobiliare. "Carceri, scuole, ospedali e palazzi. Nel superfondo degli immobili di Stato. Gli obiettivi: vendite per ridurre il debito pubblico e contenere il deficit.

L'apertura agli investitori esteri. Invimit ha avuto 10 giorni fa il benestare di Bankitalia. Gestira' i fondi e cerchera' soggetti privati pronti a investire. Entro il 2017 il patrimonio di immobili pubblici in portafoglio arrivera' a un controvalore di 6,1 miliardi" (p. 3). Per non sbagliare neppure questa volta, e centrare il consueto flop, il governino del rinviare ha messo Invim nelle mani di due vecchi arnesi del mandarinato romano come Elisabetta Spitz e Vincenzo Fortunato.

Ma la vera perla rivelatrice del valore dell'operazione e' che l'Inail viene 'invitata' a contribuire al lancio di Invim con il prelievo forzoso di 1,8 miliardi dal suo tesoretto. D'altronde "tesoretto, scherzetto", avra' pensato il pallido Aspenio Letta grattandosi le lunette. Comunque, nel complesso, non male lo scetticismo immobiliare espresso da un giornale come il Corriere, che a sua volta si sta vendendo il palazzo per tacitare i creditori.

Si ride anche sulla Repubblica del Rigore Monetario: "Manovra, un assalto da 10 miliardi. Imu, cuneo fiscale, statali e Cig: ecco tutti i costi delle modifiche dei partiti" (p. 1). "Partiti", cattivo. "Cena a casa Scalfari con Re Giorgio, Lettanipote e Drago Draghi", invece, "buono". Anzi, urge nuova agape.

Davvero notevole anche la scoperta del millennio, sempre su Repubblica: "Il fondo salva-Stati compra bund tedeschi e l'Italia finanzia Berlino. I titoli acquistati dall'Eurotower ci hanno salvato nel 2011 e ora rendono fino all'8%" (p. 4). Comico il passaggio in cui si tenta di dipingere la faccenda come un mero accidente: "Ne' gli uni ne' gli altri lo hanno mai voluto, ne' probabilmente se ne sono resi conto. Eppure il trasferimento di risorse da Sud a Nord delle Alpi vale ormai diversi miliardi".

E alla fine, ecco che cosa c'e' dietro l'improvvisa e tardiva presa di coscienza: "Le risorse pagate dal governo di Roma, se solo fossero rimaste in Italia, probabilmente basterebbero a gestire i problemi delle banche. Invece sono immobilizzate nell'Esm a Lussemburgo".

Il Messaggero vola più basso e almeno la becca la notizia: "Finanziaria, ora spunta un taglio alla sanita'. Finanziamento ridotto di 600 milioni gia' dal 2015 con la stretta sul personale. Nella legge di stabilita' anche l'obbligo di pareggio per le societa' di comuni e regioni" (p. 6). Anche il Giornale bada al sodo: "Ecco il trucco: la Tasi più' cara dell'Imu. La nuova tassa portera' nelle casse dello Stato 3,7 miliardi contro i 3,3 del 2012. Il ministero smentisce ma Capezzone lo sbugiarda" (p. 5). Eccco, fino alla parola "Capezzone" sembrava una cosa seria.

2 - LA FARSA DELL'UOMO CHE SI FECE AUSTERITY
Astioso, obliquo, saccente e in vena di improvvise 'rivelazioni'. Il Rigor Montis che governo' l'Italia per conto della Troika e dei sedicenti Mercati si scinde da se stesso e sparacchia qua e la'. Senza quel minimo di stile che aveva preteso di insegnarci con il suo loden verde. "Monti furioso anche con Letta: 'Si e' inginocchiato al Pdl'.

Presto vertice col premier: 'E' il governo del disfare'" (Repubblica, p. 6). Sul Corriere, "Monti: governo succube del Pdl, si scrive Letta e si legge Brunetta. 'C'e' chi si posiziona col navigatore'. Casini: cosi' sei diventato premier. Su Mauro: 'Mi ha pregato in ginocchio di prenderlo in Scelta civica'. 'Con il voto su Berlusconi si vedra' se in Italia esiste uno Stato di diritto'. 'Io avrei fatto un accordo con il Pdl, pero' depurato da certe personalita'" (p. 5). Tutto lo scherno casiniano che potete immaginare sul Messaggero di Calta-papa': "E ora Supermario se la prende perfino con il cucciolo Empy" (p. 5).

3 - MA FACCE RIDE!
Fassina: "Resto per combattere il rigore imposto dalla Ue" (Repubblica, p. 2). Dopo, vestira' la maglia della Juventus "per combattere i troppi rigori imposti dall'Aia".

4 - VILIPENDIO! VILIPENDIO!
La Pitonessa tacco 14 osa dire in tv quello che pensano milioni di italiani, ovvero che Re Giorgio ha fregato il Banana, e i la stampa di Sua Maesta' mette il silenziatore. Su Illustrato Fiat spazio solo per un sommarietto cosi' concepito: "Santanche' attacca il Capo dello Stato. Schifani e Brunetta prendono le distanze" (Stampa, p. 4).

Il Corrierone, spaventatissimo, nasconde il tutto in un catenaccio: "Santanche' attacca Napolitano. Tutti si dissociano" (p. 8). Onore al Messaggero che almeno ci fa un titolo, anche se ovviamente super-embedded: "Santanche': Napolitano traditore'. E' bufera. I capigruppo la sconfessano. Il Pd: vilipendio" (p. 2).

5 - NANO DECADENCE
"La solitudine del capo tra i cortigiani avidi. I questuanti assediano un Cavaliere ormai cupo. Attorno ad Arcore e palazzo Grazioli girano falchi e colombe,avvocati, approfittatori, carrieristi. Ognuno chiede udienza per avere qualcosa". Grande scoop di Pigi Cerchiobattista sul Corriere (p. 9). Che pur di sferrare il calcio dell'asino al povero Silvio, oggi non esista a pescare a piene mani tra le odiate intercettazioni dell'inchiesta Ruby. Ben arrivato, compagno Pigi. Travaglio & Friends ti aspettavano da anni.

Per Repubblica, tentativo (fallito) di staffetta al Ministero della Paura: "Alfano lasci il posto al Viminale'. Berlusconi lancia Fitto per l'unita' del Pdl ma Letta chiude la porta alla staffetta. Le alternative Schifani e Romani. Angelino tratta sul partito. Il segretario sarebbe disposto a lasciare l'Interno rimanendo pero' vicepremier" (p. 10).

Alla voce 'ultimi servigi' arriva invece l'intervistella a Repubblica del triste Emilio Fede: "La Bonev e' manovrata da qualcuno, con le sue bugie ha fatto piangere Francesca. Conosco la Pascale, da Silvio non pretende nulla. L'attrice bulgara mi ha fatto una pessima impressione" (p. 11).

Tutta da gustare, invece, la paginazza del redivivo Paolo Guzzanti, secondo il quale "per distruggere Berlusconi hanno involgarito l'Italia" (Giornale, p. 4). Dura protesta dei figli, comici di professione.

6 - AGENZIA MASTIKAZZI
"Banca d'Israele, l'esordio di una donna al vertice. Karnit Flug" (Corriere, p. 5).

7 - CAZZO, I MALEDETTI GIOVANI! (CHIUDETE I CAVEAU)
Sempre molto divertente vedere come i giornaloni di Lor Signori trattano le proteste contro chi passa loro lo stipendio. Sabato, molti cosiddetti pistaroli si erano rinchiusi in 'sala situazione' a guardare la manifestazione sui monitor della polizia, vergando poi commosse articolesse su "il dispositivo di sicurezza che ha retto bene". Ieri, i colleghi più' giovanili hanno osato la missione estrema tra i ragazzi di Porta Pia.

E alcuni hanno scoperto perfino la gnocca: "Insospettabili: 'Noi siamo quelle che la mattina ti rispondiamo dai call center o ti serviamo il caffè' al bar...', dice la ragazza che ha letto Agamben, bionda, romana e con due occhi dello stesso color del cielo", scrive Fabrizio Caccia sul Corriere. Che poi, poveraccio, si becca il predicozzo lui per tutti: "Ce l'hanno con la stampa, con i giornalisti, quelli di Occupy Porta Pia: 'Cambiate le vostre parole - ammonisce Karim -, soltanto cosi' potrete cambiare le cose e anche il mondo. Avete riempito pagine e pagine parlando solo di scontri e di violenze, ignorando completamente la nostra lotta per la casa, il reddito minimo, la solidarieta' ai 51 licenziati della cooperativa Sgb che lavoravano per la Granarolo.

C'erano anche loro a sfilare,ma chi l'ha scritto di voi? Nessuno" (p. 17). E nella stessa pagina, a uso e consumo delle giovani sciure con l'anfibio di vernice e di quei parassiti spacciati per 'creativi', ecco un imperdibile pezzo "Dall'eskimo al ribelle inglese del '600, il look della protesta". Poi si lamentano che ogni tanto gli sfasciano qualche vetrina.
Anche sulla Repubblica degli Illuminati, particolari imperdibili.

Come questo: "Rivela ancora la ragazza: 'Durante la manifestazione un poliziotto si e' spostato dal suo contingente, mi ha preso da parte e mi ha detto: 'In un'altra situazione ti avrei chiesto il numero di telefono'. Agenti, abbiamo bisogno di voi, venite a difenderci. Difendete i cittadini a cui hanno tolto i diritti" (p. 13).

Bel pezzo, invece, sulla Stampa, con Mattia Feltri che va umilmente con il taccuino tra gente meno fortunata e prova a raccontare più storie possibili ("In tenda a Porta Pia contro euro e governo. 'Siamo disperati'", p. 8).

Sul Menzognero di Calta-riccone, vibrante commento di Mario Ajello in prima pagina: "Roma soffre. Marino non c'e'. Torna a bordo, Ignazio! Roma ha rischiato di essere come la nave Concordia.E il sindaco Marino sembra somigliare a Schettino". La penna batte dove duole al padrone.

8 - NON AVRAI ALTRA LEGGE CHE IL CODICE IBAN Il
Corriere delle banche, anziche' ringraziare le Poste che danno una mano in quel disastro bancario chiamato Alitalia, si presta all'attacco a testa bassa contro il 'pericoloso concorrente'. "Banche: 'Troppi vantaggi alle Poste. Ora separino le attivita' finanziarie'. Attacco dell'Abi: dopo l'intervento del rivale nell'ex compagnia di bandiera. Il peso sul sistema del credito. Le richieste: stessa vigilanza da Banca d'Italia, stesso contratto. E BancoPosta in Borsa. La divisione BancoPosta incide ormai per il 60% sui ricavi. Una carta prepagata su due e' emessa da Poste Italiane" (CorrierEconomia, p. 6). Per quanto ci riguarda, tra banche e Poste, l'unica e' strozzare uno con le budella dell'altro.

Contropezzo su Affari@Finanza di Repubblica: "Poste, il segreto di Sarmi: dire si' ai governi e far crescere il business. Il gruppo non e' un 'carrozzone' pubblico, come dimostrano i suoi bilanci, ma e' un convoglio lungo, articolato e senza eguali in Europa. E' un ircocervo di cui pochi riescono a spiegare il successo. Dalla corrispondenza alla finanza alle tlc e ora anche Alitalia" (p. 2).

FREE MARCHETT/1
Come non inchinarsi di fronte alla grande foto sulla Stampa (p. 7) che ritrae Federico Ghizzoni all'ultimo piano del nuovo grattacielo Unicredit, impreziosita dalla didascalia 'Cambiamenti in vista"? Tutto il resto e' noia, a parte il passaggio dell'intervista in cui il banchiere ciucceduto a Profumo dichiara soave: "Con la nuova governance, che vede le banche in grado di intervenire in certe situazioni, Tassara e' diventata un normale debito ristrutturato". Ma come no. Un normale debito di un normale gruppo, finanziato normalmente per investire in normali pacchetti azionari di amici degli amici. In ltalia, tutto normale. Appunto.

FREE MARCHETT/2
"Essere leader significa anticipare gli altri. E noi siamo ben focalizzati nell'allegoria dei tempi che viviamo: con i piedi ben saldi in Italia e con gli occhi alti nel mondo. Per questo guardiamo allo sviluppo a ogni altezza del globo". Qualcuno aiuti Dario Rinero, ad di Poltrona Frau, intervistato oggi con tutte le pompe da un quotidiano assai vicino al padroncino Luca Cordero di Monteprezzemolo (Stampa, p. 20).

colinward@autistici.org

 

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