INGROIA QUESTO! LA CORTE DEI CONTI METTE SOTTO INCHIESTA CROCETTA E L’EX PM, CUI CONTESTANO 2,2 MILIONI DI DANNO ERARIALE - INGROIA: “MI VIENE DA RIDERE”

1. CORTE CONTI CONTESTA DANNO ERARIALE A CROCETTA E INGROIA
(ANSA) - La procura della Corte dei Conti contesta al presidente della Regione Rosario Crocetta, al commissario di Sicilia e-Servizi Antonio Ingroia e a mezza giunta di governo un danno erariale da oltre 2,2 milioni di euro. L'inchiesta e' coordinata dal procuratore Gianluca Albo.

La vicenda riguarda l'assunzione di 74 dipendenti ex Sisev, transitati a Sicilia e-Servizi, alcuni dal 23 gennaio scorso, altri dal 4 febbraio. Un passaggio che, secondo i magistrati contabili appare illegittimo e che avrebbe recato danno alle casse della pubblica amministrazione.

Oltre a Crocetta e Ingroia sono indagati dalla procura della Corte dei Conti gli ex assessori Antonino Bartolotta, Ester Bonafede, Dario Cartabellotta, e gli attuali assessori Nelli Scilabra, Michela Stancheris, Patrizia Valenti; e ancora, il ragioniere generale Mariano Pisciotta, l'avvocato dello Stato Giuseppe Massimo Dell'Aira e Rossana Signorino, dirigente del settore società partecipate.

2. CORTE CONTI:PALERMO; PROCURA,RECLUTAMENTO PERSONALE ILLECITO
(ANSA) - La procura presso la Corte dei Conti contesta al presidente della Regione Rosario Crocetta, al commissario di Sicilia e-Servizi Antonio Ingroia e a mezza giunta di governo un danno erariale da oltre 2,2 milioni di euro per avere reclutato con contratto a tempo determinato a Sicilia e Servizi personale già al lavoro presso Sicilia e Servizi Venture scarl (Sisev). Per il sostituto procuratore Gianluca Albo il reclutamento è illecito perché è avvenuto in violazione del divieto legale e amministrativo di assunzione senza preventiva valutazione del fabbisogno del personale e senza preventiva pianificazione.

Inoltre, secondo il magistrato, l'assunzione sarebbe scattata nonostante la giunta di governo avesse ribadito il divieto di reclutamento a Sicilia e Servizi (Sise) di personale della società privata e avesse previsto l'istituzione di una struttura tecnica con personale regionale per svolgere le attività informatiche. Infine sarebbe stato violato l'obbligo legale di evidenza pubblica che grava sulle società a partecipazione pubblica maggioritaria. La Guardia di Finanza avrebbe accertato che non c'era alcun obbligo di far transitare personale dal socio privato, Sisev, al socio pubblico, Sise, e che comunque non era previsto un transito in massa.

3. CORTE CONTI: INGROIA, MI VIENE DA RIDERE, ME L'ASPETTAVO
(ANSA) - "Mi verrebbe da sorridere a vedermi recapitare un avviso di garanzia per presunto danno erariale. Mi verrebbe da sorridere perché me lo aspettavo, non solo perché l'avviso di indagine era stato già preannunciato a mezzo stampa già da qualche settimana e quindi ben prima che venisse inviato, ma anche perché non è la prima volta che, pur di non dirmi grazie, le regole del senso comune vengono rovesciate". Antonio Ingroia, amministratore unico di Sicilia E-Servizi commenta così la notizia di un avviso di garanzia da parte della Corte dei Conti per danno erariale.

"In questo caso - spiega - potrei dire che non avevo scelta perché dovevo adempiere ad un obbligo a riassumere quei lavoratori licenziati, discendente dalla delibera della giunta Crocetta, ed invece dico che qualcuno dovrebbe premiarci e dire grazie per aver evitato un danno erariale alla Regione ed un rischio altissimo per la salute ed il bene comune dei siciliani. E sfido chiunque a dimostrare il contrario. Perché è un fatto - osserva Ingroia - che se non avessimo adottato la procedura che oggi ci viene contestata il blackout informatico della Regione sarebbe stato inevitabile, con conseguente rischio per servizi pubblici essenziali per la salute come 118 e servizi ospedalieri".

 

STRETTA DI MANO TRA INGROIA E GRASSO INGROIA AL CORTEO FIOM jpegROSARIO CROCETTA ENZO BIANCO E ROSARIO CROCETTA

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