putin ucraina russia

"LA GUERRA IN UCRAINA ACCRESCE L'IMPORTANZA DI QUELLI VICINI A PUTIN: AUMENTA L'AUTARCHIA E DUNQUE IL LORO AFFARISMO NEL PROCACCIARE I PRODOTTI CHE L'OCCIDENTE NON VENDE PIÙ" - L'EX PORTAVOCE DI MEDVEDEV, ALEXANDER GABUEV: "GLI OLIGARCHI SI SENTONO IN TRAPPOLA MA NON HANNO POTERE. SANZIONI A MOSCA? BLOCCARE LE VENDITE DI SEMICONDUTTORI PUÒ CREARE DIFFICOLTÀ. COLPIRE LE BANCHE, ANCHE, CHE PERO' NON POSSONO ESSERE TAGLIATE FUORI DEL TUTTO: GLI OCCIDENTALI VOGLIONO COMPRARE GAS E PETROLIO - I MEMBRI DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA, NEL DIRE SÌ ALLA GUERRA, ERANO TERRORIZZATI. PUTIN HA CHIESTO LORO DI ASSUMERSI LA RESPONSABILITÀ COLLETTIVA DI UNA DECISIONE CHE LUI AVEVA GIÀ PRESO. È STATO UNA SPECIE DI RITO MAFIOSO. COSÌ NESSUNO POTRÀ PIÙ TIRARSI INDIETRO…"

Federico Fubini per il "Corriere della Sera"

 

ALEXANDER GABUEV

Alexander Gabuev, 36 anni, già fra i portavoce di Dimitri Medvedev quando era al Cremlino al posto di Vladimir Putin, oggi è senior fellow alla sede di Mosca del Carnegie Endowment for International Peace. Da lì Gabuev vede lo sconcerto degli oligarchi che hanno prosperato nel regime putiniano, ma ora temono di perdere ricchezze con la guerra. Sente il nervosismo nei quartieri residenziali di Mosca, dove in tanti stanno correndo in banca per cambiare rubli in euro o dollari prima che le sanzioni affondino del tutto la valuta russa.

 

Gabuev, lei pensa che le ritorsioni occidentali infliggeranno molti danni all'economia russa?

«Ne dovremo vedere la portata e la sequenza, dopo le misure di questi giorni. Credo però che l'embargo sul petrolio e sul gas sia fuori discussione. La tensione degli ultimi mesi sul mercato dell'energia è stata utile a Putin, fa capire perché questa crisi arrivi proprio ora. Gli aumenti della benzina negli Stati Uniti, quelli dell'elettricità e del gas in Europa mettono sotto pressione i governi occidentali di fronte alle loro opinioni pubbliche».

 

vladimir putin 4

Ma le sanzioni possono funzionare?

«Alcune sono poderose. E il problema non è che qualcuno degli uomini del Consiglio di sicurezza russo perda l'accesso alla sua villa sul Lago di Como. Invece un blocco alle vendite di semiconduttori può creare grandi difficoltà. A Mosca c'è chi spera che la Cina possa supplire con i suoi chip, ma non è affatto scontato. E colpire le banche farà dei danni. I pagamenti interni funzioneranno ancora, mentre alcune banche perderanno accesso alle operazioni in dollari e in euro. Ciò svaluterà il rublo, innescando ancora più inflazione».

 

persone si rifugiano nella metropolitana di kiev

E lo stop a NordStream2?

«Spiacevole, non significativo. In fondo quel gasdotto non aveva mai funzionato e comunque gli amici di Putin hanno già fatto i loro miliardi costruendolo. Nel complesso ho l'impressione che nel breve e medio periodo le sanzioni siano dure, ma non tanto da far saltare il regime. Ci si può sopravvivere. Anche perché le banche russe non possono essere tagliate fuori dai mercati esteri del tutto, perché gli occidentali vogliono continuare a comprare gas e petrolio russi».

bombardamenti russi in ucraina 8

 

Che effetti avrà questa dinamica sugli equilibri interni?

«Accresce l'importanza degli insider vicini a Putin, perché aumenta l'autarchia e dunque il loro affarismo nel procacciare i prodotti che l'Occidente non vende più. Invece gli outsider sono terrorizzati, depressi. Gli oligarchi temono la svalutazione del rublo, si sentono in trappola e magari possono anche andare dall'analista, ma non hanno potere».

 

Lunedì anche i membri del Consiglio di sicurezza, nel dire sì alla fuga in avanti sul Donbass in mondovisione, sembravano terrorizzati

bombardamenti russi in ucraina 6

«Lo erano. Putin ha chiesto loro di assumersi la responsabilità collettiva di una decisione che lui aveva già preso. È stato una specie di rito mafioso, come i primi omicidi degli affiliati. Così nessuno potrà più tirarsi indietro, hanno dovuto mettere tutti la loro firma».

 

Ma come la pensa la gente comune?

«Non c'è euforia, come nel 2014 quando fu annessa la Crimea. Nei quartieri residenziali vedo la gente che va in banca a liquidare i rubli. Non pensano affatto che andrà tutto bene, ma non hanno scelta. Quanto ai ceti popolari, sopravvivono a fatica. L'inflazione in arrivo renderà la gente ancora più povera, ma Putin distribuirà dei sussidi grazie alle entrate in moneta forte dalla vendita del petrolio e del gas».

bombardamenti russi in ucraina 5

 

Non è tipico di un regime ultra-nazionalista?

«Già. Putin ricorda molto Mussolini, ma un Mussolini con la bomba atomica Per fortuna siamo lontani da uno scenario di Terza guerra mondiale, ma sta assumendo dei rischi enormi».

 

Che personalità ha, Putin?

«Non sono uno psicologo, ma l'ora di lezione di storia dell'altro giorno per annunciare il riconoscimento del Donbass non era normale. È chiaro che passa molto tempo sui documenti d'archivio, anche mentre dovrebbe combattere la pandemia. Poi il Covid ha approfondito il suo isolamento: chi vuole vederlo, prima deve stare in quarantena per due settimane. E non molti ne hanno voglia».

bombardamenti russi in ucraina 3bombardamenti russi in ucraina 7

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…