L’ISLAM SCASSA-GAZA! NO ALLE CRESTE COL GEL E JEANS A VITA BASSA: “ABBASSANO IL LIVELLO DI MASCOLINITA’”!

Fabio Scuto per "La Repubblica"

Ahmed, Hammad e Youssuf, si affacciano all'angolo della stradina sterrata e senza nome nel rione popolare di Rimal, controllano con attenzione che non ci sia nessuna faccia da poliziotto in vista. Poi si sistemano la cresta tirata su col gel, si accendono una sigaretta e si incamminano con quel passo strascicato obbligato dai pantaloni a vita bassa che strusciano sotto le sneacker Made in China, con l'aria di sfida che hanno i teenager di tutto il mondo.

Ma la loro è diversa, perché la polizia di Hamas con una "special branch" dà la caccia a questi ragazzi come fossero criminali, nell'ambito della campagna "Tirati su i pantaloni", destinata a eliminare da Gaza questa "piaga". Le auto civetta della "polizia delle Virtù" battono le scuole, le università, gli abituali - pochi - luoghi di ritrovo in cerca di giovani con acconciature particolari, giudicate troppo stravaganti secondo il metro islamico, mutande che spuntano dai pantaloni. Modelli comportamentali che però i ragazzi della Striscia vedono ogni giorno dai video sulle tv arabe via satellite che stanno in ogni caffè di Gaza. Il fenomeno è dilagante e coinvolge migliaia di giovani sopra i 15 anni.

Il ministro dell'Interno della Striscia Fathi Hammad vede come una missione "raddrizzare" questa gente e ha annunciato che i servizi di sicurezza del suo ministero «terranno d'occhio» chiunque cercherà di «abbassare il livello di mascolinità a Gaza». Capelli lunghi, hipster, cuffie per la musica sulle orecchie, dice Hammad, sono atteggiamenti da «nemici del popolo» e soprattutto comportamenti da dubbia sessualità, «per costoro non c'è posto fra di noi».

L'islamico è prima di tutto macho, verrebbe da dire. Le ronde della polizia islamica si aggirano così per le strade in cerca di giovani "sospetti". Raccontano Mahmoud e Youssef, due muratori di vent'anni: «Siamo stati fermati sul Lungomare mentre spingevamo la moto rimasta senza benzina, pensavamo che ci potessero aiutare. Ma prima ci hanno insultato e poi ci hanno portato al commissariato e tenuto ammanettati per tredici ore senza bere, né mangiare, né poter avvertire le nostre famiglie. Ci hanno anche pestato. Per essere scarcerati alla fine ci hanno obbligato con il rasoio elettrico a tagliare a zero i capelli l'uno dell'altro. Loro ridevano: è stato davvero umiliante».

Di racconti così nella Striscia ormai se ne sentono a centinaia. La commissione per i reclami contro il comportamento della Polizia ha già ricevuto 42 "proteste" di altrettante famiglie per le umiliazioni e i pestaggi a cui i figli sono stati sottoposti durante il "fermo" alla stazione di polizia. Dopo aver messo fuorilegge la musica ai matrimoni, l'Hip hop, adesso anche il "look" dei ragazzi diventa un altro tassello dell'islamizzazione forzata di 1,8 milioni palestinesi nella Striscia; che non va avanti a colpi di editti impugnabili, ma di minacce, intimidazioni, piccole e grandi vendette.

Hamas ha già vietato alle donne di fumare nei locali pubblici il narghilè (c'è qualcosa di voluttuoso nel gesto), di andare in moto anche se con il marito (è sconveniente che una donna sieda a cavalcioni), la passeggiata in spiaggia o in strada se non accompagnata da un parente maschio; l'hijab poi è diventato obbligatorio negli uffici pubblici, nelle scuole e nelle università.

Nella continua ossessione del controllo della "virtù" della popolazione Hamas esercita anche uno stretto controllo su Internet - bloccati tutti i siti a contenuto hard - con uno speciale dipartimento le email, profili Facebook e social network sono attentamente osservati.

Il colpo definitivo alla trasformazione della Striscia di Gaza in una sorta di emirato islamico è la nuova legge sull'Istruzione che Hamas imporrà dal prossimo ottobre: l'articolo 46 vieta le classi comuni per ragazzini dai nove anni di età, e si applicherà in tutte
le scuole pubbliche, private e internazionali.

Nella società palestinese conservatrice, l'idea della separazione delle classi dalla comparsa della pubertà è ampiamente accettata - anche in Cisgiordania dove governa l'Anp di Abu Mazen - ma non è obbligatoria per legge: sono le autorità scolastiche locali a scegliere in base alla sensibilità dei residenti.

«Si basa tutto sulla discriminazione contro le bambine, che riprende una tradizione di un'epoca in cui non c'era nessun rispetto per i loro diritti ed erano scambiate come una merce», accusano al Center for Women's Legal Research and Consulting,
unica organizzazione di patrocinio per le donne nella Striscia.

A Gaza ci sono 699 scuole frequentate da 466.000 studenti, di queste 397 sono pubbliche e 243 sono gestite dall'Unrwa - l'agenzia Onu per i rifugiati - e 46 sono invece istituti privati. L'Unrwa si è dovuta "adeguare" a questo sistema già da tempo, percorrendo una "zona grigia" nella quale i fondamentali diritti umani - di eguaglianza e parità fra i sessi - certamente si opacizzano.

Sono disperati nella piccola comunità cristiana della Striscia, una "Fort Alamo" di 1500 credenti e fra loro 200 cattolici. «Nella Striscia abbiamo tre scuole e non abbiamo risorse per costruirne altre tre: per mettere in una i ragazzi e nell'altra le ragazze », racconta William Shomali, vescovo ausiliare e vicario generale per la Palestina del Patriarcato latino di Gerusalemme. «Abbiamo provato a resistere: abbiamo proposto di mettere, in classe, i maschi seduti davanti e dietro le femmine, ma ad Hamas non basta perché - ci è stato risposto - nel mezzo c'è sempre il demonio».

Nari, 9 anni, alunno della scuola cattolica privata "Santa Famiglia" di Gaza City, riassume con innocenza i suoi sentimenti e quelli degli altri scolari: «Ma chi sono questi per venire a dirci come ci dobbiamo comportare con le nostre compagne di scuola?».

 

Fathi Hammad Fathi Hammad BOMBE SU GAZABOMBE SU GAZAhamas-gazahamas-gazaRAID SU GAZA jpeg

Ultimi Dagoreport

urbano cairo sigfrido ranucci la7 fiorenza sarzanini

DAGOREPORT - SIETE PRONTI? VIA! È PARTITA LA GRANDE CAMPAGNA ACQUISTI (A SINISTRA!) DI URBANO CAIRO - IL COLPACCIO SU CUI LAVORA URBANETTO: PORTARE A LA7 SIGFRIDO RANUCCI E L’INTERA SQUADRA DI “REPORT”, A CUI TELE-MELONI STA RENDENDO LA VITA IMPOSSIBILE - IL PROGETTO È GIÀ PRONTO: PRIMA SERATA DI LUNEDI', SECONDE SERATE CON "REPORT-LAB", COINVOLGENDO SITO, SOCIAL E L'EDITRICE SOLFERINO - MA NON FINISCE QUI: CAIRO VUOLE RIPOSIZIONARE IL “CORRIERE DELLA SERA”: ESSERE LA GAZZETTA DI FAZZOLARI NON PORTA ALL'EDICOLA NUOVI LETTORI, CHE PREFERISCONO L'ORIGINALE: "IL GIORNALE", "LIBERO", "LA VERITA'": MEGLIO RITORNARE AL CENTRO-SINISTRA. IN ARRIVO GIOVANI GIORNALISTI BEN DISTANTI DAL MELONISMO...

mara venier gabriele corsi

PERCHÉ GABRIELE CORSI HA MOLLATO “DOMENICA IN”? LA SUA PRESENZA AL FIANCO DI MARA VENIER ERA STATA FRETTOLOSAMENTE ANNUNCIATA DA ANGELO MELLONE, DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI RAI. E INVECE, SOLO DUE GIORNI FA, CORSI HA ANNUNCIATO DI ESSERSI TIRATO INDIETRO - COSA È SUCCESSO? LA RAI AVEVA TENTATO DI COMMISSARIARE LA "ZIA MARA", PIAZZANDOLE ACCANTO I "BADANTI" NEK E CORSI. MA L'ARZILLA 74ENNE, FORTE DI BUONI ASCOLTI, HA FATTO TERRA BRUCIATA AI SUOI DUE "VALLETTI", USANDO L’ARMA DA FINE DEL MONDO: “SE IO MOLLO AD AGOSTO CHI CI METTETE?". E COSÌ, UNA VOLTA VISTO IL SUO SPAZIO RIDOTTO A QUALCHE MINUTO DI UN QUIZ, IL CONDUTTORE SI È CHIAMATO FUORI (NEK ERA GIÀ SCAPPATO A "THE VOICE") - LA VENIER HA TENTATO DI DISSIPARE I DUBBI SULLE SUE “COLPE” POSTANDO UNA STORIA IN CUI SI INSINUAVA CHE CORSI AVESSE MOLLATO PER I SOLDI (POCHI). MA A SMENTIRE LA SUA VERSIONE È STATO IL MANAGEMENT DEL CONDUTTORE…

antonio spadaro papa leone xiv robert prevost

FLASH! – SPADARO DI FUOCO! IL GESUITA, ORFANO DI BERGOGLIO, , OGGI SU ''LA STAMPA”, SPACCIA COME SUA ''INTERVISTA INEDITA'' UNA VECCHIA CONVERSAZIONE PUBBLICA CHE L'ALLORA CARDINALE ROBERT FRANCIS PREVOST TENNE A NEW LENOX, IN ILLINOIS, IL 7 AGOSTO 2024 - IL GESUITA HA PRESO IL TESTO SBOBINATO E L’HA INFRAMEZZATO CON DOMANDE SUE: UN CAPOLAVORO DI AUTO-PROMOZIONE DEGNO DI UN VERO INFLUENCER... - LA PRECISAZIONE DELLA CASA EDITRICE EDB: "SOLLEVIAMO DA OGNI RESPONSABILITA' PADRE SPADARO CIRCA OGNI FRAINTENDIMENTO TRA LA STAMPA E LA CASA EDITRICE" - VIDEO

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)

orazio schillaci gemmato meloni ministero salute

DAGOREPORT – ALLA SALUTE DI GIORGIA! IL FEDELISSIMO DELLA MELONI, IL SOTTOSEGRETARIO MARCELLO GEMMATO, È DESTINATO A ESSERE PROMOSSO A VICEMINISTRO DELLA SALUTE – MA A FRENARE LA SUA NOMINA È IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI, CHE NUTRE DUBBI SUL POSSIBILE CONFLITTO D’INTERESSI DEL SOTTOSEGRETARIO, TITOLARE DI UNA FARMACIA IN PUGLIA – BASTA VEDERE IL PROVVEDIMENTO CHE HA FATTO FELICI I FARMACISTI: ORA POSSONO VENDERE CON RICCHI MARGINI DI GUADAGNO UNA SERIE DI FARMACI CHE PRIMA ERANO NELLA CATEGORIA “ASSISTENZA DIRETTA” ED ERANO DISTRIBUITI DAGLI OSPEDALI – LA DUCETTA HA CAPITO CHE ANCHE MATTARELLA POTREBBE STORCERE IL NASO DAVANTI ALLA NOMINA DI GEMMATO, E PER ORA PRENDE TEMPO…