
L’ITALIA, IL PAESE DEL “TORNI A BORDO, CAZZO” – FRANCESCO MERLO: “PROPRIO PERCHÉ NON ERANO UGUALI AGLI ALTRI, I QUATTRO PARLAMENTARI ITALIANI DELLA FLOTILLA AVREBBERO DOVUTO, A TUTTI I COSTI, TORNARE PER ULTIMI, COME I COMANDANTI CHE MAI DEVONO ABBANDONARE LA NAVE CHE AFFONDA” – “È DIFFICILE CREDERE CHE IL TRATTAMENTO DI FAVORE SIA DOVUTO A UNA SPECIALE, SPONTANEA ATTENZIONE DA PARTE DEI MILITARI ISRAELIANI SPAVENTATI. PER GLI ISRAELIANI, CHE LI HANNO PRELEVATI E RIMPATRIATI DI PESO, IL RUOLO ISTITUZIONALE ERA SEMMAI UN'AGGRAVANTE…” – VIDEO
Estratto da “Posta e risposta” – “la Repubblica”
Caro Merlo, ho trovato poco "elegante" e poco corretto l'immediato rientro dei nostri parlamentari che hanno abbandonato i loro compagni (400, 40 italiani) nelle carceri israeliane.
La loro autorevolezza avrebbe potuto aiutarli a meglio gestire l'operazione nei confronti dei militari ed è stonata la fanfara politica e tv per il loro rientro da eroi! Abbandonare la nave: siamo seri.
Raffella Ruzzi Pons
Risposta di Francesco Merlo:
È difficile credere che il trattamento di favore per i quattro parlamentari — Corrado, Croatti, Scotto, Scuderi (Romano, rilasciato il giorno dopo, è "solo" consigliere regionale) — sia dovuto a una speciale, spontanea attenzione da parte dei militari israeliani intimiditi o addirittura spaventati dal peso politico delle cariche elettive.
Per gli israeliani, che li hanno prelevati e rimpatriati di peso, il ruolo istituzionale era semmai un'aggravante.
Giustamente questi parlamentari, in conferenza stampa, hanno cercato di non danneggiare la liberazione, che da ieri sta avvenendo a scaglioni, dei prigionieri rimasti, ma è certo che il governo italiano, considerando l'immunità un diritto internazionale, aveva intanto chiesto e ottenuto il rientro immediato solo di loro quattro.
Insomma, è per Tajani che questi parlamentari erano uguali a tutti gli altri prigionieri, "ma sino a un certo punto".
Lei però dice di più: proprio perché non erano uguali agli altri, i parlamentari avrebbero dovuto, a tutti i costi, tornare per ultimi, come i comandanti che mai devono abbandonare la nave che affonda, nel Paese del «torni a bordo, cazzo».
ANGELO BONELLI SBACIUCCHIA BENEDETTA SCUDERI AL RIENTRO A FIUMICINO
ARTURO SCOTTO E ANNALISA CORRADO AL RIENTRO IN ITLIAA - FOTO LAPRESSE
annalisa corrado e arturo scotto sulla flotilla
BENEDETTA SCUDERI, MARCO CROATTI, ARTURO SCOTTO E ANNALISA CORRADO AL RIENTRO A FIUMICINO - FOTO LAPRESSE
BENEDETTA SCUDERI
BENEDETTA SCUDERI E MARCO CROATTI AL RIENTRO A FIUMICINO
Marco Croatti, Benedetta Scuderi, Maria Elena Delia, Arturo Scotto e Annalisa Corrado - foto Lapresse