brunetta verdini

FAR WEST “FARSA ITALIA” - RISSA, ALLA PRESENZA DEI SENATORI AZZURRI, TRA BRUNETTA E VERDINI A PALAZZO GRAZIOLI - L’EX MACELLAIO TOSCANO E’ SBOTTATO: “SE CONTINUI, TI SPUTO IN FACCIA” - RENATINO: “SEI DISONESTO”

VERDINI E COSENTINOVERDINI E COSENTINO

Ugo Magri per “la Stampa”

 

Forza Italia è spaccata come una mela, e le due metà litigano furiosamente. Sono volate parole grosse tra Verdini, che a Renzi darebbe il dito di una mano, e Brunetta, considerato dal premier alla stregua di un terrorista. «Se continui ti sputo il faccia», è arrivato a sbraitare Verdini. L’altro gli ha dato del disonesto, e tutto questo si è svolto in presenza dei senatori «azzurri», sbigottiti.

 

berlusconi alfano brunetta verdini santanch nella nuova sede di forza italia berlusconi alfano brunetta verdini santanch nella nuova sede di forza italia

Le urla erano talmente selvagge da mettere in allarme la scorta di Bossi, appena arrivato a Palazzo Grazioli per cenare col Cavaliere. Silvio ne ha profittato per defilarsi («Scusate ma Umberto e Calderoli mi attendono»); a tavola è parso talmente disgustato da assaggiare appena lo sformato di riso con spezzatino servito dal cuoco, che tra l’altro pare non sia più lo storico chef Michele.

La cena con Bossi
Al vecchio Senatùr il Cavaliere è parso affranto perché non controlla più i suoi, molto dispiaciuto per l’aggressività di Verdini «che crea mille problemi» e tira troppo dalla parte del premier. Gli frulla nella mente il sospetto che i famosi patti del Nazareno convengano a uno solo dei contraenti, ma quel qualcuno non è lui.

RENATO BRUNETTARENATO BRUNETTA

 

Renzi pretende l’approvazione immediata della legge elettorale al Senato, contro cui Minzolini, la Bonfrisco e un’altra ventina di senatori berlusconiani sono pronti a immolarsi. Idem per la riforma costituzionale alla Camera: il premier la vuole entro la prossima settimana.

 

Dopodiché, forse, coinvolgerà Berlusconi nella scelta del nuovo Presidente, laddove il Cav gradirebbe da subito questa certezza. Né Silvio si accontenta di scegliere tra i petali di una rosa interamente di sinistra: vuole che tra i nomi ce ne sia almeno uno del campo moderato (non considera tali né Mattarella né Franceschini).

 

LOTTI E VERDINILOTTI E VERDINI

Quanto al famoso decreto fiscale, nelle cui pieghe si annida la contestatissima norma «salva-Berlusconi», Renzi prenderà una decisione definitiva a fine febbraio, non prima. A Silvio puzza di ricatto. «Occhio, che quello ti frega», l’ha messo in guardia Bossi. Il padrone di casa ha replicato con una barzelletta tanto gustosa quanto irriferibile, che comunque ha dato il senso di uno ben consapevole del rischio.
 

jerry cala twitta brunetta che vota jerry cala twitta brunetta che vota

Anche al capo dei ribelli, ieri mattina, Berlusconi è parso parecchio dubbioso sul da farsi nonché imbufalito contro il Pd che in Commissione giustizia alla Camera propone un testo sulla prescrizione studiato apposta per mandare Silvio in galera (non prevede norme transitorie per i processi pendenti). L’avvocato Ghedini e il suo cliente ci vedono malafede: «da una parte i comunisti» tendono la mano, dall’altra cercano di farmi fuori...». All’ex ministro Mauro il Cav ha confidato un ulteriore tormento: Renzi punta a votare in primavera qualunque sia la legge elettorale, anche con quella attuale di stampo proporzionalista (il «Consultellum»). Morale: non possiamo fidarci di lui...
 

MANIFESTAZIONE PDL A VIA DEL PLEBISCITO AGOSTO DENIS VERDINI DANIELA SANTANCHE MANIFESTAZIONE PDL A VIA DEL PLEBISCITO AGOSTO DENIS VERDINI DANIELA SANTANCHE

La campagna 
Con l’approvazione del leader, il capogruppo alla Camera si è lanciato all’attacco tentando di rinviare la riforma costituzionale. Vuole che ci si arrivi quando si sarà già votato per il Capo dello Stato, insomma un «do ut des». Vibrata reazione Pd, non se ne parla nemmeno. Nel vivo della battaglia il grosso dei forzisti si è schierato con Brunetta, solo 5 deputati hanno seguito Verdini.

berlusconi alfano santanche verdini lupi big berlusconi alfano santanche verdini lupi big

 

Forza Italia (d’intesa con gli altri gruppi di opposizione) tenterà nuovamente di sospendere i lavori con la scusa che si dovranno tenere incontri sul Quirinale. Il nervosismo si taglia a fette. Tanto che la «Pitonessa» Santanché, alter ego di Verdini, dichiara: «E’ ora di chiarirci al nostro interno». Se va avanti così, entro poche ore il Nazareno finisce nella carta straccia.

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…