DI MALE IN GREGGIO - DOPO CHE TRUMP HA DECRETATO IL "BLOCCO TOTALE DELLE PETROLIERE IN ENTRATA E IN USCITA DAL VENEZUELA", MADURO ORDINA ALLA MARINA MILITARE DI SCORTARE LE NAVI, CON IL RISCHIO DI UNO SCONTRO DIRETTO TRA USA ED ESERCITO DI CARACAS - TRUMP FA LA VOCE GROSSA: "CARACAS È CIRCONDATA DALLA PIÙ GRANDE 'ARMADA' MAI ASSEMBLATA NELLA STORIA DEL SUD AMERICA" - L'INTERVISTA DI SUSIE WILES, CAPO DI GABINETTO DELLA CASA BIANCA, CHE FINALMENTE AMMETTE TRA LE RIGHE CHE IL VERO OBIETTIVO DI TRUMP È ROVESCIARE MADURO (CHI L'AVREBBE MAI DETTO...)
BREAKING: Trump, just now, on Venezuela:
— Brian Krassenstein (@krassenstein) December 17, 2025
"They took our oil rights. We had a lot of oil there. They threw our companies out. And we want it back."
FACT: Venezuela is a sovereign country. We don't have claim to their oil, land or sovereignty.
The world is watching this in… pic.twitter.com/oZB57P2hQl
VENEZUELA: DOPO MINACCIA TRUMP MADURO ORDINA A MARINA DI SCORTARE PETROLIERE
(Adnkronos) - Rischia di salire ulteriormente la tensione nel Mar dei Caraibi dopo che Nicolas Maduro ha ordinato alla Marina militare di scortare le petroliere che Donald Trump ha minacciato di bloccare. Lo scrive il New York Times, citando fonti informate che spiegano come nelle ore immediatamente successive al post di minacce del presidente americano diverse navi siano salpate dal Venezuela verso l'Asia scortate da imbarcazioni della Marina di Caracas.
Nessuna delle navi commerciali salpate figurerebbe però nella lista delle petroliere sanzionate dagli Usa, come parte della flotta che gestisce il mercato nero del petrolio venezuelano verso la Cina, nei confronti delle quali Trump ha circostanziato la sua minaccia di blocco.
IMMADURO - VIGNETTA BY ROLLI PER IL GIORNALONE - LA STAMPA
In particolare sono tre le navi salpate ieri dal porto di José, una carica di prodotti chimici e due di prodotti petroliferi, con la scorta della Marina militare. Washington è al corrente di questo sviluppo e sta valutando diverse possibili linee di azione, aggiunge il Times rivelando che l'annuncio del blocco da parte di Trump ha colto di sorpresa i vertici del Pentagono e il quartier generale del Southern Comand in Florida, che supervisione le operazioni nei Caraibi.
Ieri infatti i vertici militari si sono affrettati a convocare una riunione per stabilire come gestire la nuova situazione, considerato che tradizionalmente l'utilizzo di forze militari per imporre un blocco navale viene considerato un atto di guerra. Il fatto che Trump ha però limitato l'azione alle navi sanzionate dagli Usa sta creando confusione all'interno dell'amministrazione su chi dovrebbe guidare l'azione, se i militari o le agenzie che dipendono dal dipartimento della Sicurezza Interna, come la Guardia Costiera.
Se Maduro continuerà ad ordinare alla Marina militare di scortare le navi commerciali salpate dal Venezuela, questo rischia di aumentare la possibilità di uno scontro militare in alto mare tra Washington e Caracas, dopo mesi di tensioni iniziate a settembre quando l'amministrazione Trump ha avviato il massiccio dispiegamento di forze navali di fronte alle coste venezuelane e i raid letali, da molti esperti considerati illegali, contro imbarcazioni definite di narcotrafficanti.
Le mosse di Trump rientrano in un'enorme campagna di pressione militare per costringere Maduro a lasciare il potere, a cui ora si aggiunge l'inasprimento di quella economica con l'annunciato blocco delle esportazioni petrolifere che sono il pilastro della cronicamente in crisi economia venezuelana.
militari americani salgono a bordo della petroliera sequestrata al largo del venezuela
Alcuni in Sud America avanzano l'ipotesi che Trump stia provocando Maduro per creare un episodio violento che possa essere il casus belli che giustifichi un intervento militare Usa in Venezuela. Senza contare che con l'ultimo post di minacce Trump, che da mesi sostiene insieme alla sua amministrazione che l'operazione in Venezuela è tesa a colpire il narcoterrorismo, fa esplicitamente riferimento al fatto che gli Usa continueranno le operazioni militari fino a quando il Venezuela "ci restituirà tutto il nostro petrolio, terra e asset che ci hanno rubato", con un riferimento alle nazionalizzazioni del petrolio negli anni settanta e poi ancora con l'avvento di Hugo Chavez nel 1999.
Da mesi Maduro e il governo venezuelano affermano che il vero obiettivo di Trump è il petrolio del Venezuela, come viene è stato ribadito nella lettera che ieri l'ambasciatore venezuelano all'Onu, Samuel Moncada, ha inviato al segretario generale Antonio Guterres per chiedere l'intervento "urgente" del Consiglio di Sicurezza contro "l'aggressione aperta e criminale" che costituisce "un piano colonialista" e un "gigantesco atto di estorsione".
militari americani salgono a bordo della petroliera sequestrata al largo del venezuela
"Il governo statunitense reclama come sua la più grande riserva petrolifera del mondo, in quello che sarebbe uno dei più grandi atti di spoliazione della storia dell'umanità", denuncia ancora Caracas riferendosi al post "assurdo" di Trump e al "delirio" dei suoi ultimatum. "Il presidente degli Stati Uniti sta violando impunemente e di fronte al mondo intero la nostra sovranità nazionale, l'integrità nazionale, l'integrità territoriale e l'indipendenza politica".
VENEZUELA TRUMP ORDINA IL BLOCCO DELLE PETROLIERE HEGSETH ANCORA NEL MIRINO
Estratto dell'articolo di Alberto Simoni per “la Stampa”
Donald Trump ordina il blocco «totale e completo di tutte le petroliere soggette a sanzioni che entrano ed escono dal Venezuela». E ancora, sempre su Truth: «Caracas è circondata dalla più grande Armada mai assemblata nella storia del Sud America».
militari americani salgono a bordo della petroliera sequestrata al largo del venezuela
«Questa flotta non farà che ingrandirsi e lo choc per loro sarà senza precedenti, finché non restituiranno agli Stati Uniti d'America tutto il petrolio, i territori e gli altri beni che ci hanno precedentemente rubato».
Ieri sera alle 21 ora di Washington, le 3 del mattino in Italia, il presidente americano ha parlato alla Nazione. Un discorso per celebrare «i successi dei primi 11 mesi alla Casa Bianca» filtrava dall'Amministrazione. Il timing però ha sollevato qualche dubbio. Il primo è che è stato annunciato martedì mentre a Washington piombava l'uragano dei commenti di Susie Wiles, capo dello staff che ha consegnato il suo pensiero sul team di Trump a Vanity Fair (in 11 interviste).
militari americani salgono a bordo della petroliera sequestrata al largo del venezuela
Wiles in un passaggio ha lasciato intendere che le operazioni di Trump attorno al Venezuela non sono – come più volte ribadito da Pete Hegseth, segretario alla Guerra – volte a contrastare i narcotrafficanti, bensì a rovesciare il regime. Trump ritiene che stritolando il Venezuela, «Maduro se ne andrà piangendo».
Carlson Tucker, ex imbonitore della Fox, dalla sua trasmissione streaming, ieri a poche ore dallo speech di Trump, ha scosso le acque affermando che al Congresso diversi deputati e senatori si aspettavano «l'annuncio della guerra al Venezuela». [...]
La mossa di Trump è stata criticata dai Paesi della regione. Claudia Sheinbaum, presidente messicana, ha chiesto l'intervento dell'Onu. E con il segretario generale Antonio Guterres ha parlato lo stesso Maduro che ha definito l'azione di Trump «una grottesca minaccia».
Le petroliere sono ferme nei porti. Non tutte però. Non ha subito finora alcun impatto la texana Chevron che in virtù di un'intesa del 2022 siglata da Biden commercia greggio lasciandone la metà al Venezuela (che poi tramite navi fantasma lo porta a Cuba e in Cina) e trasferendo il resto sul mercato americano e globale. Il blocco ha spinto in alto il petrolio: il Brent ha chiuso a 59,68 al barile, il Wti a 55,94.
C'è anche un fronte interno in questa escalation sul Venezuela. Ieri il Senato ha dato il definitivo via libera al Ndaa (National Authorization Defense Act), il budget da mille miliardi di dollari per il Pentagono. Oltre a riaffermare il sostegno all'Ucraina (con 800 milioni), tocca anche la questione Venezuela sfidando l'autorità di Trump: è previsto un taglio al budget per i viaggi di Hegseth se non consegnerà al Congresso il video sui raid contro i narcos nei Caraibi e nel Pacifico. [...]
militari francesi a bordo della petroliera della flotta fantasma russa
militari americani salgono a bordo della petroliera sequestrata al largo del venezuela



