boschi biancofiore

MARIA “ETRURIA” BOSCHI SARA’ CANDIDATA IN UN COLLEGIO UNINOMINALE A BOLZANO CONTRO LA FORZISTA BIANCOFIORE E AVRA’ IL PARACADUTE IN TRE LISTINI DEL PROPORZIONALE - RENZI LE HA AFFIDATO UN COLLEGIO BLINDATO, GRAZIE ALL'ACCORDO CON LA SVP, E TRANQUILLO, PER TENERE AL RIPARO SIA LEI CHE IL PARTITO DALLE POLEMICHE SULLE BANCHE - IL COMMENTO DI TRAVAGLIO

1 - BOSCHI, OPERAZIONE "NUOVA IMMAGINE" SCOMPARSA DALLA SCENA, PRONTA AL RITORNO

Maria Corbi per “la Stampa”

 

BOSCHI CAMPIGLIO

Chi l'ha vista? Maria Elena Boschi dal 14 dicembre, giorno del letale confronto tv con Marco Travaglio, è scomparsa dalle ribalte mediatiche, ma anche dalle piazze e dai giornali patinati. Ordine di scuderia, arrivato dal Nazareno, valido almeno fino a che non si sia sciolto il rebus dei collegi.

 

Perché scegliere quello adatto per «Meb» non è cosa facile. E non sarebbe stato facile nemmeno proteggerla (e nasconderla) nel listino proporzionale quando tutti i ministri si misureranno in collegi uninominali. Tanto che in queste ore si è deciso di darle un collegio.

micaela biancofiore scrive messaggini

Certo lei non è formalmente un ministro, solo un sottosegretario, ma usare questo distinguo per spiegare una sua esclusione dalla «gara» sarebbe stata una missione complicata.

 

Per questo sembra definitiva la scelta di un collegio uninominale a Bolzano dove si scontrerebbe con Michaela Biancofiore. In ballo c' era anche il collegio di Firenze 2 per la Camera. Sarebbero tre o quattro invece le regioni dove candidarla anche nei listini proporzionali e tra queste sempre il Trentino Alto Adige, che offre le maggiori garanzie per l' accordo con la Svp.

 

Su tutto aleggia anche l'incognita della relazione finale della commissione Banche, che dovrebbe arrivare a fine mese e che potrebbe suscitare altre polemiche. Altro motivo per rimanere in ombra, almeno per ora. Il destino di Maria Elena è dunque appeso a un solo filo, anche se d' acciaio, tirato da Renzi che non vuole abbandonarla anche per evitare di indebolire se stesso.

BOSCHI

 

Non cambia per lei la parola d'ordine: low profile. La scelta di non farle saltare questo giro in Parlamento, in attesa di tempi più prosperi, continua a non piacere a un pezzo del partito che vede nel caso Etruria-Boschi una fonte inesauribile di guai e di emorragia di voti. Una leva potente per gli avversari, a cominciare dal Movimento 5 Stelle, che con Di Maio inizia la campagna elettorale proprio ad Arezzo. Dove il sindaco ha annunciato di voler fare causa ai Boschi per danno di immagine.

 

RENZI BOSCHI

Insomma tempi duri, ma lei non si piega anche se ha accettato di prendersi una pausa dalla ribalta come le hanno caldamente consigliato Renzi e Gentiloni, soprattutto dopo l'effetto boomerang che ha avuto lo scontro con Travaglio in tv chiesto proprio da Meb. E in questa «pausa» forzata Maria Elena Boschi prepara il suo ritorno. Una volta sciolto il nodo della candidatura dovrà tornare a farsi vedere.

GENTILONI BOSCHI RENZI

 

Il tentativo è quello di togliersi le vesti della potente «preferita» per indossare quelli della paladina delle cause femminili, rispolverando la sua delega per le pari opportunità. «Perché mi dovrebbero votare? Per esempio per quello che ho fatto per le donne», disse proprio nel suo ultimo intervento in tv. E sembra questa la strada per ricostruirsi l'immagine, lontano dalle riforme istituzionali, lontano dalle banche, su un terreno sicuramente meno accidentato.

RENZI E BOSCHI

 

E non è certo un caso che Lucia Annibali, la donna sfregiata con l'acido dall' ex fidanzato, voluta da lei come suo consigliere giuridico, sia una delle candidate Pd. Lucia Annibali che ha attaccato Marco Travaglio per avere usato il termine «acido» in un suo pezzo sulla fine della legislatura. E basta aprire la pagina Facebook di «Meb» per accorgersi del cambiamento. I suoi post sono fino ad adesso l'unica prova dell' esistenza politica della Boschi. Parlano di disparità di salari tra uomini e donne, ma anche di parità di trattamento fra persone di religione diversa in occasione della giornata della Memoria. L'operazione «nuova immagine» è cominciata.

 

2 - PROFESSIONE PERICOLO

Estratto dell’articolo di Marco Travaglio per “il Fatto Quotidiano”

 

TRAVAGLIO BOSCHI

A qualcuno parrà strano, ma vorremmo spezzare una lancia, ovviamente etrusca, per Maria Elena Boschi: qualcuno, per favore, le dica dove sarà candidata perché questo gioco dell' oca (absit iniuria verbis) fra la natia Toscana e la Basilicata, le Marche e la Lombardia, la Campania e il Lazio, la Sardegna e il Trentino Alto Adige rischia di umiliarla. È vero che i collegi blindati sono pochi e tutti li vogliono dunque nessuno la vuole.

 

marco travaglio

Però insomma, un po' di rispetto non guasterebbe: è la Madre Ricostituente della Terza Repubblica, mica un pacco postale. Nelle ultime settimane, dopo i figuroni in Commissione banche, le cronache la sballottano tra Arezzo (dove non può più metter piede nemmeno col burqa), Firenze e Lucca, la catapultano chissà perché fra Pomigliano d' Arco ed Ercolano (Pompei no), la rimbalzano come una pallina da flipper dal Frusinate ad Ascoli Piceno, la palleggiano da Matera a Potenza, la destinano fra le brume brianzole e poi fra i nuraghe sardi, infine la paracadutano in quel di Bolzano (dove Renzi conta molto sui voti della minoranza tedesca che, parlando poco l' italiano, potrebbe non capire bene cosa dice).

 

MARIA ELENA BOSCHI

E lei ogni volta, secchiona com' è, si mette lì, curva sul suo desco a studiare gli usi e costumi locali, ma soprattutto i dialetti e gli accenti per sintonizzarsi con gli eventuali elettori. Ora se non le cambiano ancora destinazione, dovrà equipaggiarsi alla tirolese, divisa in panno verde, berretto con ponpon e stella alpina d' ordinanza, borraccia, piccozza, scarponcini, corde e ganci da arrampicata, per guidare l' ala rupestre del Giglio Magico.

 

A prescindere dal patetico caso umano, sarebbe interessante sapere come la mette il Pd col suo Statuto, che all' articolo 19 impone per i candidati al Parlamento una "selezione a ogni livello col metodo delle primarie o con altre forme di ampia consultazione democratica" rispettose di "principi" come "la rappresentatività sociale, politica e territoriale dei candidati", la "competenza" e "la pubblicità della procedura di selezione".

MARIA ELENA BOSCHI

 

Ora la Boschi è certamente competente su almeno una materia: le interferenze per salvare banca Etruria (non a caso finita in bancarotta). Invece non risulta alcuna "pubblicità della procedura di selezione" del suo nome in Trentino Alto Adige. E neppure una sua "rappresentatività territoriale" in loco, a parte la celebre gita turistica a Madonna di Campiglio spacciata per "missione istituzionale". Se però i suddetti principi, in un partito che si chiama democratico, sono traducibili in un semplice "decide tutto Renzi, fatevi i cazzi vostri", va benissimo così. […]

 

MARIA ELENA BOSCHI

 

Ultimi Dagoreport

matteo salvini luca zaia giorgia meloni

DAGOREPORT – COSA SI SONO DETTI GIORGIA MELONI E LUCA ZAIA NELL'INCONTRO A PALAZZO CHIGI, TRE SETTIMANE FA? - TOLTA SUBITO DI MEZZO L'IDEA (DI SALVINI) DI UN POSTO DI MINISTRO, LA DUCETTA HA PROVATO A CONVINCERE IL “DOGE” A PRESENTARE UNA SUA LISTA ALLE REGIONALI IN VENETO MA APPOGGIANDO IL CANDIDATO DEL CENTRODESTRA (ANCORA DA INDIVIDUARE) - MA TRA UNA CHIACCHIERA E L'ALTRA, MELONI HA FATTO CAPIRE CHE CONSIDERA ZAIA IL MIGLIOR LEADER POSSIBILE DELLA LEGA, AL POSTO DI UN SALVINI OSTAGGIO DELLE MATTANE DI VANNACCI – UN CAMBIO DI VERTICE NEL CARROCCIO EVOCATO NELLA SPERANZA CHE IL GOVERNATORE ABBOCCHI ALL’AMO...

elly schlein giorgia meloni beppe sala ignazio la russa maurizio lupi marcello viola

DAGOREPORT - NESSUNO VUOLE LE DIMISSIONI DI BEPPE SALA: DA SINISTRA A DESTRA, NESSUN PARTITO HA PRONTO UN CANDIDATO E TRA POCHI MESI A MILANO COMINCIANO LE OLIMPIADI MILANO-CORTINA – MA SALA VUOLE MANIFESTARE ALL'OPINIONE PUBBLICA UNO SCATTO DI DIGNITÀ, UN GRIDO DI ONESTÀ, UNA REAZIONE D'ORGOGLIO CHE NON LO FACCIA SEMBRARE  ''LU CIUCCIO 'MIEZZO A LI SUONI'' - L’UNICO A CHIEDERE IL PASSO INDIETRO DEL SINDACO È IGNAZIO LA RUSSA, CHE INVECE UN CANDIDATO CE L’HA ECCOME: MAURIZIO LUPI. METTENDO SOTTO LA SUA ALA IL PARTITO DI LUPI, "NOI MODERATI", ‘GNAZIO SOGNA IL FILOTTO: CONQUISTARE SUBITO IL COMUNE DI MILANO E NEL 2028 LA REGIONE LOMBARDIA – MOLTO DELL’INCHIESTA SULL’URBANISTICA DIPENDERÀ DALLA DECISIONE DEL GIP, PREVISTA PER MERCOLEDI': SE IL GIUDICE NON ACCOGLIERÀ LE RICHIESTE DEI PM (CARCERE O DOMICILIARI PER GLI INDAGATI), LA BUFERA PERDERÀ FORZA. VICEVERSA…

ravello greta garbo humphrey bogart truman capote

DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VACANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF, RICHARD WAGNER CHE S'INVENTA IL “PARSIFAL'', D.H. LAWRENCE CHE BUTTA GIU’ L'INCANDESCENTE “L’AMANTE DI LADY CHATTERLEY’’, I BAGORDI DI GORE VIDAL, JACKIE KENNEDY E GIANNI AGNELLI - UN DELIRIO ASSOLUTO CHE TOCCO’ IL CLIMAX NEL 1953 DURANTE LE RIPRESE DE “IL TESORO D’AFRICA” DI JOHN HUSTON, SCENEGGIATO DA TRUMAN CAPOTE, CON GINA LOLLOBRIGIDA E HUMPHREY BOGART (CHE IN UN CRASH D’AUTO PERSE I DENTI E VENNE DOPPIATO DA PETER SELLERS). SE ROBERT CAPA (SCORTATO DA INGRID BERGMAN) SCATTAVA LE FOTO SUL SET, A FARE CIAK CI PENSAVA STEPHEN SONDHEIM, FUTURO RE DI BROADWAY – L’EFFEMMINATO CAPOTE CHE SI RIVELÒ UN BULLDOG BATTENDO A BRACCIO DI FERRO IL “DURO” BOGART - HUSTON E BOGEY, SBRONZI DI GIORNO E UBRIACHI FRADICI LA NOTTE, SALVATI DAL CIUCCIO-TAXI DEL RISTORANTE ‘’CUMPÀ COSIMO’’ - QUANDO CAPOTE BECCÒ IL RE D’EGITTO FARUK CHE BALLAVA ALLE 6 DEL MATTINO L’HULA-HULA NELLA CAMERA DA LETTO DI BOGART… - VIDEO + FILM

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER?