trump melania

LA MELANIA DEL PECCATO - LA MOGLIE DI TRUMP PROMETTE DI QUERELARE TUTTI I GIORNALI CHE ALLUDONO AL SUO PASSATO: I MEDIA SLOVENI RACCONTANO DI ESORDI DA ESCORT, E I TABLOID INGLESI SI SONO BUTTATI A PESCE - HA ASSUNTO LO STESSO AVVOCATO DI HULK HOGAN, CHE HA APPENA PORTATO ALLA BANCAROTTA ‘GAWKER’

 

Viviana Mazza per il ‘Corriere della Sera

 

melania trumpmelania trump

«Foto senza veli e domande problematiche sui visti che non verranno dimenticate: il passato molto piccante della moglie slovena di Donald Trump», titolava quattro giorni fa il Daily Mail .

 

Ma Melania, la possibile futura First lady degli Stati Uniti, ha deciso che, al contrario, quelle foto e quelle domande devono essere dimenticate.

 

melania trumpmelania trump

Il tabloid britannico, insieme ad almeno nove altri media, tra cui il prestigioso sito americano Politico.com e blog amatoriali come Liberal America , sono stati informati ieri dall' avvocato della signora Trump che rischiano una denuncia per diffamazione e hanno ricevuto un ultimatum di 24 ore per ritirare gli articoli pubblicati su di lei.

 

L' oggetto della disputa sono due particolari affermazioni: le voci riportate dal Daily Mail , sulla base di una storia di copertina apparsa sul giornale sloveno Suzy , secondo cui Melania oltre che come modella avrebbe lavorato come escort negli anni Novanta attraverso l' agenzia che la rappresentava a New York, gestita dall' italiano Paolo Zampolli;

melania trump con i capelli nerimelania trump con i capelli neri

 

e i dubbi sollevati da Politico.com che la moglie del campione anti-immigrazione non sia sempre stata in regola con i documenti quando giunse in America dalla Slovenia (è stato un servizio fotografico in cui appare nuda con un' altra donna, riapparso quest' estate sul New York Post , a dare l' input ai reporter, poiché fu realizzato nel 1995 e lei aveva dichiarato di essere arrivata nella Grande Mela nel 1996).

melania trump 4melania trump 4

 

Benché Donald Trump sia noto per aver fatto causa 1.900 volte negli ultimi trent' anni, non è affatto comune che i candidati alla presidenza o i rispettivi consorti portino un giornale in tribunale alla vigilia delle elezioni.

 

L' avvocato di Melania ha inviato le lettere di notifica ai media in un momento in cui il marito sta lanciando una offensiva contro i mezzi di informazione che considera suoi nemici: il Washington Post e Politico sono stati banditi dai suoi comizi, il Guardian da un evento in Scozia. Nel libro «Trump Revealed», uscito ieri, i due autori - giornalisti del Washington Post - dichiarano che Trump non ha mai avuto il tempo di leggere per intero la biografia di un presidente, ma legge sempre ogni mattina tutti gli articoli che lo riguardano.

melania trump melania trump

 

 L' avvocato di Melania è Charles Harder che ha rappresentato il wrestler Hulk Hogan in una recente causa che ha portato alla bancarotta il sito di gossip Gawker , un caso legato all' universo dell' immobiliarista perché i soldi sono arrivati dal miliardario di Silicon Valley Peter Thiel, sostenitore di Trump, furioso perché il sito anni fa aveva rivelato che è gay.

 

trump e melaniatrump e melania

La maggior parte dei media che avevano menzionato la storia del presunto passato da escort di Melania, come Inquisitr e Bipartisan Report , hanno già rimosso gli articoli, pubblicando una lettera di scuse come richiesto. Anche Liberal Media e Gopapocalypse hanno ceduto, dichiarando di non avere i soldi per combattere il miliardario e accusandolo di minacciare i Primo emendamento della Costituzione e la libertà di espressione.

 

hulk hogan filmino  porno su gawkerhulk hogan filmino porno su gawkerhulk hogan gawkerhulk hogan gawkerhulk hoganhulk hogan hulk  hogan filmino  porno su gawker hulk hogan filmino porno su gawker

 I pezzi del Daily Mail e di Politico ieri sera erano ancora online: i siti si ritrovano in una posizione diversa a seconda delle leggi sulla diffamazione in vigore nei due Paesi. Gli esperti spiegano che in America toccherà a Trump l' onere di provare che ciò che ha scritto Politico è falso, mentre in Gran Bretagna è il Daily Mail che deve provare che il suo contenuto è vero.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”