
UN LETTORE SCRIVE A “REPUBBLICA”: “CARO MERLO, PERCHÉ MERAVIGLIARSI DELLA MELONI CHE INVENTA UN NEMICO AL GIORNO? LA SUA STORIA ARRIVA DALLO SLOGAN TRISTEMENTE FAMOSO ‘TANTI NEMICI TANTO ONORE’” – RISPOSTA DI MERLO: “NON C'È NIENTE DI CUI STUPIRSI. IL VITTIMISMO AGGRESSIVO È L'APPARATO TIPICO DELLA DESTRA, LA MACCHINA-CAGNARA CHE GIORGIA MELONI AVVIA IN AUTOMATICO. AGGIUNGO PERÒ CHE ANCHE EVOCARE IL FASCISMO È UN'AUTOMATICA PIGRIZIA INTELLETTUALE CHE LA MELONI SI ASPETTA, CERCA, STANA. È LA TRAPPOLA NELLA QUALE NON BISOGNA CONTINUARE A CADERE”
Dalla rubrica delle lettere di “Repubblica”
Caro Merlo, perché meravigliarsi della Meloni che inventa un nemico al giorno? La sua storia arriva dallo slogan tristemente famoso "tanti nemici tanto onore". Allora distrussero l'Italia e l'Europa. E oggi?
Primo Minelli, Legnano (Mi)
Risposta di Francesco Merlo
Non c'è niente di cui stupirsi. Il vittimismo aggressivo è l'apparato tipico della destra, la macchina-cagnara che Giorgia Meloni avvia in automatico.
giorgia meloni in versione ducetta
Aggiungo però che anche il fascismo che non solo lei, caro Minelli, evoca, è un'automatica pigrizia intellettuale, la reazione uguale e contraria che la Meloni si aspetta, cerca, stana. È la trappola nella quale non bisogna continuare a cadere.